Riprendo il racconto con la parte numero 4 del viaggio.
Durante la notte fra sabato 22 e domenica 23 finalmente la notizia migliore che potesse capitare: la sabbia si sposta e torna a vedersi il cielo pulito.
Ho stretto tanto le dita per questa notizia, perchè era fondamentale inserire la prossima tappa di sabato o al massimo la domenica.
Trenitalia all'ultimo minuto, probabilmente per compensazione chilometrica rispetto alle chiusure estive (Melfi-Rocchetta e Battipaglia-Potenza) o per altri motivi che non mi interessa conoscere ha imbastito alcune coppie aggiuntive sulla Potenza-Taranto e .... rullo di tamburi.... fra Sibari e Taranto il sabato e domenica, tratta dove circolano solo IC e merci di solito, e dove i regionali mancano dal 2021 quando li ignorai bellamente pur essendo in zona e solo perchè erano "girati storti", grave errore da riparare.
Il sabato sarebbe il giorno ideale poichè c'è in più la stessa frequenza di corse dei feriali sulla linea di Potenza (la domenica una sola coppia ordinaria).
Andare di domenica è comunque allettante.
Parto di prima mattina dalla base di Matera in direzione di Pino di Lenne per fare il primo regionale da Potenza, che vista la chiusura è fisso sempre con gli ATR220. Voglio arrivare in anticipo per poter fare due passi sulla battigia primi di iniziare.
Non ho nessuna difficoltà a trovare la strada di accesso, se non che arrivato sul posto mi trovo una pattuglia della polizia locale intenta a multare a raffica le auto che già sul presto erano parcheggiate e altre auto intente a
tornare indietro per mancanza appunto del parcheggio: sono le 8:30 e già iniziano a volare le bestemmie.
Mentre mi sfila il 558 con D445 sopra la testa sul ponte (treno che non avrei comunque fatto perchè con la luce in coda) imbocco la strada per un punto di riserva verso Castellaneta: arrivo e lo trovo infrascato... non ho più possibilità per l'ATR, il treno è perso.
Mi gioco quindi un altro punto foto, ovvero la ex stazione di Lenne che è irraggiungibile se non in treno e l'ultimo punto foto disponibile per la foto successiva, il ponte più verso Taranto che ha per me un'importanza ben maggiore: una delle coppie aggiuntive su Potenza è fatta dalle 668 foggiane, avvistamento giusto di 2 giorni prima da un amico!
Arrivo a quello che mi sembra essere il punto di accesso ma è una strada demaniale e io non ho 30' a piedi sotto la pineta disponibili.
Altra strada dall'altro lato del canale: arrivo e mi trovo un campeggio con la sbarra. Ingresso richiesto e non concesso, abbandono letteralmente in parte l'auto e mi fondo a piedi sotto la pineta in cerca della ferrovia. Arrivo e mancano 5' all'orario... la 668 è già partita... appena arrivo sui binari c'è una rete metallica: mando direttamente il drone alla cieca e 2 minuti dopo mi transita. foto riuscita!
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Finirà qui? eh no.
Perchè mi sposto verso sud a fare il primo dei regionali Sibari-Taranto straordinari.
Non ho nemmeno il tempo di preparare il percorso su maps che tutti i tabelloni RFI mi indicano la sentenza: "soppresso"
C'è un però: compare un primo treno, soppresso, poi un secondo con lo stesso numero ma con orario di partenza leggermente diverso.
Non so cosa fare, poi mi decido: attendo la partenza da Sibari (vedendo i pallini muoversi) poi verifico anche la fermata successiva a Trebisacce, dove succede la medesima cosa: pallini e sparisce.
Ci provo! vado a Scanzano, monto la scaletta ad un ex PL e attendo il treno "ad orario". E ad orario è transitato l'unico POP della Basilicata, riprogrammato ma non tracciato sui sistemi informatici (Complimenti, poi non lamentiamoci se i treni sono vuoti)
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Tranquillizzato passo alla parte B della giornata. Arrivo fino a Roseto dove posso "ammirare" come è stato DEVASTATO il punto foto più bello nell'arco di centinaia di km e uno dei più famosi punti italiani al mondo.
L'obiettivo mio però non era li ma poco a sud dove riprendo una vecchia foto vista sul web anni prima per adattarla al presente. Serve decisamente un HTR sul 564 da Reggio, oggi limitato da Catanzaro Lido, vista castello.
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C'è anche la versione croppata:
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Nuova tappa per l'IC discendente a Rocca Imperiale da una piazzola della Jonica:
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A cui segue un vistoso buco d'orario (logico perchè manca un regionale, vedesi sopra).
Buco che passerò alla spiaggia di Nova Siri (probabilmente avrei scelto la spiaggia comunque invece che fotografare un Pesa) con un mare sensazionale in attesa che torni il pop e che farò li immediatamente vicino dal cavalcavia:
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Messi in saccoccia questi apparentemente banali pop, tuttavia rari regionali su una linea vuota, mi trasferisco a Pisticci per fare un ATR in stazione e la successiva 668 di ritorno al ponte Vella li vicino, un pallino rimasto in sospeso 3 anni prima e che vorrei portare a casa: in quell'occasione non riuscii a fare nessuna foto di pomeriggio per tutto il tempo che ero in zona.
