Buongiorno a tutti,
eccoci alla seconda parte del mio fotoracconto sardo di 5 anni fa.
La sveglia la domenica è stata comoda: facciamo una corposa colazione, carichiamo il pandino con tutti i bagagli e ci dirigiamo a Samassi dove daremo inizio alla rincorsa al nostro treno storico.
L'obiettivo della giornata è assolutamente semplice: fotografare degnamente il treno con la 740 e aggiungere in zona Macomer tutto quello che si riesce a fare di ordinario (poco...) prima di prendere base ad un B&B proprio a Macomer.
Transita senza infamia e senza lode un CAF e poi ci piazziamo in attesa sopra un cavalcavia. Sono le 10 del mattino e fa già un discreto caldo.
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La traccia è sufficientemente larga per passargli davanti senza tanti patemi, tanto che facciamo a tempo a piazzarci a Marrubiu, dove a sorpresa non c'è il previsto vento. Sembra di essere in pianura padana in pieno luglio e dobbiamo accovacciarci all'ombra dei fichi d'india per evitare le sonore bruciature.... scopriamo che hanno prolungato la sosta a Decimomannu e che sono obbligati a fermarsi a Pabillonis prima e Marrubio poi, tanto da far passare prima un CAF discendente:
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e poi finalmente dopo che ci siamo ben sciolti, eccolo (fa caldo?? tanto...........)
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Il treno storico si ferma ad Oristano e noi con lui per poter pranzare.
Poco più a sud ci sono fermi due navettoni. (la foto fa schifo ma volevo mostrarvi la 1055 che incontriamo per il terzo giorno consecutivo)
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Non restiamo molto perchè il prossimo punto ci chiama, ma purtroppo sbagliamo qualche conto.... i turisti sono fermi sotto la tavola per 2 ore, poi 3... poi.....
Decidiamo di bypassare il punto successivo che sarebbe stato sicuramente controluce e andiamo diretti a Macomer, dove approfittiamo per fermarci al B&B e lasciare i bagagli. fatto ciò ci spostiamo ad un cavalcavia poco a sud della stazione per un CAF diretto a Sassari
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Prossima tappa è il cavalcavia lungo la rampa al 25 permille che sale da Borore a Macomer dove incrociamo diversi fotografi stranieri, tutti in attesa!
Prima passa un CAF da Sassari al Capoluogo:
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Ci chiediamo se lungo la salita farà abbastanza fumo, dato anche il vento forte che inizia a farsi sentire.
Dalla foto si può intuire la soddisfazione!
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Lasciato arrivare lo storico in stazione a Macomer, completamente RFIzzata, quindi lasciamo perdere, ci infiliamo ancora nello scartamento ridotto in cerca di un punto foto per lo speciale che poterà tutti i turisti a dormire a Bosa Marina.
Decidiamo per la stazione di Sindia. Finalmente con molta calma e barcollando paurosamente sull'armamento scalcinato... arrivano...
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Li anticipiamo a Tresnuraghes ma il sole va via prima del loro arrivo e mi accontento di una cosa così...
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Ora doccia (meritatissima tra caldo e puzza di carbone), cibo locale e nanna.
..... O forse no!
in solitaria prelevo la macchina e mi dirigo in stazione a Macomer dove all'ex rimessa dorme accudita la 740.423. Entro in stazione e mi dirigo furtivamente sul posto. Arrivando sul posto lascio immaginare lo spavento dell'accudiente

Ci dilunghiamo un po' a chiacchierare, mi accende i fanali per fare un paio di foto, poi per ultimo un paio di scatti a due D341 in sosta (strafatte) e nanna, con tanto di scavalco del cancello perchè giustamente sono stato chiuso dentro

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Lunedì 23 maggio è prevista la seconda parte di viaggio. Io e i soci raggiungiamo un PL lungo la dorsale ed in piena curva+salita per fare la 740 appena partita da Macomer. Speriamo che l'autobus da Bosa Marina (

) sia partito in orario e per fortuna è così.
L'attesa è febbrile ma.... qua in questa foto c'è tutta la Sardegna interna. Che spettacolo.... la voglia di tornare è ancora viva adesso.
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Rispetto al giorno precedente pare che i tempi di percorrenza siano più umani così facciamo per poco a tempo a raggiungere il Nuraghe di Torralba per un punto foto che più classico non si può.
Il segnale è chiuso, quindi ci becchiamo lo stop e ripartenza:
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Il marasma di fotografi, locali e non, si affretta a scappare via, ma data la chiacchierata della sera prima sapevo benissimo della sosta non programmata a Ozieri-Chilivani quindi perchè affannarsi? Rimaniamo placidamente sul posto a fare un RV diretto a Olbia:
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La rincorsa la riprendiamo poco più tardi ad Oschiri dove ci accomodiamo dopo la stazione in un campo di rotoballe in attesa.... e diciamo che si vedeva quando arrivava! Fumo ne abbiamo?

