IMMAGINI! Le TUE foto sul Forum di Photorail.
Rotta verso sud inseguendo il sole (né ionica né Toscana)
AndMart:
Da diversi mesi programmavamo di andare sul Renon. Ma purtroppo per un motivo o per l'altro non ci siamo mai riusciti ad andare. Alla fine, causa impegni di lavoro, appare palese che l'ultima possibilità estiva era proprio l'ultimo we di agosto. Ma ancora una volta le previsioni meteo semi-tragiche per quel fine settimana ci fanno desistere. E così alla vigilia di partire l'opzione Renon è cancellata.
Avendo però già preso le ferie per i giorni successivi al we e non volendole/potendole spostare ancora, decidiamo di andare lo stesso da qualche parte. Ovviamente inseguendo il sole. E quindi si va verso sud.
A dire il vero avevamo anche valutato la Jonica ma... dopo tutte le foto molto belle viste qui era come se ci fossimo stati anche noi :)
Da diversi anni accarezzavamo l'idea di una vacanza nel viterbese, da abbinarsi al famoso fotografico sulla Roma-Nord che purtroppo non si è mai fatto dopo innumerevoli tentativi sempre fallimentari. Rassegnati ormai all'idea che il fotografico con le ECD superstiti non si farà mai, decidiamo di andare in zona e goderci i luoghi, davvero molto belli tra borghi medioevali, necropoli etrusche e ville romane.
La questione fotografica è talmente in secondo piano, complice anche il fatto che le ultime notizie che avevo parlavano di una Roma Nord con servizi pressoché azzerati e mezzi inguardabili, che neanche ci portiamo dietro gli orari della linea, non studiamo i punti foto e neppure prendiamo informazioni sul servizio. Si va per turismo e basta treni.
Casualmente però accade che Silvia prenoti da dormire proprio a Bagnaia. La sera passiamo proprio sotto un PL della Roma Nord: il vedere quella linea aera così vintage, che sembra appena uscita da una foto degli anni '30 accende una voglia incredibile di provare comunque a fare qualche foto. Così passiamo in modalità "macchina da guerra": si scaricano gli orari e si scopre che il servizio c'è, si consultano sul web le foto di minimo 10 anni fa (domandandosi con un sottile brivido se i punti esisteranno ancora...), si passa la linea con StreetView e si usa SunCalc dalla scomoda app sul cellulare. Non da ultimo si rompono le scatole ad alcuni amici per sapere in che condizioni estetiche siano i mezzi, anche se info di prima mano non ci sono.
E la mattina alle 8:00 si prova a fare qualche foto: mentre qualche amico ironizzava da casa sul nostro impavido ottimismo di sperare di trovare addirittura un treno la domenica. ::) Il servizio prevede comunque ben 4 coppie di treni anche nei festivi estivi e non ci crediamo! :D
La prima foto però è ancora prima del passaggio del treno, mentre stiamo andando al bar a fare colazione: già la sera precedente passando in auto in una stretta via avevo notato dei rinforzi ad un muro di pietra che mi sembravano spezzoni di rotaie. Col favore della luce del giorno vedo chiaramente che sono rotaie e sono pure marcate "SAVONA 1912" e "PIOMBINO 1914". Le date coinciderebbero perfettamente con quelle di costruzione della ferrovia Civitacastellana-Viterbo, ma la prima versione, quella a scartamento ridotto aperta il 9 ottobre 1913 nell'ultima tratta (Soriano-Viterbo). Si tratterebbe quindi di una delle poche (ma poi scoprirò neppure così poche... ;)) macerie rimaste della vecchia ferrovia a scartamento ridotto convertita all'ordinario nel 1930-32.
