PHOTORAIL
IMMAGINI! Le TUE foto sul Forum di Photorail. Dimensione foto max 800x600 pixel!!! NO graffiti! => => Topic aperto da: Praz© - 02 Aprile 2020, 14:31:06
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E alla fine c'è riuscito! ;D
Il Cagliani mi ha strappato il racconto di questo mio viaggio, fra Campania e Sicilia, fatto ad Agosto del 2000.
Fu il primo vero viaggione non solo fotografico, ma anche turistico e di vacanza. Perchè fu il primo viaggio nel quale mi accompagnò la mia ragazza di allora :-*, nonchè mia moglie da 18 anni! Non potevo quindi nemmeno immaginare un giro di solo pane&treni, avrei distrutto il morale e la coppia nel giro del terzo giorno. Quindi imparai a mediare, come ogni apatras coniugato ha imparato fare, volente o nolente, prima o dopo ^-^ . Così le foto in alcuni giorni sono poche, magari una o anche zero. In mezzo ci sono tanti bagni al mare, mangiate e visite di paesini e città. Il periodo d'altronde non era nemmeno dei più felici per fare foto: ad Agosto gli orari sono ridotti o sono azzerati: mi pare di ricordare che la FCE era ferma o quasi, perchè semplicemente non mi avvicinai nemmeno alla zona Etnea. Ah, dimenticavo un particolare: in Sicilia ci andai in auto! :-X :-X :-X La mia fidata Renaut Clio, NERA, no aircon, no airbag, nocazzmazz.
Il viaggio iniziò nella mattinata di Domenica 13 Agosto. Fu un vero disastro, ovviamente. Arrivato non so come a Bologna decisi di prendere l'Adriatica invece che calare a sud via Roma-Napoli. Volevo evitare quel budello della vecchia BO-FI sulla quale avevo rischiato la pelle l'anno prima in una trasferta di lavoro, quando un camion quasi mi spalmò in curva, in galleria.... Ci mettemmo parecchie ore, ma arrivammo comunque in orario nelle Marche, in tempo per fare una sola foto ad un servizio che non avevo mai castigato prima d'ora. Peccato che il sole della partenza e che ci tenne compagnia fino a Bologna lasciò presto il posto a nuvoloni carichi, che ovviamente mi fecero portare a casa una foto molto al limite.... Il treno che cercavo era uno speciale, il Treno della Lirica, che collegava Rimini e Pescara con Macerata. Scopro solo adesso - da internet ::) :-X - che per portare il pubblico agli spettacoli allo Sferisterio di Macerata, questo treno venne effettuato in periodo estivo, nientemeno che dal 1991 al 2001!!! Dieci anni e io mi sveglio al penultimo, solito beota che sono.... ^-^ >:D
Treno elettrico ovviamente da Rimini e Pescara fino a Civitanova e da qui le carrozze GC in livrea bandiera venivano prese in carico da una doppia simmetrica di 345/343/445 fino a destino. Il 445 era obbligatorio per l'alimentazione dei servizi, l'altra loco poteva variare, anche se a Fabriano c'erano solo 343, è capitato qualche caso con 345. Sempre adesso scopro che nell'ultimo anno, 2001, fu aggiunta anche una coppia da Perugia, quindi un altro treno simile in ingresso da Fabriano fino a Macerata. Ma si può sapere su che pianeta vivevo invece di essere andato là 30 volte???? :-\
Invece arrivai in questa domenica nera e nuvolosa. Scattai prima di malavoglia ad una coppia di 668.32 in un bel punto in piena linea, ma mi dissi che sarebbe stato un punto sprecato o inadatto allo speciale, serviva una foto in stazione dove magari avrebbe rallentato un po'.... Scelsi Corridonia. Quando il treno passò la luce era veramente scarsa: ne usciì una foto con grana grande come palle da tennis e leggermente mossa. Altro che alzare gli ISO..... ::)
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Proseguimmo il viaggio verso sud e arrivammo a Termoli dove dormimmo nel primo albergo trovato per strada, vicino al centro storico.
La mattina partimmo verso l'entroterra, percorrendo con molta calma la mitica statale tutta curve e tornanti verso Campobasso, passando sempre lungo la linea più sfigata d'Italia. Orario alla mano, incastrai un passaggio in stazione a Ripalimosani:
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e uno sulla rampa presso Campolieto, col solito meteo che ci inseguiva
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Passammo Campobasso e continuammo diretti verso il Matese. Dopo Bosco Redole, scendemmo nella valle del Sannio, arrivando ad incrociare con un PL la Campobasso-Bosco Redole-Venafro, all'altezza della stazione di Guardiaregia. Mi fermai a guardare sull'orario e di lì a poco sarebbe arrivato un treno. Lo aspettammo.
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Poi iniziammo la salita verso il valico del Perrone, passando per il paese di Guardiaregia. I primi tornanti dopo la diga di Arcichiaro, in un paesaggio selvaggio, fino ad arrivare all'incrocio sul culmine, a Serra del Perrone. Qua è anche il confine Molise/Campania. Iniziando la discesa verso Piedimonte, si capisce subito che la regione è cambiata e che la viabilità secondaria in Campania frega a nessuno: buche, smottamenti, strettoie e quasi subito monnezza buttata a lato della carreggiata. Iris ci rimase molto male, gli dissi di aspettarsi ben di peggio nei prossimi giorni..... Di curva in tornante, fra boschi e rocce, arrivammo fino a San Gregorio Matese. La strada - una provinciale - era usata come parcheggio e il passaggio anche con una macchinetta come la mia era difficoltoso. La discesa si fece aspra, passando per Castello del Matese fino giù a Piedimonte. Ma la meta era ancora lontana, dovevamo arrivare fino a Dragoni. Poco a sud di Alife però ci fermammo. Un cavalcavia invogliava ad aspettare qualcosa della Alifana.... Primo treno in arrivo una 773 ex FS, col sole
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Pochi minuti dopo aver incrociato, ecco il discendente. 880 originale del CTP. Il sole era già scappato, visto il fronte nuvoloso in arrivo.....
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Era già pomeriggio tardi, quindi tirammo dritto fino a Dragoni. Il posto dove avremmo dormito lo trovai su Internet, non so nemmeno come. Non esistevano Booking o Tripadvisor, ne' Googlemaps. Trovato questo strano albergo, telefonai e prenotai per una settimana. Mezza pensione, per due, 960.000 Lire. Arrivammo a Dragoni e iniziammo a cercare il centro del paese. Non trovandolo, chiedemmo e ci indicarono una traversa della provinciale, vicino alla ferrovia tra l'altro. La piazza dove si trovava la Villa De Pertis era quella del vecchio municipio e dera completamente abbandonata: tutte le case e il municipio erano cadenti e puntellate, probabilmente per un terremoto di chissà quanti anni prima. L'unico portone che sembrava la nostra destinazione era quello di una antica villa nobiliare del 600. Suonammo. Aprì questo ragazzo sulla trentina, ultimo discendente della famiglia nobiliare, che portava avanti l'attività anche per mantenere questa stessa villa. Ci portò nella nostra "stanza": dopo aver aperto la porta con una chiave di non meno 15cm di lunghezza, in ferro battuto, ci illustrò il camino largo oltre 2 metri, gli armadi in legno massiccio originali dell'epoca e tutto il resto. La cena fu in cucina, attorno ad una enorme tavolo rotonda, con lui, la cuoca e altri 4 ospiti, due coppie straniere. Un posto veramente da fiaba e per così poco..... Se cerco ora su Google quella piazza non la trovo: è stato tutto ricostruito e anche la villa è stata ristrutturata per assomigliare più ad un albergo, peccato.
Martedì 15 decidemmo di puntare subito verso Napoli. In questo modo ero sicuro di trovare comunque un po' di cose da fotografare fra tram e filobus e poi ci saremmo fatti un giro per il centro. Ricordo che scendemmo fino in città con la macchina, parchegiando lungo via Nuova Marina. Pensavo di poter prendere il primo tram per arrivare poi almeno a vedere il Maschio Angioino. In questo percorso Iris rimase sconcertata da quanti senzatetto africani dormissero nelle aiuole lungo via Marina, facendo bisogni e lavando vestiti come se niente fosse.... Aspettando il tram ricordo un netturbino con il triciclo: i secchi erano bidoni metallici di recupero e usava al posto della paletta un pezzo di cartone. Si potrebbe dire... UANM... Un paio di scatti ci scapparono (vabbè, più di un paio....):
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Dal castello andammo a piedi verso la stazione. Buttai un occhio a Napoli P.zza Garibaldi, capolinea della rete SFSM. Non ero mai stato. Vabbè, un posto strano: treni quasi tutti uguali, con una frequenza da metropolitana. Qualcosa riuscii a cavarne:
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Poi andammo lì vicino, a Napoli Centrale. Non c'era molto. Una 464 nuova fiammante, una 656 in manovra. Un ETR 500 pellicolato e una 803 giallorossa che sembrava verniciata di pacca, con logo arancio frontale, preso fra le scorte delle 724:
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Arrivammo a prendere la metropolitana - allora l'unica che c'era - con le 724 FS. Scendemmo a Mergellina dove scattai qualche foto, anche ad un inaspettato ETR.450:
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Scendendo le scale, arrivammo a Piazza Sannazaro, dove prendemmo un tram verso Fuorigrotta. Percorrere una lunga galleria a bordo di un tram, coi finestrini aperti e l'umidità che entra da ogni apertura, con lo strano fragore metallico dell'asta e rotella fu veramente impressionante! Scendemmo alla prima fermata dopo la galleria e scattai questa:
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Poi arrivammo fino al capolinea presso la stazione di Campi Flegrei per fare altre foto tranviarie. Prendemmo la prima vettura in partenza e restammo sul tram a lungo. Passata Riviera di Chiaia, scendemmo in piazza Vittoria per un'altra foto e da qui tornammo fino alla nostra macchinetta a piedi.
