Prima tappa a Pettorano sul Gizio, solo perchè ad Introdacqua non riuscii a
combinare una sosta con il resto del viaggio... Questo è il treno che mi
condurrà all'avventura scoperta della rampa verso Cansano. Da qui partii a
piedi con un obiettivo preciso...
L'avventura era finita ed era durata parecchio: confrontate la luce fra
questa e la foto precedente....lasciai passare questo locale diretto ad
Isernia in attesa del successivo per tornare a Sulmona
Ecco il mio treno!
Le immagini seguenti raccontano la mia arrampicata a piedi - lungo il
binario - fatta quel giorno fino al tunnel del tornante al culmine della
salita, che era troppo lungo per essere affrontato.... Prima tappa. Come
vedete, meteo ballerino.
Più su ancora
Passata la galleria che si vede in foto, altro appostamento
Fatti altri kilometri mi trovai davanti ad un altro tunnel, troppo lungo per
essere attraversato senza mezzi se non un ramo.. Decisi quindi di scalare la
montagna che sovrasta quel tunnel e che mi separava dal mio obiettivo.
Arrivato in cima, mi accoccolai su una roccia e lì rimasi per quasi due ore.
Finalmente eccolo!!! Tutto per lui!!
Resto ancora in loco a smaltire lo stordimento di cotanto transito e mi
muovo qualche decina di metri ancora in su
Poi tornai verso Pettorano, altri 6 kilometri a piedi.... Proseguiamo invece
il nostro viaggio lungo la linea. Le prime foto che trovo sono fatte poco
prima di Cansano, dove ebbi l'incontro casuale con quel treno che poi mi
portò a fare la camminata di cui sopra. Avessi avuto i mezzi di oggi, non
avrei certo scelto questo punto....
Stazione di Cansano
Le dure rampe della linea sono ben evidenti in questa foto...
Dopo altri mille tornanti in mezzo ai boschi, siamo a Campo di Giove.
Putroppo è ancora presto e il sole non illumina ancora la stazione
Poi mi allontano - ancora a piedi... - verso il segnale ad ala lato Palena e
attendo paziente
Poco oltre fra prati e abeti
Ripreso il treno, arriviamo alla sperduta stazione di Palena, nel bel mezzo
del famoso e bellissimo altopiano di Piana delle Cinque Miglia, che in
Primavera, al disgelo, diventa un immensa palude
La piana si vede bene da qui, una collinetta nei pressi del segnale di
protezione di Rivisondoli
e in questa vista dai prati
Finalmente arriviamo alla seconda stazione più alta d'Italia delle FS
L'ingresso lato Carpinone mi ha colpito, ogni volta che sono stato lì. Ma
mai una volta - dico, che pirla! - che andai sopra a quella collina per una
bella foto dall'alto......
La tappa successiva è la bellissima stazione di Roccaraso
Passeggeri in arrivo. E non pochi.....
La splendida tratta successiva era per me infattibile, visto che per molti
kilometri l'unica stazione era Sant'Ilario Sangro, già soppressa da
anni..... Per cui non ci resta che fermarci alla prima aperta ai passeggeri:
Alfedena
Mentre mi mangiavo un panino, sento il PL vicino abbassarsi. Sull'orario non
c'era nulla....
Quattro 668.18 per una comitiva di studenti, da Isernia a Sulmona!!!!
Ovviamente per un simile colpo, nuvoletta di fantozzi e posto di serie
B......
Finalmente arriviamo a Castel di Sangro
Oltre Castello, mi fermo a S.Pietro Avellana, comune con due stazioni:
questa FS e una fermata sulla FAA (...). La stazione FS è nel nulla, proprio
sul confine della Riserva Naturale Montedimezzo. Ma - finchè era presenziata
- la vita c'era ancora....
A Carovilli contavo in più tempo per far foto, grazie ad un incrocio.
Invece, anche se con gli scambi manuali - notare l'assuntore in bici,
l'incrocio fu al volo e l'unica foto che riuscii a fare fu questa cacchetta
controluce.....
Nella parte molisana della linea i fabbricati sono più dimessi e l'ambiente
meno aspro
E alla fine arriviamo a Carpinone, dove la linea si unisce alla
Venafro/Vairano-Bosco Redole (Campobasso o Benevento).
La luce è agli sgoccioli...
...quando ecco ritornare il treno per la scolaresca!
Ora tutto questo, grazie a scelte vergognose è sparito.....