Dopo il "colore rosso" dei bimodali valdostani, proseguo con il bianco. O meglio, il bianco, rosso e grigio scuro dell'elegante livrea Frecciabianca.
Non si tratta certo di una novità: nuova è la comparsa di questi treni tra Genova e Ventimiglia, con due coppie a partire dal 1° luglio, in sostituzione dei Thello definitivamente scomparsi il giorno prima.
Dal punto di vista del servizio non è che siano tutte rose e fiori... Anzi: il costo è aumentato significativamente (Milano-Alassio da 28 a 36 euro, che diventano anche 40 nei giorni di picco

); continua a mancare una coppia (delle tre ex Thello) e le prestazioni, almeno nei primi giorni, sono state catastrofiche, con ritardi abissali. Successivamente la situazione è migliorata, anche grazie all'uso di un materiale in più, che evitava il girobanco di un quarto d'ora a Ventimiglia (ma poi il materiale aggiuntivo è sparito, e proprio ieri il treno della sera ha fatto 45' di ritardo subito in partenza...).
A parte questo, a me personalmente la livrea piace. Bianca sì, ma ugualmente vivace, e che stacca bene. Così ho provato a fotografarla "sottocasa", ovvero tra Albenga e Laigueglia. Ecco che cosa ne è uscito.
Alle 10 del mattino il sostituto del Thello 141 corre tra Ceriale e Albenga. Al pari di altri Frecciabianca, questi treni viaggiano in doppia simmetrica di E.402B, in questo caso in versione XMPR. Avere a disposizione tre livree di E.402B aggiunge ulteriore varietà agli scatti.
A luglio, se non è troppo in ritardo, anche il treno delle 18 riesce ad avere una finestra di luce in stazione a Laigueglia. Stavolta compare una E.402 "rossa", cioè anch'essa Frecciabianca, nell'ultima variante.
Scende la sera e, immancabilmente, il sole scompare dietro le velature della valle Arroscia. La luce è fredda e inconsueta, azzardo ugualmente lo scatto all'ultima corsa, quella che arriva a Milano in tarda serata.

Al mattino non c'è più il Thello 139, compagno di infiniti scatti (e commercialmente, la sua assenza mi pare gran fesseria...). Per fortuna si può sfruttare la caratteristica "bifronte" del Frecciabianca da Milano. Sia la loco, sia le carrozze contrastano bene con il verde dei pini.
Anche per la corsa delle 16 c'è il vantaggio della loco in coda. Stavolta la versione è la terza, quella IC Sun.

Un giorno decido di aspettare il treno ad Alassio... e ci indovino: la loco di coda è stata infatti ceduta a Genova a un ICN con la macchina guasta. Così mi invento al volo questa inquadratura delle carrozze, dietro al celebre pergolato: da qualche anno ha perso il glicine, ma dovrebbe essere grosso modo centenario, come documentano le cartoline degli anni '20 (dopo il rifacimento del piano binari con l'ampio marciapiede centrale - in origine c'erano quattro binari, con due marciapiedi stretti)

Non posso certo perdermi il punto classico "dal cespuglio" tra Vadino e Ulivi, sullo sfondo di Capo Mele. Anche oggi in coda c'è una macchina IC Sun.

Frecciabianca tutto rosso per la corsa pomeridiana: oggi scelgo un tele accentuato, grazie alla Canon Sx710.

Sul rettifilo di Albenga alle 18 la luce è calda e bassa e i pali soltanto lato monte rappresentano una piacevole peculiarità.
Un mattino, per cambiare un po' gli sguardi, salto in linea dal PL di Vadino: lo scenario di pini e fichi d'india è mediterraneo anche senza mare.
In una bella mattina molto tersa, il treno intero si inquadra da uno dei tanti moli lungo la costa di Albenga (questo è uno dei primi, dove c'è il ristorante).

Un'inquadratura che frequentavo quasi 30 anni fa, quando i binari erano due, resta ancora valida anche oggi, con la luce piena del pomeriggio.

E' ora di tornare a Milano: l'ultimo giorno fermo la Tipomobile sull'Aurelia e aspetto ancora una volta il treno del mattino. La composizione da qui non si vede, ma la macchina è una bella rossa!

Quale sarà il prossimo colore?