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Eravamo a pezzi per il caldo e la fatica, ma a Dragoni l'aria fresca della collina faceva passare subito tutto....
(segue)
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Chi ben comincia...
Ottima gita e ottimo racconto, ricco di impressioni e ricordi (ma rileggi da un quaderno di appunti o hai tutto stampato nel cervello? :-[ )
Mi hanno colpito in particolare i tram di Napoli, così sgraziati, ma che sei riuscito a rendere digeribili e addirittura piacevoli nel contesto.
Immagino la sensazione della galleria, che non ho mai percorso... Ricordo però il numero incredibile di persone che riuscivano a salire su quelle vetturette, tanto da farmi venire il dubbio che sarei mai riuscito a scendere al momento giusto!
L'adesivo FS sull'ALe giuro che mi sembrava incollato male con photoshop ;D
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Tutto nel cervello. Per quello che sto perdendo colpi con la memoria a breve...... Guardo agende e calendari di allora, dopo aver diviso le foto pronte per giornate.
L'803 con quel logo lì non mi piace e non mi piacque per niente, epperò.....
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Ohhhhh, guarda qua che bel regalo di quarantena!!! :D
Tutto godurioso, molto belle le foto dei tram e soprattutto le descrizioni, i ricordi, insomma quell'idea di ferrovia che era diversa regione per regione, non solo paesaggisticamente ma anche come rotabili, dove le uniche info erano le riviste e qualche racconto e dove, scoprire oggi certe cose porta a travasi di bile non indifferenti. E non hai detto nulla sulle saracche incontrando i primi tempi dell'xmpr invasivo, quando compariva sempre nell'automotrice che aspettavi.
Sembra un altro mondo rispetto ad oggi, eppure era l'altro ieri.
Grazie, e attendo godereccio il resto, intanto torno su e scorro nuovamente la rotellina, piano piano :D O0
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Porcocan, la Circumvesuviana pulita e i tram a Fuorigrotta!!! Incredibile.
E che racconti, li leggo imitando il tuo tono inconfondibile ;D ;D ;D
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beh iniziamo bene... gc sulla civitanova macerata, una 33xx sulla linea per termoli con vetri curvi, la freccia del biferno , 1800 nel 2000 ncg e pulite...e tutto con consorte al seguito... :o
unica cosa , capisco il rammarico per le poche foto al servizio su macerata, ma è una costante che perseguiterà per sempre, noi ferfotografi, anche se proveremo tutta la vita ad evitare che accada...all'inizio l'inesperienza e le poche informazioni, poi la convinzione che "beh lo fanno sempre" oppure che non ha nessuna importanza. Ed infine il tempo per gli hobby , molto variabile durante le varie fasi della vita.
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Spettacolissimo!
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Non è corretto....così ci fai sperare che la quarantena duri ancora un po'....
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(continua)
Mercoledì 16 andiamo in Valle Caudina. Dopo la solita buona colazione, partiamo alla volta dei paesini lungo la FBN, arrivando per strade e stradelle direttamente ad Arpaia. Avevo visto che qui la luce fosse buona per il primo treno interessante del mattino: la FU Freccia del Molise. Era fatto con modeste 668.1800, ma era comunque un servizio degno di nota: diretto FS lungo i binari di una concessa....
Con una bella luce mattutina, ecco il 4 pezzi in transito. Se non erro infatti - avessi un orario del 2000 eviterei di sparare cazzate... :-[ - questo treno nn faceva soste, forse solo a Benevento Appia. Edit: E infatti fermava in ogniddove, ho sparato la cazzata.
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Iniziammo a salire verso Benevento, con qualche stop qua e là a veder vetrine o a comprare cose buone da mangiare. A San Martino Valle Caudina ci fermammo in stazione per un incrocio, del quale scelgo questa:
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Arrivammo fino a Benevento Appia. Appena misi piede in stazione e tirai fuori la reflex, subito il DM mi cazziò. Provai a smuoverlo per lasciarmi fare qualche scatto, ma la vera svolta arrivò quando capì che ero lì con la mia ragazza :o :o . Forse per non farmi fare la figura del babbacchione, mi accordò di fotografare e anche di fare un veloce giro in deposito. Così scattai a tutto quello che c'era, fra loco varie (Le 21 e 22) e Firema e OMS biancoverdi. In un angolo stava parcheggiato - e sembrava nuovo - questo elettrotreno dalla livrea piacevole, senza marcature ne loghi. Chiesi. Era un Firema molto simile a quelli che erano stati consegnati alla SEPSA. Doveva essere il primo treno per la elettrificanda Alifana - sulla quale la presenza degli LS mi disturbò non poco (dalle foto sopra delle 773 si vede bene quanto fossero nuovi) - che in attesa del completamento era stato girato alla FBN per prove. In realtà si mosse forse un paio di volte, dando prova di essere costruito con gli ultimi pezzi della Firema casertana in via di chiusura. Non venne mai usato e venne infine girato alla SEPSA - ormai divenuta EAV - per essere revisionato e usato sulla Cumana. In realtà è stato ampiamente cannibalizzato e da poco inviato alla demolizione....
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Lasciata Benevento, calammo verso Cancello, passando paese per paese, lungo la vecchia Provinciale. Ci fermammo qua e là per beccare qualche transito lungo la linea, fino ad arrivare in zona Tufara. In orario c'erano due passaggi ravvicinati che riuscii a beccare in due punti diversi:
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Poi andammo a curiosare in stazione a Tufara. E li trovai lei, l'assassina. Storia nota e stranota. La raccontai quel giorno anche a Iris che rimase sconvolta e ammutolita per un po'..... ^-^ :D
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Poco dopo arrivò il treno che stavo aspettando: il ritorno della ex Freccia. Ma la composizione era diversa! Due sole 1800, nei nuovi colori:
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Continuammo fino ad arrivare a San Felice Cancello. Ero abbastanza a pezzi perchè il traffico era caotico, lento, respirare tutto quello schifo emanato da camion e furgoni scrausi e fuori revisione da decenni mi aveva cotto il cervello. Meno male che all'ingresso della strada per la stazione trovammo una gradita sorpresa: un signore anziano stava appoggiato al suo carretto con tanto di ombrellone, vendendo grattachecca al limone. Ne prendemmo subito un paio, grattate da un gran blocco di ghiaccio con succo di limoni della zona. Una roba spettacolare che ci rinfrescò anche il cervello :P :P :P. Attendemmo in stazione il primo treno al quale scattai un paio di foto.
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Era abbastanza tardi ma non tanto da rincasare ancora. La luce era splendida, così - certamente non contento del primo assaggio di SFSM del 15 Agosto - puntai la Clio verso Baiano. Arrivammo nel paesone caotico che trovai la stazione per caso. C'era una bella doppia di ETR pronta a partire e scattai:
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Erano già passate le 18, la strada per Dragoni lunga e decimmo di rincasare, usando fino a dove possibile la vicina autostrada. Cena al solito splendido tavolone! O0
Il 17 avevo pensato di visitare Pietrarsa. Era la mia prima volta. Arrivammo la mattina fino quasi all'ingresso del museo, parcheggiando l'auto sul vialone dove passa il filobus. Qualche metro più avanti c'era e c'è la strada chiusa che porta al complesso museale. Prima però di entrare e vista la luce favorevole, attesi un filobus, non sapendo nemmeno se giravano o se fossero autobus. E invece, sbam! Arrivò uno spettacolare scassone tutto bozzato e rabberciato. Un Alfa Romeo 1000, costruiti in 84 esemplari fra il 1960 e il 1963. Manco a dirlo, il 2000 fu l'ultimo anno di servizio!
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Tutto gasato, rimandai a più tardi di approfondire il discorso e puntammo al Museo. Prima di arrivare al cancello c'era il PL della stazione di Pietrarsa. Campanella della Leopolder in funzione....aspettiamo! Passarono due regionali con 656:
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Al Museo, ingresso gratuito, tutte le luci spente, polvere, ruggine, diorami vuoti perchè depredati (ce n'era uno che ricordo molto bene perchè aiutai a costruirlo quando frequentavo il Briano: doveva ospitare un complesso ALe 840 + Lebc. Il diorama era lì, i mezzi costruiti in casa da Di Modica avevano già preso il volo.....). Provai a inquadrare qualche mezzo in esposizione ma con la mia reflex, senza cavalletto e con rullo 100 ASA non potevo fare molto. Iris provò a chiedere se era possibile avere le luci dei capannoni accese. I custodi accontentarono la richiesta insolita di questa ragazza, feci quache foto ma ciò che ottenni fu comunque mediocre. E vabbè. La sola visita meritava in ogni caso.
Usciti dal Museo, vidi da lontano un altro treno in arrivo e mi appostai per beccarlo col fabbricato di stazione: una 803 del servizio metropolitano:
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Dal momento che nel pomeriggio eravamo invitati in spiaggia poco sotto Ercolano, ci muovemmo a tappe per arrivare là dopo pranzo. Le tappe erano ovviamente a vantaggio di qualche bella foto agli Alfa 1000 della ANM! Metto qua una scelta di quello che feci; in realtà la frequenza era sostenuta e riuscii a fare parecchie foto.
