[continua da sopra]
Il giorno dopo belli e arzilli alle 6 siamo già in piedi quando il padre del tizio preleva una cesta di mele dagli alberi del giardino e le posa sul tavolo della succulenta colazione. Alle 7:15 noi invece siamo già in viaggio per l'Ungheria!
In proposito di Ungheria abbiamo azzeccato la giornata festiva non domenicale con la festa del Patrono. Alla fine si rivelerà essere una buona scelta!
Lungo strada nasce il motivo del titolo del topic. La strada di confine è recentissima, tanto da non essere presente alcuna ex frontiera...
il confine è un rigagnolo d'acqua anche piuttosto piccolo. La strada sembra un tappeto liscio e tutto dritto, quando a 15 metri dal confine una mega cunetta improvvisa, con più di 2 metri di dislivello, per raggiungere un ponticello ultrasfigato forse mai ricostruito... una strizza fuori di testa con questo "ostacolo" che non si vede!
La prima tappa è Csomoder dove c'è il DL della ferrovia forestale che collega la stessa Csomoder con Lenti e una miriade di altre picole località sperdute in una affascinante foresta di pianura.
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Mentre Elia tenta (e riesce) a farsi dare alcuni orari di treni odierni io mi preoccupo di fotografare una manovra su scartamento 760mm, binari malmessi e traverse marcissime.
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Ottenuti gli orari ce ne andiamo in linea a fare il trenino turistico (o TPL? ho qualche onesto dubbio!)
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I paesaggi mi piacciono un mondo con queste colline, le casupolette senza recinzioni tutte colorate, fili ovunque che fanno molto est e una tranquillità spaziale.
Che mi piacciono di meno ci sono invece le strade: devastate e piene di buche in ogni dove... uno schifo.
Lungo una di queste pseudo mulattiere presso Lenti c'è un PL sulla linea da Zalaegerszeg a Redics, moncone della linea che dall'Ungheria passava dalla Slovenia e andava in Croazia: oggi rimangono solo i due monconi fino a Redics in Ungheria e da Lendava (in Slovenia) verso la Croazia, quest'ultima esercita da materiale croato.
Nel tratto Ungherese ci dobbiamo accontentare di queste piccole automotrici a due assi, limitate a 80 km/h, una sorta di ALn663 a metà!
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Il programma abilmente messo in piedi da Elia ci porta a Zalaszentmihály lungo la linea diesel che collega Zalaszentivan con Nagykanizsa (vi prego non fatemi pronunciare mai questi nomi! ahah)
in stazione fotografiamo un primo treno
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un secondo invece con vetture Gysev lo facciamo ad un PL poco più a nord ove c'è anche un vecchio raccordo semisepolto:
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Il viaggio continua a nord sulla linea internazionale da Zalaegerszeg a Hodos con la Slovenia dove contiamo di fare qualche merci serio oltre ai due Eurocity Budapest-Ljubljana e viceversa. La linea è stata elettrificata da poco on concomitanza con la parte Slovena del giorno prima.
Le difficoltà qui sono aumentate perchè il posto prescelto è infrascatissimo, e tocca riparare su un punto in basso sotto un sole micidiale.
Attendiamo un merci che abbiamo avvistato lungo strada ma niente, si presenta il primo EC che non riesce nemmeno benissimo e il solito macinino che fa un servizio regionale col confine... da qui si vede la sproporzione tra l'infrastruttura rinnovata e l'automotrice piccina.
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Ce ne andiamo all'ombra in un posto vicino e finalmente il merci arriva!
Si tratta della 183.178 AWT con gli immancabili containers.
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video:
https://www.youtube.com/watch?v=aEW5OdB4pb4Soddisfatti ce ne andiamo di nuovo...
Ci accoglie la stazione di Andràshida (poco distante) sperduta tra i campi e con una catenaria oserei dire imponente ( ma molto est europa). C'è anche un raccordo che sembra in disuso e due carri carichi di tronchi (segno che l'attività ferve anche qui nel nulla, proprio come da noi).
Ci buddhizziamo qui per un po' di tempo con seggioline da campeggio, acqua e taralli (pranzo? what?) all'ombra dei carri con un venticello fresco veramente interessante e aspettiamo.
Arriva un'altra "cosa" quadrata, ma in deviata.
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Ella attende il trasito dell'EC "Citadella" in senso opposto e stavolta riesce pure bene:
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Infine un merci di Metrans con l'immancabile 189 nera (visto che la detesto poco...........)
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C'è spazio anche per un LIS e una automotrice che ho contestualizzato tra questi tralicci che -sarà l'aria diversa- mi sembrano più belli dei nostri.
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Sazi (di treni, ma non di cibo!!) torniamo sul ridotto dove un treno si infilerà lesto sotto i boschi attornoa Lenti.
Lo vediamo prima in sosta alla stazione del ridotto:
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E infine ci infiliamo sotto alla foresta tra le innumerevoli querce e l'aria umida.
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Volevo infatti ambientare una ferrovia forestale (con treno) in una foresta.
La scelta cade in questo rettilineo dove ci posizioniamo sotto agli alberi per non inquadrare il cielo e di conseguenza bruciarlo. Ne esce un ambiente mistico tra scricchiolii, umidità e il silenzio di tomba rotto solo dal treno, che lento e goffo barcolla su binari veramente malmessi, ma intanto... va!
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Le ultime tappe di giornata di nuovo a Lenti.... anzitutto per un gelato i cui gusti abbiamo decifrato abilmente solo per il disegnino sui cartellini, ed infine per gli ultimi due transiti, a partire dal primo su un tratto affiancato della linea statale e quella a SR. Non so dirvi quale sia più malmessa ma credo la prima senza dubbio!
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Ultima tappa ferroviaria alla stazione statale per un treno diretto a Redics sotto la luce calda del tramonto.
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L'ultima tappa effettiva è stata invece ad una trattoria -la più cara del paesello- dove per circa 5000 fiorini (circa 20 €) ci siamo sfamati di bistecche panate e gulash di cervo.
Qui per finire il video riassuntivo di Elia per tutta la gita Ungherese, con i passaggi più significativi:
https://www.youtube.com/watch?v=y1wT_zj5WFk&feature=youtu.be