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Però occorre accertarsene, così verifico un dettaglio: la vecchia ferrovia era armata con rotaie da 21kg/m, mentre la ferrovia "moderna" a s.o. usava quelle da 30/kg. Ad occhio la differenza tra le due sfugge, ma nelle misure è chiara: solo la rotaia da 21 è alta 10cm, mentre quelle da 30 sono 12.5 cm. Peccato però non abbiamo un metro: rileverò quindi il contorno della rotaia su un foglio di carta che poi misurerò a casa, trovando conferma che si tratta proprio di rotaie da 21kg/m e quindi ex-ferrovia a scartamento ridotto. :o :D :D
Terminata la premessa di archeo-ferrovia facciamo un'ottima colazione e ci rechiamo presso il viadotto in ingresso a Bagniaia, reso celebre non solo dalle molte foto ferroviarie ma anche dalle sequenze del film cult "il vigile" con Alberto Sordi che qui ambientava le scene presso la curva della morte: https://www.youtube.com/watch?v=-NfHVYG995U
Per la foto ci eleviamo un poco salendo su una scala che porta ad una abitazione privata sperando che nessuno ci sloggi. Ma soprattutto la speranza è che arrivi davvero qualcosa e che sia almeno recuperabile. Lo sapremo presto: all'ora prevista il PL si chiude ed in uno fragoroso stridio di bordini giunge il treno. Il convoglio è pulito al 40% (guardiamo il bicchiere mezzo pieno...) e quindi pulibile. Siamo rincuorati e decidiamo di aspettarlo qui anche al ritorno.
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Prima però c'è tempo di andare a cazzeggiare un attimo in stazione di Bagnaia: qui salta all'occhio questa vecchia autoscala che suppongo ormai fuori servizio. Alcuni autori, come Santoni, sostengono sia stata costruita sul telaio di un precedente carrello a scartamento ridotto destinato alla manutenzione. La prova sarebbe dalla sagoma del telaio. In effetti potrebbe essere, sono operazioni che all'epoca si svolgevano abbastanza di frequente. L'atmosfera della stazione, con quella linea aerea vintage è in ogni caso molto bella.
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Torniamo quindi al viadotto per il ritorno, scegliendo una inquadratura leggermente.
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A questo punto scatta l'inseguimento, in realtà piuttosto agevole vista la velocità dei mezzi e riprendiamo il treno presso Fornacchia. In realtà però la foto in curva con relativi gradi di ombreggiatura è un macello da pulire dai graffiti e quindi lasciamo stare: tenteremo di rifarla con un altro treno nei prossimi giorni. Le necropoli etrusche ci aspettano e per oggi abbiamo dato: oltretutto è palese che il turno domenicale è coperto da un solo materiale e questo forse non è esattamente il meglio che si può sperare di trovare...
Prima di abbandonare la ferrovia fotografo anche un palo a traliccio, qui frequenti ed intercalati gli altri pali. Effettivamente tra pali, isolatori e mensole vintage è tutto un quadro molto esaltante per l'appassionato che si merita una composizione fotografica ad hoc:
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(continua...)
AndMart:
Il giorno successivo siamo nuovamente operativi di primo mattino. Abbiamo identificato il giorno precedente la bella fermata di Fornacchia che ha tutto quello che il fer-fotografo possa desiderare: palificazione vintage con ancora in opera i cavi telefonici, fabbricato vintage ma ben curato e luce ottima. Non manca neppure un PL SOA munito dove osservo la straordinaria disciplina degli automobilisti: non solo si fermano con l'impianto acceso e suonante come prescritto dalla legge e dal buon senso, ma si fermano anche quando l'impianto è spento, guardano e poi passano!
Il convoglio arriva sostanzialmente in orario e scattiamo la foto:
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Mentre lui va Viterbo a ribattersi, noi scendiamo e decidiamo di puntare prima sul suo incrociante e poi nuovamente su di lui. L'incrocio avvenire a Vignanello, quindi noi andiamo ancora più giù, verso Fabrica di Roma.