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Mio cognato è originario di quelle parti e là vivono ancora diversi suoi parenti. In quel periodo andava sempre a trovarli, con mia cognata, la sorella di mia moglie. Sapendo che eravamo a zingarare in zona, ci invitarono al mare e poi a cena. Così arrivammo in questa spiaggetta nera, di sabbia vulcanica, dove adesso c'è l'Antico Bagno della Favorita (che io non ricordo, quindi o non è antico o non lo vidi...). Di fare il bagno lì nemmeno a parlarne: vista la miliardata di persone che vivono a monte di quella spiaggetta, mi immaginai di entrare e uscire dal mare con chissà quali malattie indicibili..... :-X Mentre stavano a bollire al mare, mi allontanai di un centinaio di metri e scattai 3 foto 3: un regionale con 444 (!), un IC con 402B e un mercino insolito che mi colse alle spalle: portava un carro per trasporto assili a Santa Maria la Bruna (e secondo voi non avrei voluto seguirlo e andare a fare le manovre con 636 là??? ....)
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A pomeriggio inoltrato, mio cognato fu incuriosito dal mio hobby e volle accompagnarmi a fare qualche scatto alla SFSM che correva non lontano. Così mentre gli altri erano ancora al mare, noi andammo prima a vedere com'era la stazione di Torre Annunziata, dove scattai questa
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E poi cercai una fermata - magari impresenziata - che mi potesse dare la possibilità di scendere sul binario per fare una foto in linea. Provammo Leopardi. Già in punta marciapiedi l'inquadratura non era male, poi ci addentrammo lungo il binario camminando sulla canalina, cosa che mio cognato trovò quantomeno avventurosa e divertente! Aspettai 2 passaggi e poi tornammo rapidi sul marciapiedi.
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La sera si sarebbe conclusa in un "basso" a mangiare pizza col cornicione ripieno e altre bombe ultrapesanti. Il viaggio verso Dragoni avvenne al buio, con lenta digestione in atto......
(segue)
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Non è corretto....così ci fai sperare che la quarantena duri ancora un po'....
Dani, mettiti comodo. Il giro/vacanza durò 3 settimane. Siamo a metà della prima. ;D ;D ;D
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Foto e racconto spettacolare! Bello vedere ancora rotabili NCG, ed è strano vedere caimani e tartarughe a traino di quei regionali. Ma fa anche tristezza vedere come è cambiata la situazione oggi e quanti rotabili oggi non esistono più, tipo le ALn dell'Alifana...
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A parte le foto ferroviarie, quelle scattate al filobus sono uno spettacolo; in particolare quella a Portici col venditore ambulante di angurie e meloni :P
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A parte le foto ferroviarie, quelle scattate al filobus sono uno spettacolo; in particolare quella a Portici col venditore ambulante di angurie e meloni :P
Spacca che è rosso, mangia che è dolce! ;D ;D ;D
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Ti avevo già commentato in privato le foto che sono splendide: concesse con mezzi belli in ottime livree e soprattutto pulite. Sono stupito di questo: nel 2000 da noi era già tragica la situazione.
Ora mi sono letto bene il racconto ed ho apprezzato ancora maggiormente il tutto.
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praz per verificare i vecchi orari vai qui:
https://www.archiviofondazionefs.it/Gli_Orari_Ufficiali
per esempio ho verificato la quadrupla di cui non ricordavi le fermate...se non mi sono sbagliato nella consultazione, non è la freccia del biferno che in realtà era un termoli-roma termini bensì un campobasso napoli via benevento e nell'orario invernale 99/2000 risultava senza denominazione...saltava solo 2 fermate tra benevento e cancello. l'orario estivo non è consultabile , ma nel successivo 2001/2002 questo treno ha le stesse caratteristiche dell'orario 99/2000.
ottima anche questa infornata ma non ho capito una cosa..cioè mi vuoi dire che appassionati di ferrovia depredavano i diorami di pietrarsa???? :-X non vedo altra spiegazione...
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Tutto spettacolare, da leggere riga per riga, nel consueto stile Praz!
;)
Nella prima foto al filobus Alfa l'hai beccato a fianco di un'Alfetta: ottimo quadretto "made in Arese"!
Come farai a ricordare tutti quei particolari (come l'hotel con tavolone alla Re Artù) io non lo so...
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Godurioso!
Solo due considerazioni: 1)quella donna è una santa. Io non sono mai riuscito a trovarne una che mi concedesse, e facendolo pure pesare, più di due minuti per un treno.
2) questo dannato virus, se non altro, è servito a rimpolpare la sezione Racconti di Viaggio di tante belle cosette.
Ciao ;)
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Tutto godurioso, il tuo racconto le foto tutto e leggendo ho la senzazione di sentirne i profumi varii che ben conosco complimenti alla memoria,
al top il 444, il 656, le 668 e boh che altro ?? tutto.
Luigi.
A i filobus!!!! non ci sono parole
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Bellissimo racconto, davvero vivace, e foto spettacolari!!! Incredibile quanta roba c'era e tutta pulita. Attendiamo il seguito....
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praz per verificare i vecchi orari vai qui:
https://www.archiviofondazionefs.it/Gli_Orari_Ufficiali
per esempio ho verificato la quadrupla di cui non ricordavi le fermate...se non mi sono sbagliato nella consultazione, non è la freccia del biferno che in realtà era un termoli-roma termini bensì un campobasso napoli via benevento e nell'orario invernale 99/2000 risultava senza denominazione...saltava solo 2 fermate tra benevento e cancello. l'orario estivo non è consultabile , ma nel successivo 2001/2002 questo treno ha le stesse caratteristiche dell'orario 99/2000.
ottima anche questa infornata ma non ho capito una cosa..cioè mi vuoi dire che appassionati di ferrovia depredavano i diorami di pietrarsa???? :-X non vedo altra spiegazione...
Grazie Rob, ieri ho guardato orari nella sezione apposita del forum di Ferrovie.it. C'è il 2000, ma mi pare sia la versione solo centro-nord. Poi ho guardato sul sito Fondazione, non c'è il 2000 e anche col 2001 mi continuava a saltare la connessione per la lentezza di quelle pagine. Poi mi è venuto in mente di avere tenuto di tutti gli orari che avevo solo il 1991 e il 1999 del Pozzo. Così ora l'ho davanti. Verissimo e vado a correggere: la quadrupla era sul Diretto 8115 Campobasso-Benevento (la linea dove facemmo il fotografico col 343....) - Cancello-Napoli. La doppia del pomeriggio era il corrispondente 8126. Questi due regionali diretti (oggi sarebbero RV?) erano in pratica ciò che restava della Freccia del Molise. Da Strade Ferrate leggo: "Nel 1990 il numero di collegamenti fra Napoli e Benevento aumentò ad 11 giornalieri (di cui 2 solo feriali) oltre alla gloriosa "Freccia del Molise" e all'intercity "Tavoliere" Napoli-Bari (affidato alle ALe 601) che venne instradato attraverso la linea caudina, anziché per Caserta senza però effettuare fermate intermedie e coprendo l'intero percorso in circa 3 ore e mezza. Ma questo collegamento rimase in essere solo poche stagioni, probabilmente a causa della tortuosità della linea, per cui dal 1995 l'intercity venne instradato via Caserta."
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Come farai a ricordare tutti quei particolari (come l'hotel con tavolone alla Re Artù) io non lo so...
Lo so io, lo so. Questi racconti hanno avuto più repliche di Rugantino. Ogni volta che si va in giro col Praz li ripropone. Non escludo che li racconti a sè stesso quando va in giro da solo ;D
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belli tram e filobus napoletani, non le avevo mai viste queste dia (o me le ero dimenticate)
il resto un bel mischione balsamico ;)
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Sempre più belle! Stavolta vincono senz'altro i filobus: non ne ricordo prima d'ora di così ben "ambientati", sia negli aspetti più partenopei (il venditore di angurie), sia in quelli urbani (la bella piazza di Portici).
Spacca che è rosso, mangia che è dolce!
Google Translator non ci sarebbe arrivato ;D
Sono stupito di questo: nel 2000 da noi era già tragica la situazione.
Sì, in effetti da noi nel 2000/2001, con l'arrivo dell'XMPR, si cominciava a vedere la luce in fondo al tunnel. Il biennio peggiore è stato il 1998-99. A Roma era cominciato prima, già intorno al 1996.
Al sud probabilmente alcuni mezzi sono stati risparmiati (tipo le 668 NCG), mentre forse sulla Circumvesuviana i graffiti sono arrivati più tardi, perché mi pare che per tutti i primi anni 2000 sia stata un'ecatombe. E difatti ho in mente ben poche foto di quegli ETR.
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Come farai a ricordare tutti quei particolari (come l'hotel con tavolone alla Re Artù) io non lo so...
Lo so io, lo so. Questi racconti hanno avuto più repliche di Rugantino. Ogni volta che si va in giro col Praz li ripropone. Non escludo che li racconti a sè stesso quando va in giro da solo ;D
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Di solito si. Questo viaggio però no. L'ho messo assieme solo perchè quel Cagliani di Cagliani mi ha stuzzicato. Ho cercato le scansioni nel piccì che avessero le date giuste e il resto è uscito da se' dal cassettino che ho in zucca. Certi particolari li ricordo molto bene, attimi, profumi, rumori, flash. Sarà un inizio di schizofrenia.......
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Lo so io, lo so. Questi racconti hanno avuto più repliche di Rugantino. Ogni volta che si va in giro col Praz li ripropone. Non escludo che li racconti a sè stesso quando va in giro da solo ;D
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Sì, in effetti da noi nel 2000/2001, con l'arrivo dell'XMPR, si cominciava a vedere la luce in fondo al tunnel. Il biennio peggiore è stato il 1998-99. A Roma era cominciato prima, già intorno al 1996.
Al sud probabilmente alcuni mezzi sono stati risparmiati (tipo le 668 NCG), mentre forse sulla Circumvesuviana i graffiti sono arrivati più tardi, perché mi pare che per tutti i primi anni 2000 sia stata un'ecatombe. E difatti ho in mente ben poche foto di quegli ETR.
Geografia dei bastardi.
