Buongiorno a tutti,
Anche per il 2024 è arrivato il momento del racconto fotografico estivo.
Anche quest'anno, per via di alcuni residuali obiettivi (primari e non) e per mancanza di tempo per fare altro sono rimasto in Italia.
Quest'anno sperimenterò una nuova tipologia di viaggio, che un po' ricalca quanto fatto nel 2016 in Cadore: metterò insieme le foto a tutto il resto evitando così una noiosa vacanza "statica", ma anche una faticosa vacanza "fotografica".
Ho messo così insieme più cose ed è venuto fuori un viaggio che mi ha regalato tantissime soddisfazioni.
Anzitutto va detto che le ferie iniziavano il lunedì, ma come sempre una settimana prima si è palesata l'opportunità di unire un weekend e anzi dato un incastro di turni favorevole sono riuscito ad anticipare la partenza al pomeriggio di venerdì 14 giugno.
Ovviamente tutto ribaltato più volte... apro il blocco dei giri foto programmati ma mai realizzati e pesco la Roma-Pescara (limitatamente ad Avezzano) che era saltato nel 2021.
Venerdì parto dunque per arrivare in zona Tivoli, dove avevo a mente una foto da fare ad uno dei viadotti ad archi lato Roma. I servizi "lenti" sono quasi tutti impostati con taf, ma la linea è chiusa per raddoppio fra Guidonia e Lunghezza, tutti i treni originano da li o da Tivoli verso est.
Giungo sul posto,
prelevo i bastoni da arrampicata posti comodamente stavolta sul sedile dietro di me
e mi avvio per scalare la collina: impresa che si rivelerà particolarmente ostica anche con l'attrezzatura. In cima si gode di una vista da togliere il fiato. Il ponte è illuminato da una luce rossastra, il cielo è limpidissimo (credo per la prima volta dopo mesi), c'è quasi tutta Tivoli in bella vista e anche qualche monumento d'epoca romana.
Attendo...
Passeranno solo due convogli di E464+MD, entrambi girati storti, materiale Ancona.
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Scendo con decisa difficoltà, tanto da rischiare di farlo al buio, poi mi avvio per l'ultimo tratto di autostrada che mi condurrà verso l'Abruzzo dove ho prenotato al volo per la notte comprensiva di cena e dove si unisce nientemeno che .... il Kant, che era in zona Foligno e pure lui aveva desideri fotografici abruzzesi (668 in primis)
La mattina dopo proprio Marco mi convince ad anticipare la sveglia per fare le 668 sul lento Sulmona-Avezzano, quindi scegliamo di fare un'unica auto e di fotografarlo prima della colazione gentilmente servita dalla dolcissima nonnina dell'hotel a Celano.
Per la foto prendo in prestito un punto foto trovato dallo Zaccheria con l'incognita della luce: ce la farà a oltrepassare la montagna?
Il risultato dopo una severa arrampicata e discesa fra le rocce è questo!
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Torniamo ora, non prima della sopra citata colazione, sulla Avezzano-Tivoli dove concentreremo l'intera giornata: alcuni punti sono obbligati e sono i più famosi, altri sono da scoprire.
Uno di questi è la fermata di Santemarie con annesso paesello arroccato.
Facciamo qui due transiti, entrambi con E464 ed entrambi girati giusti. I convogli con la carrozza bici sono quelli da e per Pescara, gli altri sono degli Avezzano:
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La tappa successiva, presso Arsoli vede un altro convoglio di MD, lato pilota, con sbuffi vari di entrambi.
Passo col racconto direttamente ad una delle tappe importanti: Roviano.
Arriviamo faticosamente sul posto. Ci sono ben due terrazze dove fare la foto vista stazione così snocciolando i 2 transiti scegliamo per entrambe.
Primo transito: MD girato storto, probabilmente l'unico
Secondo passaggio: MD girato giusto ma con E464 xmpr, che decido di proporre dal drone anche se l'ho fatta in entrambe le versioni:
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Ci diamo una seconda possibilità con un ulteriore treno, che faremo dopo un buon pranzo al sacco.
Finalmente una 464 girata giusta e nella giusta cromia:
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Visto che sono scemo tento una forsennata corsa fino alla seconda terrazza più sopra nel borgo fra strade e gradini: arrivo senza un polmone, ma riesco, il treno non è ancora partito.