Trovare un punto aperto non è facile. La linea qui corre tra i terreni riccamente coltivati ad olivi e noccioli, punti aperti non ve ne sono molti. Alla fine troviamo un punto presso un ex-PL chiuso (è stato di recente sostituito da un sottopasso) per una scenetta che ben sintetizza il paesaggio da queste parti: da un lato coltivazioni di ulivi, dall'altro noccioli. In mezzo la ferrovia con un palo vintage in primo piano, questa volta del tipo a traliccio.
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Fatta questa foto scendiamo ancora, verso il celeberrimo rettifilo di Fabrica di Roma. Mentre siamo in attesa mi accorgo che quei strani pali a traliccio sono collocati esattamente ogni 2 pali del tipo a doppia T.
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Inoltre sono presenti solo nel tratto tra Bagnaia e Catalano. Assenti dopo nel tratto alto, quello tra Viterbo e Bagnaia, dove la vecchia ferrovia ridotta casualmente tornava in sede stradale. Ed assenti anche nelle foto d'epoca del tratto più basso. Inoltre assomigliano moltissimo ai pali che reggevano la linea aera (fatta a catenaria) della vecchia ferrovia Civitacastellana - Viterbo, quella a scartamento ridotto e con alimentazione monofase... Sta a vedere che... Ed infatti una successiva verifica a casa conferma i dubbi:
-nella monografia "La ferrovia Elettrica Roma-Civitacastellana-Viterbo" pubblicata nel 1932 dallo Enrico Dell'Arciprete, primo Direttore d'Esercizio della linea si afferma che i sostegni sono formati da pali a doppia T posti ogni 25m (19m in curva) e solo ogni 2km vi sono pali tralicciati a sezione quadrata per l'ancoraggio della linea. Quei pali di ancoraggio li ho visti (ma stoltamente non fotografati) e sono ben diversi da questi pali tralicciati. Che sono a neanche 100m fra loro, altro che 2 kilometri.
-negli articoli tecnici del 1914 sulla Ferrovia Civitacastellana-Viterbo (si veda qui), quella a scartamento ridotto, invece si afferma che i sostegni sono rappresentati da pali a traliccio posti a 75m di distanza tra loro.
Infine una rapida misurazione con Google conferma che i pali a traliccio sono a 75m di distanza tra loro!
A questo punto tutto torna. Il Besenzanica nella tratta Civitacastellana-Bagnaia è andato al risparmio: non solo la sede è la stessa della precedente ferrovia a scartamento ridotto, ma anche i pali ha riciclato, interponendo semplicemente due pali "nuovi" tra due pali antichi, che ha alazato alla bella e meglio per reggere la nuova linea aerea! Quindi questi pali a traliccio sono ultra-centari ma svolgono ancora il loro lavoro! Ed il Dell'Arciprete nel presentare, con un filo di propaganda, la linea appena costruita ha glissato sul particolare.
Mentre siamo colpiti da questa constatazione, pensando alle cose che quel palo deve aver visto passargli sotto, dalle mitiche elettromotrici della prima ferrovia poi finite a Mondovì alle varie Mallet ex-FAA a vario scartamento utilizzate per i lavori di conversione, dopo un po' sopraggiunge l'altro convoglio.
Impossibile non fotografarlo in controluce mentre è sotto un palo "moderno":
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in luce buona mentre è sotto un palo ultra-centario
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e poi ancora con un po' di tele per esaltare la livelletta:
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Infine andiamo verso Catalano. Il traffico ed alcuni PL trovati chiusi ci impediscono di anticipare ancora il convoglio.
Ma a Catalano troviamo le ultime due ECD rimaste della fornitura originale, classe 1932.
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Si tratta delle classiche elettromotrici TIBB a comando diretto (ovvero si guidano "col timone" come l'A2 o la Reggio Emilia) le cui casse vennero però realizzate in ferro dalla Stanga (nel 1931/2 la C&T era già in crisi). Costruite in 10 esemplari, si distinguono però dalle prime elettromotrici, anche a scartamento ridotto, simili, per essere state dotate sin dal principio di porte automatiche con tanto di lateralizzazione e sistema di sicurezza che tagliava la trazione in caso di apertura involontaria delle porte. Inoltre alcune unità, non queste, sono state attrezzate nel corso degli anni successivi anche con un ingegnoso sistema che ne consentiva il telecomando da vettura pilota, il tutto ben descritto sul sito tramroma.com.