1992 deposito Treviso e quindi tutte le linee servite
1993 Roma-Ostia
1994 FNM e dintorni di Bologna
1995 Roma con troppe Fanta strafatte e linee dei Castelli ko
Da queste parti la Alifana era già abbastanza un disastro. Io ho visto solo quelle due 773, non ho fatto altro (avevo già dato prima, per fortuna) e vi devo confessare che la 773 ex FS aveva uno sgorbio sul muso. Posso pensare che il resto fosse messo peggio. Tanti treni della metro FS napoletana erano strafatti. Anche in SFSM c'erano i primi cedimenti e capitava qualcosa di sozzo. Però la SFSM e la FBN (come la Bari Nord in mezzo allo sfacelo totale della FAL) erano società che tenevano all'immagine e alla pulizia, quindi appena possibile ripulivano i treni. Questo almeno fino allo sfascio totale delle varie società quando passarono alle Regioni.
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L'ho messo assieme solo perchè quel Cagliani di Cagliani mi ha stuzzicato.
Inizio a sentirmi responsabile ;D ::) O0
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(continua)
Venerdì 18 ho intenzione di girare intorno al Vesuvio, alla ricerca di punti fotografici sulla SFSM più sfigata o almeno dove le linee sono a binario singolo. Saremmo poi scesi ancora verso il mare per andare a Sorrento. La prima tappa è una fermata a nord del vulcano, dove entro per curiosare come sia. Sta arrivando un treno, quindi mi arrangio per fotografarlo all'ingresso, siamo a Santa Anastasia:
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Passiamo lungo la statale attraverso paesoni disordinati, dall'edilizia tipicamente sgarrupata, sui lati della quali strade è una sequenza senza soluzione di continuità di negozi all'ingrosso di abbigliamento, scarpe, accessori, borse. Pare un paradiso per signore in vena di shopping ma mi chiedo tutta 'sta roba da dove arrivi, dove venga prodotta e vedendo anche cose di marca sono quasi sicuro sia tutta roba farlocca. Arriviamo fino ad Ottaviano. La linea fino a qui è imboscata fra case e coltivazioni e viottoli. La stazione in curva è proprio bella, ci fermiamo ad aspettare il primo treno, che è in doppia:
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Continuiamo verso sud. La ferrovia è sempre nascosta, fra trincee scavate nella lava e il lato B - quindi il peggiore - delle case affacciate alla statale. Ogni tanto provo ad infilarmi in qualche traversa ma trovo per la maggior parte ponticelli con vista disarmante o PL infognatissimi. Continuare in questo traffico indiano, a far manovre e retromarce non è il massimo.... Sono già a pezzi di prima mattina. Dalle povere - agli occhi di oggi - mappe dell'Atlante DeAgostini cerco di capire allora dove la linea passi in mezzi a punti meno edificati. Lascio perdere Somma Vesuviana, dove passa anche la linea FS per Torre Annunanziata, ma a quest'ora è deserta. Lascio perdere Terzigno e scendo verso Poggiomarino, dove c'è il bivio fra le linee per Sarno e la linea che sto seguendo del nord Veusvio e quella che scende verso Torre Annunziata. Ma di entrare in paese non me lo sogno nemmeno, così fra stradelle e provinciali arrivo poco a sud, dove finalmente becco uno scorcio agricolo come volevo. E qui aspetto un solo treno:
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La tratta fra Poggiomarino e Scafati è finalmente ciò che cercavo: è il lato agreste della SFSM, non pensavo nemmeno esistesse... Ci sono parecchi campi e punti aperti rispetto a prima. Devo comunque cercare quello più adatto perchè al bordo della sede su tutta la rete SFSM c'è la recinzione, costruita con bassi spezzoni di binario e fili metallici. Non è molto invasiva e si potrebbe dire sia storica, se guardate le foto di Stude degli anni '70 che sono sul sito. Però da fastidio. Così scarto parecchi posti, fino ad arrivare ad un ponte a nord di Scafati, presso la frazione San Pietro, da dove posso scattare ad entrambe le direzioni con una buona vista laterale. Ci sediamo sul marciapiede di questa strada, sfruttando l'ombra del filare di alberelli che la delimita. Nell'aria c'è un intenso profumo di pomodoro: scorgo fra le case il fumo di una fabbrica che azzardo possa essere di conserva, visto il profumo....
Aspettiamo 3 passaggi, ma uno è con ETR strafatti! Pessimo segnale....
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Scendiamo ancora per avvicinarci a Pompei. Faccio un salto rapido in stazione e scatto ad un treno, ma la luce e il posto non sono il massimo. In giro e verso gli scavi famosissimi c'è una bolgia disumana di esseri viventi di ogni forma e colore, anche multicolore! Ci sono comitive provenienti da chissàdove con vestiti così colorati e abbinati a cazzo che viene da ridere. Io e Iris ci guardiamo negli occhi e senza bisogno di dire nulla, giriamo i tacchi e scappiamo. Sarà per un'altra volta.
Chiedo alla mia signorina se abbia voglia di trovarsi ancora con la sorella. Non siamo lontani da Torre del Greco. Così ci addentriamo ancora nel girone infernale stradale verso il mare. Prima però voglio controllare come è una stazione di testa su linea secondaria. Devio quindi verso Castellammare di Stabia. La stazione è un gioiellino e fra poco arriva un treno da Torre. Lo faccio in ingresso mentre chiedo a Iris di andare a fare il biglietto a/r per Gragnano. Ecco arrivare un bel complesso di 803: peccato sia già in xmpr, ma è nientemeno che la prima della classe!
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Torno verso la stazione e aspetto la signorina, scatto ancora:
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Saliamo sulla 803. Io sono come un bimbo al primo viaggio e anche Iris è forse la seconda volta che mette piede su un treno..... Il viaggio è teoricamente breve, fino a Gragnano sono mi pare poco meno di 6 km, ma avviene tutto a bassa velocità: appena usciti dalla stazione, la linea è subito in rampa, incastrata fra case, stradelle, ponticelli, PL, muretti. E' tenuta male, il binario è pieno di verzura e soprattutto in alcuni punti tantissima immondizia, il macchinismo ci dice che buttano i sacchetti di immondizia direttamente dai balconi dei condomini affacciati sulla ferrovia. Non commento..... I gragnanesi saranno più felici ora, che hanno a disposizione tutta la sede senza nemmeno il disturbo del passaggio di treni.....
Arrivati a Gragnano, ho giusto il tempo di qualche minuto per scattare. La stazione è veramente triste ma in passato era sicuramente bella. Il FV è imponente, il piazzale ampio. Tutt'intorno è cresciuta però una foresta di condomini tanto orrendi quanto alti. Con tutta 'sta edificazione, mi chiedevo e mi chiedo ancora adesso da dove mai arriverà tutta la famosa pasta di Gragnano...............
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Saliamo sul nostro trenino e torniamo a Castellammare, a riprende la Clio lasciato a fianco della stazione. Adesso puntiamo verso Torre del Greco per l'appuntamento.
Mentre lei sta a ciaccolare con sorata, io me la batto e solo soletto cerco altri punti interessanti lungo le filovie. Risalgo con la macchina fino quasi a Pietrarsa, perchè volevo curiosare lungo una strada che ospita un'antenna della filovia litoranea, la linea 254. Durante il percorso, mi fermo varie volte e scatto parecchie foto dei mitici Alfa 1000. Scelgo queste tre prese a Portici, in poche centinaia di metri, in zona Università:
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La seconda foto riprende una delle prime 6 8301-8306 vetture ordinate e arrivate sulla rete, costruite con fondi ECA Ente Comunale di Assistenza, mentre tutte le altre 8001-8078 erano state comprate grazie a stanziamento del Ministero.
Raggiungo la zona di Portici/Pietrarsa dove - dalle paline delle fermate - vedo esserci anche la 254 (oltre alla litoranea 255). Così capisco che fino alla piazza San Ciro le linee sono sovrapposte. Dalla piazza, la 254 sale lungo la lunga, ripida e dritta via Libertà. La luce non va bene, ma anche le case intorno non sono il massimo. Arrivati a ridosso dell'autostrada, il bifilare piega a sinistra e abbraccia un quartiere collinare, dal quale torna verso il mare sfruttando la più sgarrupata, stretta e caratteristica via Cardano. Proprio qui, decido di appostarmi nel punto più caratteristico, dove la strada si stringe parecchio e ha una pendenza interessante. Vedere un filobus qui era per me una cosa fuori dal tempo!!! E ne becco un paio.
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Il tempo per la mia divagazione solitaria stringe, così inizio a tornare verso sud, a riprendere la dolce metà. La sorella la sta scarrozzando fino al capolinea della 255, a pochi metri dalla stazione FS di Torre del Greco, in uno slargo chiamato Piazzale Senza Nome (!). Io ovviamente mi attardo e scatto ancora come un forsennato, ogni volta che vedo un bel palazzo di sfondo o uno scorcio interessante, fermo l'auto e aspetto il primo 1000 e così arrivo fino al capolinea con Iris che aspetta già da un po'. Ma non posso certo lasciarmi scappare la scenetta dei due Alfa Romeo che devono girare nello stretto piazzale, fra auto e furgoni! E no!
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Salutiamo sorata e ritorniamo verso sud, per andare alla stazione SFSM di Torre Annunziata. Non penserete che a Sorrento sia andato in auto??! Primo treno SFSM e viaggione fino a Sorrento, sulla linea più aspra, panoramica e "ferroviaria" di tutta la rete. Peccato che certi scorsi e viadotti siano infotografabili o non siano mai nella luce che servirebbe. Arriviamo a Sorrento che è pomeriggio inoltrato: scatto una sola foto in stazione ad un treno che sta partendo e poi ce ne andiamo in giro, ceneremo qui in un ristorante come ce ne sono a decine. Questa volta arriveremo a Dragoni veramente tardi.