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Poi capiamo subito perchè non era ancora partito, c'era il TUA che ci frega di netto e incrocia proprio qui.
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Ora molliamo tutto.
Abbiamo avuto notizia di due 668 che stanno risalendo da Cassino per Avezzano. Era tutta la settimana che si stava monitorando la situazione, io avevo una foto primaria da fare a Capistrello a tutti i costi ma proprio dalla settimana precedente le 668 sono utilizzate solo di scorta. Avevamo solo un tentativo e bisognava tassativamente farlo.
Accompagno quindi il buon Marco sopra la galleria, perchè poco prima c'era un minuetto (mi fa stranissimo......) che io ho fatto da terra nel punto classico, ma anche col drone alla seconda galleria:
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Poi tocca alle 668. Il treno era quello prima che il punto andasse in luce ma..... chissenefrega, o adesso o mai più.
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Finisce qui: ovviamente no, perchè lo stesso materiale viene rimandato a Sulmona col solito lento Avezzano-Sulmona, che noi facciamo a Ortona dei Marsi, proprio vicino al punto della mattina e non prima della tipica Mazinga verso Pescara che gli era proprio davanti.
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Divisi ognuno sul proprio mezzo ora pigiamo sull'acceleratore per arrivare alla stazioncina dispersa di Colli di Montebove dove contavo di fare una bella foto: il posto merita moltissimo, l'ennesima mazinga arrivata pochissimo dopo un po' meno.
Sicuramente da riproporre.
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Non resta che l'ultima tappa, di nuovo Roviano, dove c'è ancora l'incrocio fra un materiale ordinario (storto ovviamente) e il POP TUA. Pure i treni vengono ricevuti all'opposto della mattina, peccato.
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Ci sarebbe un ultimissimo tentativo, Marco al pensiero dell'ennesima mazinga sbotta (a ragione) ma io pianto il chiodo, "sono solo 20 minuti".
Ci spostiamo quindi verso Roma e........ voilà!
(E' xmpr ma mi sta più che bene comunque)
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Nel frattempo proprio Marco desidera unirsi a me anche per la domenica, nonostante lo sciopero in arrivo.
Dovendo portarci più a sud in zona Cassino optiamo per cenare (velocemente) a Roviano e metterci infine su strada invece del contrario, sperando di trovare una migliore qualità dei prodotti locali....
Ci imbuchiamo dentro una osteria locale dove con un giro sontuoso di antipasti romani ci riempiamo la pancia e dove il Kant riesce a mangiare: animelle, palle di toro, fegati, trippe e lumache: e pensare che era partito prevenuto!
Era tutto davvero buonissimo.
A tarda notte, stanchi e belli colmi dormiremo a Spigno Saturnia, in un delizioso agriturismo immerso nel verde di ulivi e agrumeti e la mattina dopo svegliati dal muggito delle vacche da mungere.
Tutta la giornata di domenica 16 era impuntata sulla Roma-Napoli via Formia (altro obiettivo pescato all'ultimo dal giro incompiuto del 2021 dove il caldo mi fece desistere), salvo un paio di foto la sera (soppresse per sciopero) di cui avrò una rivincita fra 2 settimane.
Io parto una buona mezz'ora prima alla volta del punto panoramico fra Formia e Itri, dove giungo a pelo prima dell'IC 510 (che era fra quelli garantiti) che è girato giusto, la giornata è iniziata col piede giusto!
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Mentre sopraggiunge il successivo ICN dalla Sicilia arriva rotolando in salita anche il Kant:
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La nostra permanenza qui è già conclusa: ci sono anche due merci dispari che è impossibile ormai fare per le frasche in rapido accrescimento sulla sede.
Marco suggerisce di farli da terra dall'esterno curva: avendo anche il drone farò 1 e 1.
Il primo è un MIR con E494 ed aspettandomi una raffica di graffiti lo scelgo di fare da terra, ma arriva la E494.041 pulita:
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Il secondo, un CFI con 189, quindi nera, lo scelgo di fare col drone.
Lo alzo e la 189 non è proprio una 189!
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Con grande gioia abbasso il velivolo e ci spostiamo verso Itri.
Continua...