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Poi lo stesso fumo ... beh... diciamo che il maestrale ce l'ha spostato un tantinino.
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Proseguiamo dove cerchiamo senza successo il punto foto presso Monti-Telti, il viottolo di accesso si staccava dalla strada statale ma i lavori delle 4 corsie lo hanno zappato via, obbligandoci ad andare al punto di emergenza... passa poco tempo ed ecco la 740, ripresa anche qui con 2 inquadrature diverse:
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Arrivato ad Olbia lo storico ha una lunga sosta per pranzo. Noi ne approfittiamo per fare foto ordinarie sulla linea moribonda per Golfo Aranci.
Presso Marinella in una delle mi inquadrature preferite del giro, una doppia 668+663 (finalmente un po' di sano ferro!)
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Ora via al celeberrimo punto di Golfo Aranci dove possiamo fare una ALn668 isolata per Golfo.
Parte la raffica ma.... azz, memoria riempita! Salvo una sola foto e poi vado ad inserire la seconda SD. C'è qualche nuvola e tempo il peggio, di mangiarmi la foto.....
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Ci fermiamo poi proprio in porto a Golfo Aranci per visitare le invasature, mangiare e dare un'occhiata in giro alla desolazione assoluta che c'è. siamo arrivati tardi e lo sappiamo........
Torniamo poi al celebre cavalcavia ad aspettare lo storico, che per inciso viaggiatreno s'è perso. Non sappiamo più nulla fino a che i fotografi svizzeri del giorno prima capitano sul posto. E' il sentore giusto, il treno nel frattempo è ripartito da Olbia e vede così la sua destinazione finale.
A questo punto si alternano le nuvolette, i ciclisti e i pedoni lungo la linea vestiti di fosforescente, addirittura un furgone lungo la stradina

Alla fine, pur con il vento che sferza forte il fumo per l'ennesima volta ma per fortuna non davanti al treno come in mattinata............
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Soddisfatti e felici ci diamo ad esultanze da stadio, la missione è compiuta!
Mentre siamo nella più totale felicità assistiamo ad una scena epica e da ricordare negli annali: arriva un pullman di fotografi inglesi, probabilmente gli stessi paganti del treno che partiti da Olbia dopo pranzo ma con troppa calma, intendevano farci una foto nel punto più famoso.
L'autista, un padovano, si sporge e chiede se il treno fosse già passato. Alla nostra risposta affermativa vi lascio immaginare le affermazioni del tutto bonarie che sono uscite dalla sua bocca. Della serie: una cosa dovevate fare bene, ma il cibo via ha traditi

Torna anche la famosa 668 così recupero pure l'inquadratura perduta poco prima:
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A noi resta poco da fare: ci dobbiamo recare a Cala Sabina a fare la suddetta 668 che effettua una ulteriore coppia da Olbia a Golfo, da fare rispettosamente sul mare con due inquadrature differenti e la D445 che dovrebbe salire appositamente isolata da Cagliari per recuperare il materiale del vapore e riportarlo in deposito la mattina seguente.
Scendiamo il viottolo sabbioso per la spiaggia direttamente con la panda con non poche difficoltà ma giungiamo in basso. ci mettiamo ad aspettare la 668 ma non passa nulla. Tutto tace per mezzora, un'ora...
Scopriamo così il fattaccio: il treno storico ha provocato dei principi d'incendio lungolinea e la coppia di regionali è stata soppressa

Arriva dopo un bel po' e con la luce già malamente girata la D445. indovinate quale! 1055, ancora sempre lei!
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Non resta che chiudere l'opera con la D445 a Golfo Aranci, diciamo qualcosa di particolare anche qui ormai...
Se non fosse che la risalita dalla spiaggia, non ancora battuta per i turisti estivi è particolarmente difficoltosa tanto che con clima, bagagli e tre persone la panda non ce la fa

non resta che togliere la zavorra e tra una spinta e una sgasata, su tre ruote il mitico pandino risale la china!
Purtroppo non ci sono foto di questo bell'episodio che si è preso parecchie risate

Tornando le foto eccoci in stazione a Golfo Aranci con la D445 già pronta con il convoglio agganciato per tornare a Cagliari.
Ci facciamo dare un orario di partenza del giorno successivo quindi ce ne andiamo ad Olbia all'hotel in attesa dell'ultimo giorno.
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(continua.......)