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(segue)
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Per me filopatico le foto agli Alfa 1000 sono il top!! Il passaggio per la Reggia di Portici ed il capolinea di Torre del Greco sono celebri ma non stancano mai, mentre la discesa lungo la stradina è per me inedita e splendida. Se penso che ormai non c'è più nulla di tutto ciò... :-\ :-\
Molto belle anche le SFSM, di cui poco si è visto.
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Se penso che ormai non c'è più nulla di tutto ciò... :-\ :-\
I bifilari ci sono ancora. Non girano più filobus?
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Se penso che ormai non c'è più nulla di tutto ciò... :-\ :-\
I bifilari ci sono ancora. Non girano più filobus?
Come suburbana ANM è rimasta solo la 254 fino a Portici, la linea per Ercolano e Torre del Greco è morta e sepolta. Se guardi streetview non ci sono più bifilari attraverso la Reggia, riprendono pochi metri dopo il fornice e poi continuano fino a Torre del Greco. Non ricordo bene i passaggi, forse ci sono state questioni di sensi unici o non so che altro ma comunque hanno chiuso tutto da anni.
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Molto bello anche questo secondo pezzo di racconto sulla circum.
Però il viadottone di Seiano non ne hai fatte?
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Però il viadottone di Seiano non ne hai fatte?
Che foto avrei dovuto fare? Il treno è completamente ingabbiato da alti pannelli metallici a rete, l'unica sarebbe salire sul versante sud ovest della montagna. Mi ci vedi a farlo con la mia ragazza? ::)
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Ricordavo appunto delle foto panoramiche di Rohrer. Ma l'anno scorso quando sono stato da quelle parti per turismo me ne sono guardato bene dal valutare la fattibilità della cosa visto lo stato di TUTTI i mezzi in circolazione.
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Sì, in effetti da noi nel 2000/2001, con l'arrivo dell'XMPR, si cominciava a vedere la luce in fondo al tunnel. Il biennio peggiore è stato il 1998-99. A Roma era cominciato prima, già intorno al 1996.
Al sud probabilmente alcuni mezzi sono stati risparmiati (tipo le 668 NCG), mentre forse sulla Circumvesuviana i graffiti sono arrivati più tardi, perché mi pare che per tutti i primi anni 2000 sia stata un'ecatombe. E difatti ho in mente ben poche foto di quegli ETR.
Geografia dei bastardi.
1992 deposito Treviso e quindi tutte le linee servite
1993 Roma-Ostia
1994 FNM e dintorni di Bologna
1995 Roma con troppe Fanta strafatte e linee dei Castelli ko
Da queste parti la Alifana era già abbastanza un disastro. Io ho visto solo quelle due 773, non ho fatto altro (avevo già dato prima, per fortuna) e vi devo confessare che la 773 ex FS aveva uno sgorbio sul muso. Posso pensare che il resto fosse messo peggio. Tanti treni della metro FS napoletana erano strafatti. Anche in SFSM c'erano i primi cedimenti e capitava qualcosa di sozzo. Però la SFSM e la FBN (come la Bari Nord in mezzo allo sfacelo totale della FAL) erano società che tenevano all'immagine e alla pulizia, quindi appena possibile ripulivano i treni. Questo almeno fino allo sfascio totale delle varie società quando passarono alle Regioni.
Quel 92 Treviso non mi torna...e ricordo che non torna nemmeno al Kant...a me risulta inizio 95 con repentino peggioramento negli anni successivi , incentivato dal fatto che non perdevano tempo a pulire perché in attesa di applicare l'xmpr...
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Hai ragione, potrebbe essere 1993 ma sicuramente non 1995.
Nel 1992 feci un viaggio in treno verso Calalzo, per raggiungere due amici sulle piste da sci. Lungo tutta la linea era una paradiso, mezzi puliti, segnalamento manuale meccanico, stazioni curate, etc.... Ricordo che mi dissi di voler tornare quanto prima a fare foto. Ci provai nel 1993 e rimasi di merda per quanto disastro c'era in giro.
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Le foto dei filobus in centro a Portici sono tra le più belle foto filotranviarie che abbia mai visto!!
Quella in rampa a senso unico, sui lastroni di pietra lavica e con il pino di sfondo, è a mio avviso addirittura mitica.
Spettacolare il passaggio nella Reggia di Portici, che ignoravo del tutto :-[ e che vedo essere ora la Facoltà di Agraria dell'Università Federico II.
Tra l'altro vedo che il parco della stessa Reggia (tra i più vasti polmoni verdi del napoletano) confina lato mare con la ferrovia, poco oltre la fermata attuale di Portici. Mi rendo conto che non so dove fosse esattamente il capolinea della celebre Napoli Portici del 1839: qualcuno ne ha una mappa d'epoca? E in effetti a pensarci non so nemmeno dov'era lato Napoli...
Infine, domanda d'obbligo: Federico, ma cartoline di questa linea non ne abbiamo? :)
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Per la Napoli Portici mi rispondo da me: a Napoli la stazione era appena sotto Porta Nolana, e, non l'avrei mai detto, esiste tuttora! sebbene all'italica maniera, cioè come rudere (anche a causa dei bombardamenti del 1943):
https://goo.gl/maps/PNoh5en35b1j4a937
https://it.wikipedia.org/wiki/Stazione_di_Napoli_%28Bayard%29
Da qui la linea seguiva una curva ad amplissimo raggio (abbastanza inconsueta, perché poi le ferrovie diventarono molto più tipicamente costituite da successioni di rettifili e curve relativamente più strette), ancora oggi visibile dalle ortofoto, fino a ricongiungersi alla linea attuale un po' prima di S.Giovanni Barra.
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Mi sono letto tutto dalla prima all'ultima riga. Ho ammirato foto stupende e per me del tutto nuove, a partire dai filobus rottamandi.
Grazie veramente!
Sand
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Grazie Sand!
(continua)
Sabato 19 è l'ultimo giorno in terra campana. Ultima colazione a Villa Depertis, finiamo i bagagli e salutiamo. Siamo stati veramente bene! La mattina partiamo verso la Napoli. Ultimi sassolini nelle scarpe, quasi tutto tram e qualche filobus. Poi alle 18.00 dobbiamo cominciare a metterci in fila al porto di Napoli per imbarcarci con la fedele Clio sul traghetto per Palermo. Viaggeremo tutta la notte e da domattina saremo in Sicilia!
La giornata inizia ancora su via Nuova Marina, poi Alessandro Volta.
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Poi, un po' a piedi un po' in tram, saliremo verso nord per passeggiare in centro e a Riviera di Chiaia. Avvicinandoci ancora una volta alla città usando come in tante altre volte la tangenziale, sperimento il primo mancato contatto con la furbizia napoletana. Sono bello tranquillo in corsia di sorpasso che un tizio con una Fiat sgangheratissima sulla corsia a destra - con sguardo innocente e con la massima calma - inizia a stringermi verso il guardrail. Arriva a sfiorarmi lo specchietto destro. Al che - marciando paralleli alla stessa velocità - esco fuori il cafone che è in me e gli grido contro, con ampi gesti amanuensi. Penso abbia funzionato, perchè si scusò e subito si allontanò.... Colore locale.
Arrivati sulla litoranea, volli scattare qualche foto nell'anomalo tratto in sede propria in via Reggia di Portici, quando il vialone scavalca la ferrovia che dalla zona industriale e deposito Sperone scende fino ai raccordi per il vecchio porto. Qui e poco a est scattai a qualche tram e qualche 1000:
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Mi venne in mente che non avevo ancora visto come fosse l'unico deposito tranviario attivo di Napoli, così a tappe scesi fino al capolinea della linea litoranea per arrivare ai cancelli del deposito San Giovanni. Di volta in volta stoppavo l'auto, attendevo, scattavo e ripartivo. Per queste foto pesco qualche file dal sito, quindi scansioni abbastanza datate.....
(https://www.photorail.it/forum/gallery/16/1-211219185026-161571955.jpeg)
(https://www.photorail.it/forum/gallery/16/1-211219185027-161602292.jpeg)
Vidi che l'anello del capolinea tranviario era in parte all'interno del deposito. Una vettura doveva quindi forzatamente entrare sotto i capannoni del deposito per poi uscire dal varco opposto e invertire direzione. Così attesi al cancello di uscita la prima corsa che capitava
(https://www.photorail.it/forum/gallery/16/1-211219185026-161582156.jpeg)
Eppoi ficcai il naso dal cancello per vedere cosa ci fosse dentro. Quanti rottami!