Sono in stazione ad aspettare ed intanto verifico la marcia dei due treni: l'ATR porta ritardo, la 668 è puntuale... temendo lo spostamento dell'incrocio mollo la stazione (niente di che) e mi porto sulla piazzola parallela al mitico ponte.
Piazzola che è di difficile accesso per via del cantiere sulla basentana con tanto di cambio corsia, che evito per un nonnulla (sospiro di sollievo).
Intanto le nuvole all'orizzonte si spostano minacciose.
L'incrocio si farà alla fine come da orario a Ferrandina, ma l'ATR è assassinato proprio dai nuvoloni.
Seguono momenti di ansia, per poi capire all'ultimo che ce l'avrei fatta!
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Può sembrare un bottino magro e banale, ma io ne sono stato soddisfatto, perchè ho imparato a conoscere cosa significa fotografare al sud di domenica in linee sfigate come queste e sulla linea di passaggio di milioni di nuvole anche quando non previste!
Rinfrancato dalla buona riuscita del programma domenicale , il giorno successivo facciamo i bagagli per spostarci ancora più a sud perchè ci aspetta una settimana scarsa a S.Maria di Leuca.
Il viaggio viene programmato via Taranto per poter fare una foto a Oria che avevo addocchiato qualche giorno prima vista paese/castello.
Il boccone più dolce era l'ICN ma era molto presto, optiamo quindi per il successivo IC con le E414.
Tutto procede secondo i calcoli arrivando sul posto per tempo. l'IC è in orario ma ad un certo punto viene fermato a Mesagne.
C'è un regionale in ritardo che incrocia. Poi non parte... non parte, rimane li.
Nel frattempo per fare passare l'attesa lancio il drone per vedere come fare la successiva foto e matematicamente appena piazzato tutto sbuca all'orizzonte...... l'ICN in ritardo
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Una volta incrociati l'iC viene finalmente avanti e lo faccio lungo la stradella, giusto per variare.
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Il viaggio non avrà altre tappe. Il pomeriggio sarà dedicato alla visita alle scogliere in barca.
il giorno 25 ha purtroppo un meteo un po' ballerino con aperture la mattina presto e durante il pomeriggio.
All'alba il sole c'è ma la cappa di nuvole è proprio sopra. iniziando un giro foto che non avverrà mai mi dirigo alla stazione di Gagliano per vedere come si muovono i materiali.
In piazzale si trova una AD in primo binario che parte subito verso Zollino, un ATR in sosta in terzo binario e un secondo ATR che partirà a breve per Lecce via Novoli, tre AD fra scalo e binari alti (che non si muoveranno mai) e che però approfitto rapidamente di fare non appena l'ATR si leva dalle scatole con luce molto radente e nuvoloni minacciosi.
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Passerò tutta la mattina a chiacchierare coi ferrovieri e ad annotarmi i movimenti. Scopro che la via Novoli è tutta pesizzata e che la via Zollino è pienissima di AD, tutte pulite. Tutti i treni non avendo SSC/SCMT viaggiano a 50 e capisco di poter "osare" un po'.
Attendo solo di capire che useranno l'ATR per il treno scadenzato via Zollino di fine mattina e poi vado a pranzo.
Nel primo pomeriggio quindi mi rimetto all'opera e mi porto ad Alessano dove avevo puntato molto un bel posto. La foto viene a$$a$$inata dalle nuvole ma non demordo e lo supero presso Spongano dove un flebile soletto inizia a bucare la cappa:
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Per chiudere il buco d'orario in linea mi sposto sulla Maglie-Otranto dove vedo il cielo più azzurro. Qui in estate è tutto pesizzato, ma qualcosa lo voglio avere come documento.
A questo orario l'unico punto fattibile era la stazione di Bagnolo per una foto molto base:
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A cui però segue la bella stazione di testa a Otranto.
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Ora però basta ATR e torniamo sulla Zollino-Gagliano presso Spongano a fare una AD:
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La successiva col drone poco distante (stesso punto di qualche ora prima):
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Per riempire, il "coso scadenzato" in un punto largo e un po' anonimo che mica potevo fare con una piccola AD...
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Mi sposto ora più a sud dove attenderò un bel po' la AD che risale, in particolare dove un tempo c'era un bel segnale ad ala....
Il Salento invece è ancora qui! (Doppia foto):
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L'ultima AD della giornata è invece alla piccola stazione di Alessano-Corsano dove si respira un'aria di vecchia ferrovia e dove c'è un grande e tranquillo silenzio. Sul fare della sera arriva e la fotografo in due diverse salse.
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La giornata termina con una grigliata di pesce succulenta a bordo mare.
E noi invece con le foto proseguiamo un'altra volta......