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Oggi purtroppo le ultime due superstiti giacciono purtroppo fuori dal deposito, con finestrini e porte spalancate che non lasciano presagire un'ottima conservazione degli interni in legno. Da informazioni apprese sono utilizzate ormai solo per le manovre interne al deposito e non hanno alcun futuro, complici alcuni problemi che l'esercente non sembra intenzionato a mettere a posto. Peccato, meriterebbero una sorte decisamente migliore... Una terza vettura, la 25, completamente cannibalizzata di tutto, è ricoverata presso la rimessa di Viterbo mentre 21 e 24 sono conservate presso museo.
Sempre in deposito, buttato fuori dai binari, c'è anche il carrello-scala numero 1, sempre dall'origine incerta e forse ex-scartamento ridotto:
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Fantasticando un po' su quanto sarebbe stato fighissimo noleggiare una di queste elettromotrici per un fotografico, ce ne andiamo.
Il passaggio a Catalano però ci porta a scoprire che il convoglio più pulito di tutti oggi è di riserva presso il deposito. Speriamo esca domani, nel frattempo oggi il piano prevede di visitare la villa Adriana a Tivoli.
Sempre a Tivoli, dal parco della Villa Gregoriana ci accorgiamo che c'è un discreto scorcio sulla linea Roma-Tivoli, così attendiamo il transito di un taf che proponiamo con doppia inquadratura: telata e più ariosa:
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Alla sera, prima di ritornare verso Bagnaia, mi rendo conto che dove ho posteggiato la macchina per andare a vedere Villa Adriana è la ex-sede della tranvia Roma-Tivoli e ne porta ancora il nome. Il nome, assieme al successivo "via del regresso", è praticamente l'unica vestigia rimasta di quella tranvia. Dopo un'ottima cena a Tivoli, prima di rientrare a Bagnaia, una foto al nome del cartello è d'obbligo:
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(continua...)
Praz©:
Spettacolo tutto. Quanto mi manca andare a foto sulla Roma Nord.....
Qualche nota:
Il carroscala n.3 è roba anni 60 se non 70, vista mille volte anche su FS. Invece il carroscala n.1 è quasi certamente ex tranvia.
I pali a "doppia T" sono in realtà ad H e sono tipo B = Bates, applicati su tantissime TE italiane ma solo per esperimento su FS e poi eliminati.
Sulle ECD non commento: sarebbe roba da mettere sotto tutela e fanculo a quei vigliacchi di ATAC.
Paolo Taesi:
Foto interessanti di una linea che non è molto battuta! :)
GiorgioStagni:
--- Citazione da: AndMart - 15 Settembre 2021, 14:07:21 ---mentre qualche amico ironizzava da casa sul nostro impavido ottimismo di sperare di trovare addirittura un treno la domenica.
--- Termina citazione ---
Confermo :-[ Ero davvero scettico sulla possibilità di cavarci qualcosa, non tanto per la bellezza indiscussa di linea e luoghi, quanto per il numero di corse e lo stato dei rotabili. Anche perché ero abituato a vedere quelli del servizio suburbano a Flaminio, che erano (sono?) ben oltre l'inguardabile.
Invece scopro che la forma e i colori delle elettromotrici non saranno il top, ma riescono ad armonizzarsi ottimamente con l'infrastruttura vintage, e i risultati sono notevoli, non solo perché si tratta di zone viste assai poco negli ultimi anni.
Bellissimo il viadotto di Bagnaia, affascinante il rettifilo in tele e buono persino il taf. Avete fatto bene a dedicarvi anche al collage di pali e mensole :D
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