(https://www.photorail.it/forum/gallery/16/1-211219185024-16138658.jpeg)
Le motrici sui tre binari a destra erano tutte in servizio. A sinistra dei rottami è il binario "di corsa" dell'anello. I due rottami più in evidenza sono la vettura 1000 ancora con i colori che vestirono 4 tram per Italia 90 - quando venne istituita la LINEAMARE (servizio diretto da S.Giovanni deposito a Bagnoli Dazio, sulla tratta cioè che oltre Fuorigrotta - dove andai nei giorni scorsi - funzionò fino al 1997) - e la vettura 969, unica ricostruita con 6 finestrini invece dei 5 di tutte le altre vetture e mantenimento dell'originale tetto curvo in legno telonato. Apro parentesi: le vetture a carrelli a Napoli erano bellissime ed eleganti, suddivise in varie serie. Dopo i primi due prototipi del 1930 901 e 902, vennero le prime 4 di serie 903-906 con schema di porte alla Peter Witt: porta frontale e porta centrale. Seguirono 60 vetture 951-1010 ma con solo porte d'estremità, altre 40 seguirono ancora, con numero 1011-1054. Dopo la guerra, a partire dal 1946, iniziarono le ricostruzioni delle molte unità danneggiate. Queste però furono disomogenee per cui ad alcune unità la modifica si limitò a parti meccaniche e doppi fari frontali mentre per molte altre si arrivò anche a trasformare il frontale con uno più inclinato e aerodinamico, queste sempre e solo con l'originale faro centrale. Nel 1950 5 delle 6 unità originali vengono smotorizzate e trasformate in rimorchi, insieme ad altre 10 unità di serie. I 15 R.1-R.15 saranno trainati da 17 vetture a cui vennero potenziati i motori per questo servizio. L'uso dei rimorchi a Napoli cessa negli anni '70. Nel 1975 l'ATAN decide di rinnovare tutti i suoi tram per cui da quell'anno le casse di 72 vetture vengono inviate alle Officine Fiore e alla SOFER, dalle quali escono con nuova struttura scatolare saldata completamente metallica: via il tetto in legno, via i finestrini tradizionali sostituiti da altri di tipo automobilistico, via il verde per il tutto arancione. Le 15 motrici restanti sono invece accantonate fra il 1981 e il 1982 a seguito del terremoto del 1980 (che interruppe alcune linee, mai più riaperte, come quella fantastica di Barra, con tratti a binario unico e sede propria) e demolite nel 1997. Restano con cassa originale le sole 961 - poi restaurata funzionante come mezzo storico - e la 1004, che venne sommariamente revisionata nel 1998 per essere monumentata nella Città della Scienza a Bagnoli e da allora sempre tenuta chiusa nelle officine ATAN di Fuorigrotta, anche adesso, insieme a molto altro materiale storico per un costituendo museo dei trasporti che non ha mai visto la luce (ATM insegna?). A Dicembre 1998 i tram in servizio erano circa 40, potrei dire che nella mia visita di 2 soli anni dopo fossero ancora meno.
Lì sull'uscio del deposito mi vide un tranviere che mi chiese cosa stessi facendo. Gli spiegai. Mi chiese se ero mai stato a vedere la loro vettura storica, "quella che usarono per il film". Rimasi stupito. Mi spiegò come arrivare alle Officine ATAN di Fuorigrotta, dove magari, chissà, chiedendo all'ingresso forse me la avrebbero mostrata.... Ringraziai e alzai i tacchi. Ripartimmo verso Riviera di Chiaia e il Maschio Angioino. Arrivammo in Piazza Vittoria, dove trovai un buco per la macchina e dove scattai qualche foto sperando che il traffico non mi disturbasse troppo..... Prima un tram appena uscito dalla galleria fra la piazza e via Acton (Tunnel della Vittoria) e poi una vettura nella stretta via Gaetani che fa da passaggio per la tratta lungo i giardini:
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Ai giardini di Chiaia e dintorni restammo per un po', mangiammo in una simpatica bettola nei pressi. Ovviamente ne approfittai per scattare parecchie foto tranviarie, ne scelgo solo una:
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Poi provai a seguire il consiglio del tranviere e ripresa l'auto mi infilai nel devastante traffico partenopeo per arrivare alle Officine Fuorigrotta. Percorsi nuovamente - questa volta in macchina - il tunnel della volta scorsa e appena uscito infilai una traversa a destra. Ci misi un po' a capire dove fossero queste cavolo di officine, anche perchè non c'era alcun binario che mi potesse guidare!!! Solo nelle strette viuzze a ridosso dei capannoni apparvero tracce di binari e scambi, abbandonati da tempo. Ma come cavolo facevano ad arrivare le vetture alle officine per le revisioni???? Semplice: carrellate!!! Non sono riuscito a sapere allora ne' a risalire adesso quando venenro smantellati i raccordi a Fuorigrotta, dove ora giace una collezione preziosa ma derelitta, ben descritta qui: http://www.mondotram.it/napoli-fuorigrotta/ . Arrivammo al portone delle officine (qui: https://goo.gl/maps/MubnGdcwuWy4asKh7) - chiuso - e con la mia nota faccia da tolla, citofonai. Venne ad aprire un operaio. Spiegai che volevo vedere la 1004, che un suo collega mi aveva mandato fino a qui, che ero un forestiero interessato ai tram, blablabla. Ci lasciò entrare e ci accompagnò a vedere la vettura. Sotto i capannoni giacevano alcune altre vetture in apparente revisione, ora penso fossero in realtà destinate al cannello. La luce dagli storici capannoni (1894!) filtrava poco ma un paio di scatti riuscii a portarli a casa.....
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Tornammo verso Riviera di Chiaia e Piazza Vittoria. Qui avvenne il secondo mancato contatto con la furbizia napoletana. Ai tempi fumavo ancora e dopo la pappa una bella paglia ci stava alla grande. Ma le avevo finite. Mentre passeggiavamo per tornare verso l'auto, dissi a Iris di aver finito le sigarette, chissà se avrei trovato un tabacchi aperto in zona. In quel momento incrociammo un ragazzone che, molto gentilmente, si scusò per aver casualmente sentito la mia richiesta di sigarette e che poi ci indicò, spostandosi di qualche metro per farci vedere, un distributore di sigarette in una strada parallela. L'ho cercata adesso perchè la scena è ancora molto chiara nella mia mente. E l'ho trovata, quella strada. Il tabacchi non c'è più, si vede un negozio abbandonato, in via Satriano. Io segui il dito del tizio che indicava il distributore, che vidi. Con la coda dell'occhio però mi accorsi che il tizio fece un cenno con la testa, annuì a qualcuno. E vidi che dietro il distributore di sigarette si nascose alla vista un altro tizio con un cagnaccio al guinzaglio, un Rottweiler o simili. Capii al volo e ringraziai il ragazzone, gli dissi "ok, ma adesso non ho voglia" e ce ne andammo alla svelta. Anche Iris si accorse e rimase abbastanza scioccata. Quando al primo semaforo si fermò davanti a noi un tizio in bici che bisbigliando provò a venderci un cellulare io ero ancora abbastanza carico e lo mandai a fare inculo in zero secondi.
Percorremmo a piedi tutta via Chiaia e poi via Toledo, fino a trovarci davanti la replica della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Non me lo aspettavo! La attraversammo, con grande rabbia e delusione: quasi tutti i negozi al suo interno erano chiusi e abbandonati e ai bordi il pavimento e i muri laterali erano cumuli di guano e sporcizia. Un raffronto col "salotto buono dei milanesi" era una cosa improponibile. Arrivammo nuovamente alla piazza del Maschio Angioino, dove ci incontrammo per l'ultima volta con la cognata e il cognato, venuti a salutarci prima della partenza. Facemmo una passeggiata su in Piazza Plebiscito, bellissima e coreografica. Qui - dopo aver raccontato quanto era buona la grattachecca di San Felice Cancello - la cognata volle provare e comprò grattachecca per tutti da un tizio malandato con un carretto malmesso. L'idea era gentile ma la grattachecca faceva veramente schifo: ma come si fa a usare acqua di mare per fare il ghiaccio, cazzo!!!??? Incredibile. Dalla terrazza della piazza scattai qualche foto panoramica col Vesuvio di sfondo, tipo questa:
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Poi tornando verso il porto, qualche scatto in via Acton, scelgo questa:
(https://www.photorail.it/forum/gallery/16/1-211219185027-16159788.jpeg)
Salutammo il parentado al varco portuale e alle 18 in punto, sotto un caldo afoso, eravamo in attesa di caricare la macchina sul traghetto Tirrenia, forse proprio quello che si intravede nella foto qui sopra. Da domani saremo in Sicilia!!!!
(segue)
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Qualche mese dopo ti te andai io, non so come trovai il deposito di Fuorigrotta di cui ignoravo anche l'esistenza. Il tram 1004 era in posa dentro il capannone abbandonato. Uno dei controsensi che riempiono Napoli.
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Io andai a Napoli nel 2002 e ricordo che la tratta per Fuorigrotta era già stata chiusa e la linea limitata a Piazza Vittoria. Comunque in quegli anni Napoli era davvero ridotta male, anche in pieno centro, in confronto ora è irriconoscibile per quanto sia migliorata. Certo non si sono risolti tanti grandi problemi ma almeno il centro è uno spettacolo.
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Non so se sono le foto a essere più interessanti o il racconto, con tanto colore (nel bene e nel male) da apparire quasi una cronaca!
:)
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Filobus, Tram, racconto e aneddoti, qualcosa di spettacolare!
Ignoravo quasi tutto, compreso che parrebbero sopravvissuti altri due Alfa 1000.
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Filobus, Tram, racconto e aneddoti, qualcosa di spettacolare!
Direi mostruoso, nel senso buono! O0
E qualcuno si chiede come come mai l'autore si ricorda tutto a memoria, cribbio! 8)
Saluti
Fabrizio.
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Ho letto intanto che i filobus napoletani sono su 3 linee. La 255 che ho fotografato io è ora 255/ e arriva fino a Piazza San Ciro a Portici. Questo dal 2012.
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Ho letto intanto che i filobus napoletani sono su 3 linee. La 255 che ho fotografato io è ora 255/ e arriva fino a Piazza San Ciro a Portici. Questo dal 2012.
Mi sa che sei rimasto indietro, qui trovi la situazione attuale;
http://www.anm.it/index.php?option=com_content&task=view&id=1308&Itemid=260
201 e 202 linee urbane, 254 linea suburbana per Portici.
"Il 27 novembre 2014 ANM sopprime la linea 255/ sostituita da un'autolinea e rinumerata 155.
Il 24 maggio 2016 ANM sospese la linea 203 per l'inizio dei lavori di riqualificazione dell'asse costiero da Via Vespucci fino al Ponte dei Francesi.
Per mancanza di risorse, dall'estate 2016 viene soppressa la linea 256/. Attualmente sono solo 3 le linee ancora attive, le linee urbane 201 e 202 e la linea suburbana 254."
Sono a buon punto i lavori di elettrificazione della futura linea 204 verso l'Ospedale Cardarelli sperando apra prima o poi.
