GIORNO 10 - MARTEDI' 28/07/2020Dopo questa grande scorpacciata di frullatori polacchi mi aspetta di nuovo un raccordo, che è quello di Jesi.
Volevo far notare che questa estate in molti abbiamo avuto la medesima idea su un giro foto multigiornata, specialmente Io, Praz e Ricky con i quali ho condiviso molti obiettivi pur non avendo organizzato nulla assieme.
Io comunque li voglio ringraziare per avermi dato alcuni spunti importanti... chiamiamoli "spoiler" su cosa c'è nelle varie zone in realtà. Vedrò di sdebitarmi più avanti. Per fortuna la cooperazione fra fotografi e appassionati funziona ancora.
Dicevamo del raccordo di Jesi. Tutto pronto sulla stradina sterrata........... ah no. questo è un sogno... eh si perchè quella mattina, complice la stanchezza accumulata e le levatacce non proprio favorevoli nei giorni passati la sveglia è volata, volatilizzata.
Mi sveglio alle 8 che sono ancora a Tolentino. C'è il solito caldo fetente e il cielo limpido ma ho bisogno di un'ora per arrivarci e il merci è già perso.

Non resta che prenderla comoda e far strada per Genga dove volevo proseguire la giornata dopo il raccordino trattoroso e dopo l'ETR460 da Ravenna.
Son per strada quando trovo questo delizioso scorcio tra S.Severino e Castelraimondo. Il tempo era contato con l'ultimo PESA della mattina così tento e riesco in una ultima foto a questa linea prima della chiusura per la TE che avverrà il giorno dopo.
(Si Paolo, quando ho visto il casellino ti ho pensato molto!)
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Arrivo a Genga che sono già le 10, complice il traffico impazzito sulla superstrada Ancona-Fabriano sotto cantiere.
Lascio andare un brutto RV mistopizza per Roma e mi concentro sull'IC per Ancona di metà mattina. Mi vado ad appollaiare all'ombra sulla radice lato Roma fino a che non arriva il treno. Avrà la E401 in coda? affermativo. bene!
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Aspetto anche l'ultimo REG per Fabriano, poi buco d'orario.
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Per chi vuole andare in zona consiglio i perenni baracchini al parcheggio delle Grotte di Frasassi poco sotto la stazione, la porchetta è super, il ciauscolo pure.
Smaltito il pranzo mi sposto a Pontechiaradovo dove prendo molto spunto (=copio!) dal giro di Paolo per la foto col casellino, anche perchè il punto che avevo trovato io ad Albacina ha ora una orrenda rete lungo i binari.
Passano diversi Jazz, il solito minuetto sbiadito e senza pellicola:
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e l'IC che torna da Ancona, lo stesso della mattina:
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La luce è girata e mi sposto a Serra S.Quirico, che a dire la verità proprio non digerisco. Ormai però c'è l'IC, che passa dopo una "POPperia"
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Nuovo passaggio a Pontechiaradovo ma qui sono meno fortunato, da quando il punto è in luce la stessa dura la bellezza di 10 minuti e poi si nasconde nella montagna. Non passa praticamente nulla. peccato. adios!

Avrei voluto fare di più ma il traffico è scarso, monotono abbastanza e perdipiù i punti latitano. Voto 6 ma non oltre.
Per cronaca mi trovo un giorno in più senza nulla da sfruttare, preso per eventuale maltempo che per fortuna non c'è stato. Inizialmente volevo ritentare il giro trattori l'indomani ma traffico, levataccia, caldo... no no.
Ne approfitto così per una sveglia da turista, una bella tiratona transappenninica, un paio di punti foto da vedere lungo strada, qualche prodotto da acquistare nelle aree interne (vedi guanciale) e un pomeriggio sparanzato in piscina ad un resort a poca spesa appena fuori L'Aquila.... si perchè per il giro foto del giorno successivo mi servirà essere pienamente carico, con le spalle molto larghe e avere lo stomaco forte!
GIORNO 12 - GIOVEDI' 30/07/2020Per il giovedì ho in mente forse la maggiore scommessa di tutto il giro fotografico: inoltrarmi a fotografare lungo la Terni-L'Aquila, linea bellissima, da mozzare il fiato, ma con mezzi funestati da graffiti spesso impossibili da pulire, tipo tetto/carrelli. Non a caso le foto qui latitano da anni e a buona ragione non se ne vedono. Ci credo bene....
Tra l'altro è la prima estate dopo molti anni che tutta la linea da Terni a Sulmona rimane aperta senza imperidibili lavori infrastrutturali. Il dubbio è che le ferie le hanno già smaltite durante il lockdown.... comunque c'è una programmazione un po' ridotto ma va pur bene e meglio delle corriere.
La tentazione quindi è forte, sono anni che la desidero. Alcune stazioni sono dei punti mistici imperdibili tipo Antrodoco oppure il Valico del Corno. Bisogna tentare la fortuna, di trovare qualcosa di pulito o di parzialmente pulito in modo che questo possa donare graficamente gli organi alle sorelle pittate.
Fatti i dovuti conti con la sveglia alle 7 di mattina sono già a brulicare alla stazione di Sella di Corno dove fra una mezzora va di scena un raro incrocio (tra l'altro l'unico previsto da orario!). La stazione è messa maluccio con erba alta e piuttosto trasandata, l'ombra esce di scena alle 7:30 e alle 7:47 si presenta puntuale il primo treno per L'Aquila, è una ALn776 isolata.... PULITISSIMA!

che vado a strapazzare di foto in varie angolazioni in modo da.......... ehm. capiamoci eh!!
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Deviata, RAR e transito dell'incrociante.
Tento due battute col personale ma mi sembra tutt'altro che accomodante...
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Chissene, ecco l'incrocio all'alba a SELLA DI CORNO.

