Venerdì 1 Settembre è tempo di sbaraccare. Rifatte le valigie, salutiamo e ci prendiamo l'ultima brioscia col gelato al mitico bar. Poi carichiamo l'auto e ce ne andiamo verso il Tirreno. Alle 18.00 devo essere al porto di Palermo per imbarcare, quindi meglio stare in zone più vicine.... E visto che è Venerdì e che è giorno di auto al seguito, perchè non rifare meglio qualcosa che mi era scappato la settimana scorsa? L'appuntamento è alle 9.00 alla solita curva fra Pollina e Tusa, per l'IC Federico II. Oggi niente doppia:
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Dopo mezz'ora è il turno di una 841 pubblicitaria verso Messina, che incrociò l'espresso 1981 a Tusa
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Da Messina arrivò poi l'IC Conca d'Oro, a cui feci una foto d'infilata.... seguito dopo 20 minuti dal Trinacria
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Fino all'auto al seguito mancavano ancora diverse ore quindi mantenni la promessa fatta a Iris. Tornammo a S.Stefano di Camastra a girare per negozi di ceramiche. Visti i prezzi, concordò con me di lasciar perdere. Una birrozza e un gelato e tornammo al curvone. E finalmente scattai una foto dove si vede un po' di più il treno, ma sempre con i maledetti pali Infostrada fra le palle....
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Erano già le 12.40. Iniziammo il rientro. Breve sosta anche a Cefalù, ma poi fu tutta una tirata in autostrada fino al portom palermitano. Solita bolgia infernale nel carico della macchina e solito viaggio notturno fino a Napoli. L'aria della mattina era frizzante e pungente. Arrivammo un po' in ritardo a destinazione, ma stavolta non ci correva dietro nessuno.... scendemmo quasi per ultimi, lasciando andare avanti tutti quelli che avevano voglia di impazzire come noi la volta prima. Scesi sul suolo partenopeo, chiesi a Iris un'ulima sosta. Non avevo ancora fatto nessun tram sulla linea lungo via di Poggioreale e da lì avremmo poi potuto prendere l'autostrada per Milano. Così andammo verso quella zona. Sul viale feci un paio di scatti, metto questa:
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Poi andammo dritti al capolinea. L'Emiciclo di Poggioreale è una piazza semicircolare sulla quale una volta si affacciava la stazione omonima della Circumvesuviana. La vecchia stazione stava ancora lì, cadente e abbandonata, nascosta da palizzate e immondizia. E' lì ancora oggi, mi pare sia stata recuperata in qualche modo e sia un edificio magazzino di EAV. Fu abbandonata negli anni '70, quando iniziò l'interramento di tutta questa tratta, che infatti oggi corre sotterranea un po' più a sud. Ma tutti penso che nominando Poggioreale abbiano in mente il carcere di Napoli... Che se ne sta sul viale omonimo, un po' prima della piazza. Arrivammo belli belli con la nostra macchina e parcheggiammo quasi in piazza. C'erano un sacco di persone e un sacco di traffico caotico. Nella piazza stavano 6/7 camioncini che vendevano fiori, frutta e cazzimme varie. Scesi dalla macchina, Iris restò a bordo. Andai a passo sicuro vicino al rudere della stazione, per avere la luce giusta quando fosse arrivato un tram. Viste le facce intorno, non tirai fuori subito la reflex. Appena sentii il classico suono del tram napoletano (mi son dimenticato di dirvelo: i tram a Napoli non hanno mica la campana a pedale ma un buffo e incredibilmente antiquato suono di clacson a pompa, come quello delle auto degli anni '10/20!!!), tirai fuori la reflex e inquadrai la scena. In quel momento esatto si scatenò un putiferio, un'agitazione di donne e ragazzi delle bancarelle che presero a gesticolare e a urlarmi qualcosa dietro in dialetto, ovviamente. Io non capivo il motivo e men che meno il dialetto

. Rimasi lì mentre il tram arrivò nella piazza e inquadrai per scattare. Vidi da dentro il mirino questo ragazzo con la maglia verde che mi veniva incontro con la faccia da stronzo. Scattai e un istante dopo mi passò di fianco dandomi una spallata

. La vecchia capì che avevo fatto la foto al tram e gridò qualcosa. Io feci finta di niente, non risposi e mi incamminai per andare dietro al tram che si stava fermando al capolinea, dove feci un altro paio di scatti. Quando tutti i subumani capirono che il mio vero interesse era per i tram se ne tornarono ai loro furgoni. Solo dopo seppi che quella gente è imparentata con i galeotti e fanno da tramite alle richieste/ordini di chi sta dentro col mondo esterno.

Bella mossa.... A saperlo prima, col cazzo che sarei andato a fare foto.... Tornai in auto e dissi a Iris: "andiamo via, finora c'è andata troppo bene". E partimmo.
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Il viaggione del rientro fu senza storia, se non fosse per l'incontro in tangenziale dello stesso fenomeno con la Fiat sgarrupata che aveva cercato di stringermi due settimane fa!!! Incredibile!!!!

Questo è quanto. In Sicilia sono poi tornato l'anno dopo, da solo. Iris aveva iniziato a lavorare. In Campania e a Napoli tornai solo con Cantini, qualche anno dopo. Incredibile quante foto feci, nonostante gli intermezzi mare sole. Anche Iris, nonostante le mie pretese si ricorda bene questo giro, fu il primo simile che ebbe l'occasione di fare, in posti di solito lontani dalle mete turistiche di massa. Grazie a tutti dei complimenti e della pazienza finora dimostrata. E grazie anche a Jacopo, che mi ha tirato fuori questo giro dai cassetti.