Poi ci sono le linee CTP.
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:-X :-X :-X :-X
Avevo letto che anche le linee CTP nel 2012 erano state sospese.
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(continua)
Dopo 3 ore di coda riuscimmo ad imbarcare e il viaggio fu tranquillo: partenza alle 20, arrivo alle 8. Uscire dal traghetto a Palermo fu una bolgia dantesca, con idioti che creavano ingorghi con le auto appena fuori dalla rampa... Epperò eravamo in pieno centro! Lasciammo Palermo verso le 10.00. L'aria si avvertiva subito molto diversa: più calda certamente che a Napoli e dintorni. E noi, con l'auto nera, senza aria condizionata, ci dovevamo preparare a sopportare veramente tanto calore!!! La meta era Enna, dove arrivammo verso le 11.30/12.00. Il viaggio in autostrada quasi sempre coi vetri abbassati lo ricordo, come ricordo il sollievo di vedere la strada dallo svincolo di Enna verso la città continuare a salire e salire.
Scelsi Enna apposta per questo: è baricentrica per quasi tutta la regione e soprattutto è in alto, dove speravo si stesse meglio che nei bollenti catini circostanti o che sulle coste. Trovammo non senza difficoltà l'Hotel Sicilia, in Piazza Colaianni, in pieno centro storico, verso Castello di Lombardia. Lo trovai usando una vecchia guida cartacea del Touring Club..... Ci sistemammo, non ricordo nemmeno se mangiammo qualcosa da quanto eravamo cotti. Ma giurerei di aver poco dopo fatto quattro passi lungo via Roma, verso il castello, e di esserci fermati al Bar del Duomo dove ci mangiammo la prima brioche con gelato di queste 2 settimane sicule, che poi divenne appuntamento fisso tutte le mattine!!!
Tornammo in albergo per farci un pennichella, ma almeno al pomeriggio una capatina ferroviaria la volli fare. Così ci organizzammo e andammo nel primo posto vicino a Enna che avevo sentito nominare sulle riviste per il locale Museo: Villarosa. Durante la strada ci fermammo a metà strada, dove grazie ad una stradella secondaria arrivammo in uno dei tanti bellissimi punti collinari della zona, giusto per il passaggio di un regionale con 582, dovrebbe essere il festivo 8585 delle 17.30:
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E qui è necessario aprire una parentesi: in queste due settimane in Sicilia la situazione graffiti che testimoniai fu devastante. Molto peggio che in Campania. Non ho visto un solo treno di 582 pulito. Mi sono confrontato con Pietro Rizzo e mi ha fatto venire in mente perchè non mi avvicinai alla FCE: perchè era un disastro di graffiti. Così anche tante ALn e persino qualche E.636. Insomma, è un avviso: diverse foto che vedrete da qui in poi hanno ricevuto una necessaria pulizia.....
Arrivammo a Villarosa. Era presenziata ma il DM era al telefono. Quindi non lo disturbammo, pur sapendo che era lui l'artefice del Museo di Villarosa. Una fila di Gs cassa in legno con all'interno una raccolta museale sulle ferrovie e sulla civiltà contadina della zona. Tanto l'oggetto della mia attenzione era lì ad aspettarmi: la RALn 60 monumentata presso il piano caricatore! Le scattai diverse foto, un paio sono già sul sito. Osservai da vicino i carrelli farlocchi sui quali era appoggiata ma il solo vederne una da vicino mi colpì.
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Cazzeggiammo in zona perchè si avvicinava l'ora della Freccia del Sud da Caltanissetta. Cercai il primo punto buono per uno scatto tremendamente in controluce. Approfittai così di un'ansa nella zona del PM Seggio per fare una foto appena sufficiente, ma che pubblico lo stesso.
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Eccetto un altro regionale - che presupponevo fosse ancora una 582 strafatta - non c'era più nulla, quindi tornammo ad arrampicarci in cima alla rupe Nissena a prendere un po' d'aria. La sera mangiammo al ristorante dell'albergo, ma non era un granchè. Così decidemmo che avremmo sempre cenato fuori, in giro per la città.
(segue)
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(continua)
La mattina di Lunedì 21 la sveglia suonò molto presto, niente brioche col gelato al limone. :-X Volevo essere alle 8.00 in zona Comiso/Ragusa e la strada da fare era tanta e tortuosa. Passammo per la prima volta per Pergusa, dove sapevo che nel locale autodromo era monumentata una rara vera 830 FS. In questi giorni mi venne diverse volte il pensiero di andarla a vedere, ma non riuscii mai a combinare.... Passammo per Piazza Armerina, Caltagirone e da lì Grammichele e Comiso, 2 ore buone di strada molto stressante. In alcune tratte ricordo di aver visto parecchi ruderi di ferrovie a 950mm chiuse, dalle parti di Leonforte, a Valguarnera, viadotti e ponti e terrapieni fra le colline...doveva essere un mondo spettacolare! :-\ :-\
Arrivammo in stazione che la luce era ancora bassa. Troppo bassa. Alle 8.04 le ombre dei muri del perimetro stazione erano ancora lunghe ma arrampicandomi su di essi riuscii a scattare un paio di inquadrature alla 668.1546
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Scappammo velocemente perchè ero curioso di vedere la stazione di Genisi, che ricordavo di passaggio dal treno nel mio giro del 1997. Percorremo un tratto di provinciale in aspra rampa verso il tacco di roccia che separa la zona del Tresauro dai rilievi su cui sorge Ragusa, respirando a pieni polmoni i gas di scarico di decine di camionazzi malandati carichi di rotoballe e chissà che altro. Arrivammo a Genisi in tempo per il transito di una coppia di 668
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Evitammo Ragusa e puntammo su Modica, anche a caccia di cioccolato! :P :P In stazione - prima tappa, ovvio - era in sosta solo la coppia di 668 di prima e un 225 solitario.
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Non chiesi nemmeno se c'era il merci.... La visita a Modica però durò veramente poco, rispetto a quanto si potrebbe fare, con tutto quello che c'è da vedere ed essendo normali turisti.... Dopo tre ore di giri nel centro storico e a caccia di dolci in C.so Umberto I, per accontentare il mio desiderio di qualche treno in più, ce ne andammo. Ero curioso di vedere se sarei riuscito a fare ancora qualche fotazza sulla Catania-Caltagirone, dove 3 anni prima mi avventurai un giorno intero. Mi rimase impressa la zona di Militello e Mineo, così puntai la macchina lungo la statale 115 e in un'ora di tirata arrivai nei pressi della stazione di Mineo. Stavamo procedendo tranquilli, cercavo un punto foto dove potermi fermare e attendere quando vedo arrivarmi incontro un merci per Gela, con doppia di 443. Cazzo!!! :o :o Giro la Clio come in un film d'azione e parto a razzo sulla statale cercando di restargli davanti. Già. Dopo 4 secondi netti sono fermo alle sbarre del PL a sud di Mineo.... Cerco di arrangiare una foto al volo, con Iris che mi grida di stare attento...
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Riaperto il PL inizia un inutile inseguimento su quella strada bellissima quanto piena di curve. Riesco a precedere il merci ma non conosco i posti dove fermarmi. La luce poi è per gran parte dal lato sbagliato.... Faccio un primo scatto quasi guidando, luce buona ma foto di merda. ^-^ Proseguo.... Riesco a passare il PL di Vizzini prima che il treno mi blocchi del tutto e mi piazzo all'ombra degli alberi sulla rampa appena oltre la stazione. Tira un vento caldo e l'ombra di conforta.... Il merci ci mette un po' ad arrivare, ma la foto sulla rampa finalmente è come voglio io (e come avrei voluto farla nel 1997... qui feci solo una 668)
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Ripartiamo all'inseguimento. Dopo qualche kilometro di curve mi trovo ancora un PL a sbarrarmi la corsa.... ^-^ La luce è pessima e non scendo nemmeno dall'auto. Si apre, partiamo. Un altro PL. Cazzo, impossibile. :-X Riesco a riprenderlo forse solo perchè ha problemi di marcia appena all'ingresso di Grammichele, foto insulsa e pure in lcue di merda. Mi sto veramente arrabbiando. E infatti... mi perdo nelle strade a reticolo di questo paesone e riesco a malapena a raggiungere nuovamente la statale, mentre la ferrovia è parecchio più a sud. Una decina di kilometri prima di Caltagirone ci sono gli ultimi punti in luce decente, oltre è peggio. Per cui faccio buon viso a cattivo gioco e mi piazzo banalmente a lato binario in una curva. E faccio questa:
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Sono stressato, accaldato e innervosito perchè alla fine ho portato a casa due sole foto decenti, una così così e due di merda ad un treno figo, dopo aver visto scorrere davanti agli occhi milioni di ottimi punti fotografici. Inutile andare oltre, poi più a sud le strade e la linea prendono valli differenti. Così esco da Caltagirone con la statale per Gela che seguo fino alla fine: voglio portare Iris al mare, in zona Licata. Ci fermiamo a Gela solo un secondo, per vedere cosa c'è in stazione: il deserto. Solo una 443 isolata ferma sotto le pensiline.
Un bel bagno nel vero Mediterraneo, presso le spiagge libere di Falconara ci fa passare tutti gli acciacchi e il nervoso. Alle 18.30 molliamo la spiaggia e per le 20 siamo a Enna. Stasera ceneremo in centro. Scopriremo per caso il Ristorante Centrale, dove mangeremo degli spettacolari tagliolini al limone, preparati dall'anziano chef che - a quanto leggiamo dalle targhe appese e dagli articoli di giornale presso la cassa - è il miglior chef siciliano degli ultimi 4 anni. Ovviamente ci torneremo. :-* :-* :-*
(segue)
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Capisco l'incazzatura, ma se fossi rimasto a Modica forse non l'avresti neanche visto.....e quelle due foto sono a dir poco emozionanti
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Davvero belle le urbane di Napoli, in particolare il filobus alla reggia di portici. E spettacolare la Sicilia!