(la seconda ALn ha una fiancata mezza pittata nascosta dall'ombra del fabbricato e un tag sul muso)
Avviso per il Kant: mi sa che qui ci sono parecchie inquadrature tra quelle che preferisci!

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Mi sposto in piena linea presso Rocca di Corno dove fotografo su una mega salita al 35 permille un'altra automotrice, anche questa metà pittata e salvata dalla prima fotografata.
Inizia la trafila di brutti gesti da parte del PDM. (che tristezza)
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La 776 pulita verrà ribeccata di ritorno a Terni tra Sella e Rocca in mezzo ad un campo di grano tagliato. il punto sembrava meglio di ciò che era ma purtroppo non ci sono molte chance.
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Non resta che scendere con calma ad Antrodoco, dove il prossimo transito sarà fra due ore. C'è ampio spazio per una visita turistica al centro e per procurarmi un pranzo (focaccia con guanciale, meravigliosa!). Infine torno alla stazione di Borgo Velino. L'impianto è quello di una volta, bellissimo, poca traccia di RFIzzazioni, fabbricato restaurato dopo il sisma del 2016 (Amatrice dista poco in linea d'aria), anche qui erba alta e personale poco avvezzo alle foto, direi molto sull'incazzatura preventiva. (automotrice -unta- per Antrodoco Centro, da raggiungere in manovra, arrivata in orario e non più ripartita... sento puzza di rogne e me la squaglio prima di vederla ripartire)
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Seguono altri due cadaveri graffitati stavolta alla curva di Sorgenti del Peschiera. Metto quello più semplice da pulire.
Ora che ho fotografato in entrambe le "Peschiere" della rete FS sono veramente felice

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Visto che la luce è girata torno di nuovo sul luogo del delitto per fare due foto: una con il bel magazzino -unico che ho visto ancora in piedi- e una con il bellissimo FV. Anche qui graffiti imperanti.
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Complice il caldissimo oltre i 40°C fissi e alcuni idioti che mi impediscono l'accesso ai prossimi punti foto mi fotto i successivi DUE transiti

Recupero qualcosa allungando la sera il giro.
Dopo sosta ghiacciolo alle terme di Cotilia mi fermo in stazione a Castel S.Angelo, rigorosamente all'ombra (si fa per dire....)
P.S. Grazie a Ricky, non sapevo della caratteristica scritta sulla montagna, ad Antrodoco si nota poco, ma a Castel S.A. si vede perfettamente!
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Non mi resta che spostarmi verso sud ora. Prima di tutto a Rocca di Fondi, una stazioncina sperduta in una valle laterale, dove la linea in ascesa al 35 permille spezza la tratta tra Antrodoco Borgo Velino e Rocca di Corno. La stazione è praticamente introvabile anche se aperta regolarmente (!).
Per trovarla mi devo fare aiutare da un pastore di pecore li sul posto che mi indica una vecchia e stretta mulattiera piuttosto dissestata, chiedendomi di chiudere il cancello altrimenti gli scappano le pecore sui binari

Non capisco immediatamente la battuta, ma la capirò sul posto.... la strada di accesso al piazzale esterno è chiusa o franata o forse inesistente, fatto sta che l'unico ingresso è nell'ex scalo merci, con un cancello che può aprire chiunque, mentre ai marciapiedi (causa selva oscura) ci si accede solo attraverso la massicciata.
Arrivo sul posto e mi trovo un posto da sogno.... due binari a spezzare una mega salita, di cui quello di incrocio di appena 80 metri di capacità con i segnali di partenza che si guardano uno con l'altro, fabbricato imponente su tre piani e tenuto bene, nessun cartello rompiscatole, perfino la passerella in legno. Anche l'annuncio è da brividi, è la vecchia voce stile "milano Centrale"

Arriva quindi il treno da Terni, è ancora la 065, pulita da ambedue i lati, faccio i salti di gioia, la bombardo di foto.... ovviamente non sale e scende nessuno (ma vaaaaaaaa?

)
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Faccio strada per l'ultima foto, di nuovo a Sella di Corno dove l'ultima automotrice della giornata (della mia...) mezza strafatta, ferma e riparte per L'Aquila.
I graffiti non mi fanno più nessuna paura, io e il timbro clone, dopo questa esperienza siamo diventati
amici per la pellicola!
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E' stata una giornata dal caldo D-E-V-A-S-T-A-N-T-E, ma mi porto a casa una soddisfazione immensa. solo un peccato per i graffiti ma questa linea sarà da rifare assolutamente nei tratti mancanti.
Ora via a Sulmona perchè non finirà qui!
Continua....