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Colore verde: aria di sabbia a Milano
GiorgioStagni:
Ebbene sì, a dispetto di ogni previsione pessimistica, le sabbiere girano ancora, anche nella nuova stagione dell'autunno 2021.
E allora bisogna ben raccontare di questi minuscoli oggetti verdi, che, se fossero animali, sicuramente sarebbero definibili fossili viventi, ultimi tram a due assi che è possibile vedere a Milano, e diciamo pure in Italia, se si escludono i mezzi storici.
Al principio di novembre la stagione della loro circolazione è cominciata. Un po' meno è stata la stagione del bel tempo: per giorni e giorni si è susseguito un meteo cupo da lasciar in borsa la fotocamera.
Poi, sabato scorso, qualche speranza di sereno, e un mezzogiorno libero. Il sole in realtà è durato a malapena fino alle 13, ma tanto valeva provarci. Così, dopo aver pure dovuto sostituire la ruota bucata della bici, plano in piazzale Accursio, e in men che non si dica mi trovo davanti la 713. Cioè quella che era messa peggio di carrozzeria, ma adesso sfoggia una cabina tutta rimessa a posto e riverniciata. Il resto della cassa è rimasto nel verde freddo stinto dal tempo, ma non importa: è come avere l'ennesima variazione sul tema, per questi rotabili tutti uno diverso dall'altro.
Viale Certosa.
Il sole se ne va, ma l'inseguimento prosegue. Tra i vari scatti, scelgo questo frontale in Cairoli, che mostra la veste tutta nuova della 713.
L'ultima foto della giornata è in Via Legnano, una delle inquadrature che in effetti con il sereno sarebbero inevitabilmente controluce.
Qualche giorno dopo, ieri, la giornata è tersa e luminosa. Torno in piazzale Accursio, ma la 713 è in ritardo, sta ancora puntando verso la periferia. Vado fin quasi a Roserio e poi l'attendo man mano. Eccola che scende dal moderno cavalcavia Palizzi.
Piazza Santorre di Santarosa non è che sia questo gioiello di qualità urbana, ma inquadrata così sembra persino più amena!
La sabbiera viaggia come un treno e ha pure la fortuna di una sequenza miracolosa di semafori verdi. L'ultima foto è in Via Rossetti, su uno sfondo ancora autunnale.
Sono quasi le 14, è ora di puntare verso casa, per un pranzo un po' in ritardo. Ma ben soddisfatto!
MatteoCerizza:
Un ottimo bottino, direi.
GiorgioStagni:
Completo l'inseguimento precedente con un'immagine in Corso Sempione:
Rompo poi l'omogeneità cromatica con l'unica sabbiera arancione, la mitica 705 dal frontale rifatto (con gusto estetico...non sottilizziamo ;D ). Dato che si tratta anche dell'unica sabbiera bidirezionale, nulla vieta di fotografarla dal lato posteriore, che è un frontale a tutti gli effetti, con fanale, controller, rubinetto del freno, ecc. Eccola dunque ieri pomeriggio, nell'ultima luce delle 15.30 davanti alle "Cucine Economiche" di viale Monte Grappa:
Torno al verde per un'inquadratura diversa dal solito: un fotogramma del film "Carla" trasmesso qualche giorno fa dalla Rai, biografia di Carla Fracci. La Fracci bambina con il padre tranviere si avvia verso la 1847 in uno scenario giustamente vintage, in cui fa bella mostra proprio la sabbiera 712!
MatteoCerizza:
Molto bella (e anche inedita) l'inquadratura della 705 presso Viale Monte Grappa.
GiorgioStagni:
A metà pomeriggio la 713 si dirige verso il Deposito Messina transitando sotto la "Torre Arcobaleno" della stazione di Porta Garibaldi.
Le sabbiere differiscono tra loro in tanti piccoli dettagli. Come in un gioco di "Aguzzate la vista" della Settimana Enigmistica, provo a riunirle tutte insieme, in 24 scatti, frontali e dai due lati. Ogni sequenza include nell'ordine 704, 705, 706, 712, 713, 718 e 719, più un'ottava immagine di sabbiere non più in uso (702 e 717) o in differente aspetto (713).
Il lato destro mostra le porte a doppio vetro (704), di nuovo tipo (705) o con il legno nella parte inferiore, verniciato (706) o al naturale (712). La 704 ha il vomeretto laterale dipinto di rosso, la 712 lo specchio retrovisore marrone. La 712 è l'unica che monta un pantografo tipo TIBB, utilizzato anche su alcune 4900.
Anche le altre sabbiere mostrano le porte in due varianti. La 713 ha il cartello "Vietato salire" monocromatico e, soprattutto, mostra il radicale restauro della cabina, attuato nel 2021. In precedenza, per vari anni, la cabina, in condizioni precarie, era stata tutta riverniciata in verde scuro. Nella nuova versione si nota anche che il bordo della porta è stato realizzato in bicolore, mentre tutte le altre sabbiere, così come le Carrelli verdi, hanno sempre avuto il bordo in tinta unita verde veronese (il verde chiaro). La 719 fino al 2014 ha montato il differente pantografo "Rebosio", con braccio a traliccio, poi sostituito da un pantografo standard.
A parte la banda verde chiara inferiore della 706, il frontale si differenzia soprattutto per le velette: queste unità mostrano tutte la sola veletta centrale (con dicitura "Sabbiera" o "Servizio speciale") e i due rettangoli laterali chiusi. La 705, oltre ovviamente al frontale ricostruito, mostra intorno al gancio il supporto rettangolare per un vomere spazzaneve amovibile, che peraltro pare non sia mai stato utilizzato.
Sulla 713 e sulla 719 sono ancora aperte anche le velette laterali, quella sinistra normalmente destinata al numero della linea (nelle sabbiere sostituito dalla veletta "Servizio speciale") e quella destra chiusa dal vetro verde, come sulle Carrelli. Si notano anche piccole differenze nella posizione reciproca tra fanale centrale e frecce di direzione. La 717, oggi non più in uso, mostrava la veletta con la lettera O, che in origine distingueva un particolare percorso delle sabbiere del deposito di Baggio (anche la 719 per molti anni ha portato la lettera O). Infine la 717 e ancora oggi la 719 mostrano i finestrini laterali della cabina nella versione d'origine, con cornice in legno. Tutte le altre sabbiere, compresa la 713 dopo l'ultima ricostruzione, hanno invece i più recenti finestrini apribili a cremagliera, come quelli laterali e tutti quelli delle Carrelli.
Sul lato senza porte si nota che tutte le sabbiere hanno i finestrini con cornice in legno sulla piattaforma posteriore, mentre quelli a lato della cabina sono in legno solo sulla 704, mentre sulle altre sono del tipo più recente a cremagliera. La 704 e la 705 hanno i bocchettoni di carico della sabbia anche su questo lato (ultimo finestrino dello scomparto centrale) mentre le altre due lo hanno solo sul lato destro.
Anche le ultime sabbiere mostrano le differenze sulle cornici laterali della cabina e sulla presenza o meno, da questo lato, dei bocchettoni di carico della sabbia. La 702, anch'essa oggi non più in uso, aveva finestrini frontali e laterali allo stato d'origine con cornici in legno e velette complete. Il truck è invece sostanzialmente identico su tutte le vetture, così come tutte hanno il vomeretto frontale diagonale sotto la cabina.
Concludiamo il racconto con qualche dettaglio: la veletta "Sabbiera" della 712 identifica chiaramente il servizio svolto dalla vettura.
Il primo piano sulla parte posteriore del truck della 713 mostra le due molle a balestra: quella di sinistra che sospende il truck sull'asse e quella di destra che sospende la cassa sul truck. La densa patina di sabbia è naturalmente l'elemento più caratteristico di queste vetture.
Infine ci godiamo la bella 719 con velette complete e finestrini d'origine, mentre svolta sull'anello di Cinisello Balsamo in un bel mezzogiorno invernale.
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