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Grazie Silvia!
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Racconto veramente bello e ben raccontato. Le foto poi, stupende! Oltre a tutto, bello vedere nelle foto urbane le auto tipo Fiat Tipo, uno, punto ecc. che giravano in quei anni 8)
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Finalmente le foto sicule! :P :P :P
Quanto erano belle le 582 in livrea originale, ma anche le carrozze in rosso fegato. Bellissime pure le foto a Donnafugata (la 668 con le cornici dei finestrini frontali ancora originali!) e la bella stazione di Genisi con il secondo binario ancora utilizzato per gli incroci (ci sono stato l'anno scorso, il secondo binario è stato smantellato e sono scomparsi tutti i lampioni a cedra :-\ :-\ :-\)
Non sapevo che a Modica ha fatto servizio un 225! Bellissime le foto con la doppia di 443 NCG! Bello vedere il PL con le girandole e tutte le traverse in legno... :P
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Nella foto alle 443 al PL, s'intravvede un'auto dieto le sbarre: era la mitica Clio?
8)
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Esatto! :D
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(continua)
Il 22 ci spetta la nostra bella colazione al bar in piazza. Poi con calma scendiamo dalla rupe ventilata e in autostrada ci dirigiamo verso Catania. Non sono mai stato a Catania Porto FCE, perchè da quando iniziai a fotografare era già sospesa la tratta a sud di Catania Borgo per i lavori della metro. Ora che è stata riaperta, da 1 anno, ci voglio mettere piede. Arriviamo che c'è una elettromotrice in sosta: quelle ora in uso non c'erano ancora così la FCE comprò usate 3 unità dalla MUA/FCU. La nuova sgargiante livrea biancorossa con i disegni del Vulcano sulle fiancate però è durata molto poco. Come tutte le altre unità della FCE "tradizionale", anche queste sono state devastate di graffiti in pochi mesi. Scatto comunque due foto, al mezzo in sosta e alla ripartenza. Col senno di poi ho fatto granbene perchè ora che sono in grado di ripulirle ho qualche scatto interessante. E grazie a Massimo Inzerilli per l'aiuto con le patch da usare!
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Senza troppa convinzione, provo ad entrare in deposito a Catania. Anche qui incredibilmente, la carta fotografo + fidanzata apre breccia nel cuore del Capodeposito al quale ero andato a chiedere. State attenti e tanti saluti. Non che in DL ci sia questa montagna di roba però.... Nel piazzale sosta un 343 e la composizione di ALe 601 e rimorchio. In rotonda - già allora semi abbandonata, oggi del tutto - sosta un 214 e qualche altro automotore, più varie 343 cannibalizzate. PS: notare la 601 ex Alitalia in fase di ripulitura da graffiti....
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Ad un certo punto da uno stallo esce una 668.1600 che entra sulla piattaforma e viene girata per uscire in servizio. Le scatto una sola foto. Direte, ma perchè da questo lato in ombra e così frontale.... la risposta potete immaginarla.
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Lasciamo il DL e ringraziamo. Torniamo all'auto e ringraziamo anche il parcheggiatore abusivo al quale allungo 2.000 Lire (....) Ripassando davanti alla stazione, mi chiedo se magari sulla metro girasse un'altra elettromotrice, magari quest'altra pulita. Così fermo e rapidamente percorriamo tutto il sottopassaggio fino alla fermata sul mare. Mentre Iris prende il sole sulla panchina, io scavallo il binario e mi arrampico su un muretto. La motrice che arriva è ovviamente ancora la prima, scatto ugualmente e anche qui provvedo a ripulire.....
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Sono già le 11. Catania non mi attira: troppo bordello e troppo caldo. Così lasciamo questi lidi perchè abbiamo già fame e voglio portare Iris a mangiare in un posto insolito che trovai nel 1997, sulla statale fuori dalla stazione di Motta S. Anastasia. Arrivammo poco dopo e mangiammo due panini giganteschi, farciti di ogni bontà siculiana, grondanti olio e peperoncino. Una vera bomba ipercalorica, evidentemente molto apprezzata dai militari americani che, come la volta prima, affollavano il locale, a soli 5 km dalla base aerea di Sigonella. Finita la bomba e iniziata una tragica digestione, il troppo caldo non ci invogliava a fare altro che tornare al fresco sulla rupe di Enna. Così imboccai la statale ma prima di infilarmi sulla A19, feci un salto a Sferro. Nel fascio binari di fronte alla stazione c'erano lunghissime file di 668.1500, 1600, 343, 443, carrozze, carri, tutto in attesa di demolizione. Non feci nemmeno uno scatto, mi bastavano le foto del giro precedente..... Suonò la campanella e attesi la solita 582 strafatta.....
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Inutile perdere altro tempo..... Arrivati allo svincolo di Enna, mi accorsi che nei prossimi 45 minuti sarebbero passati i due Espressi 813/814 Treno dell'Etna, che alle 14.00 si incrociavano a Villarosa. Proposi a Iris di restare al fresco sotto le pensiline della stazione ad aspettare. Il primo aveva la 636.147, feci una foto banale ma almeno uno scatto a Enna stazione volevo averlo
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Vidi il CT allontanarsi dal treno, intanto la voce degli annunci avvisò che il corrispondente era in ritardo. Quindi non fecero incrocio a Villarosa, ne' sapevano ancora se avrebbero incrociato qui a Enna. Attesi qualche secondo e gli diedero il verde. Scappai come un coniglio, gridando a Iris di saltare in macchina. Sgommando come un pazzo inforcai la statale verso Catania per tentare di fare uno scatto in linea dello stesso espresso. Non trovai nulla di che, la luce era sbagliata e la viabilità tortuosa e via via sempre più distante dalla ferrovia. Riuscii ad arrangiare solo questa foto, in luce sbagliata, che però mi ricorda molto bene colori e calore di allora....
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Tornammo verso Enna e azzardai un calcolo. Se non aveva incrociato nemmeno a Enna, la prima possibile poteva essere solo Leonforte, o magari era ancora più indietro. Avevo comunque un buon vantaggio. Così passai oltre Enna e arrivai sulla statale 121, restando sempre in basso rispetto alla città. Il tempo correva e volendo evitare la fregatura, mi fermai nel primo punto panoramico buono e meno controluce possibile, qui: https://goo.gl/maps/kPyFHhmNqfjZSviG9 . Attendemmo il treno sotto il sole cocente, ne' il riparo in auto poteva servire a qualcosa.... avessi avuto una Clio bianca... Iris prese la seconda reflex che avevo portato e scattò anche lei il suo paio di diapo, con risulati.... ehm...modesti. La mia venne così
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Erano forse le 15.00. Eravamo già cotti a puntino. Senza dire una parola ci capimmo subito: andiamo su e facciamoci una pennica! Il pomeriggio poi lo passammo in giro per Enna e a cena, ovviamente, Ristorante Centrale!
(segue)
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Capisco lo scazzo, però quella foto di Vizzini parla per tutte quelle non fatte :P
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Spettacolari le foto sicule. Sia quelle del mercino strepitoso che i 636. Mi è piaciuta molto anche la Stanga-TIBB in riva al mare: sono le prime belle foto che vedo di quell'effimero servizio.
Al Ristorante Centrale di Enna abbiamo mangiato anche noi nel giorno successivo al fotografico su Gela, mentre fuori veniva l'alluvione! :D :D
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Che figata...mezzi, foto e racconto!!!
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Letto ora il racconto napoletano....ecco....era meglio vedere solo le foto....incredibile però la cortesia dei capideposito dei tram e delle officine.
Espresso siculo super....anche solo vederlo per me sarebbe già tanto
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dopo i bellissimi scorci urbani e interurbani filotranviari di Napoli, il ritorno alle patetiche 668&582 è una mazzata, me ne farò una ragione ;)
ps: ISS Iris Semper Santa 8)
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Continuo a dire tutte belle e in piu' hai pure fotografato l'E.636.147 in livrea originale quello che poi e' finito in un museo Tedesco con livrea
non proprio coerente, ma esiste, non ricordo la citta' e credo ci sia pure un E.431 trifase.
Luigi.
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(continua)
Mercoledì 23 - dopo la solita routine godereccia della brioche - scendiamo dalla rupe nella vallata già calda di prima mattina per andare a cercare un punto buono, se esiste, per fare l'espresso 881 e la Freccia del Sud da Catania. Il primo dovrebbe essere a Dittaino per le 9.50 e qualcosa. Questa volta prendiamo la statale, Dittaino è vicino e così avrei controllato un po' meglio la linea. Mentre ci spostavamo sulla provinciale, mi accorsi di un PL chiuso. Mi fermai al primo punto buono, non sapendo nemmeno da dove arrivasse 'sto treno fuori orario. Bah.... la solita 582...
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Facemmo poi una rapida sosta in stazione a Dittaino, giusto per vedere com'era: ricordavo le foto mitologiche di Cesa De Marchi con le 480 e le 772..... Subito fuori, nel piazzale stradale, sostava su due anomali tronchi, un 214 con dei carri. Gli feci una foto, dal lato non graffitato....
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Immaginai come doveva essere fino al 1971 questo stesso piazzale: immediatamente a destra della foto avrei trovato ferma su un binario a 950mm una RALn bimotorica, pronta per partire sulla tratta con cremagliera verso Piazza Armerina.... Che pianto. In stazione provai a chiedere al DM se per caso ci fosse qualche merci in viaggio. Mi cadde la mascella quando rispose positivamente!!! Da Catania stava arrivando un merci per Agrigento. Scappai gridando grazie!!! Saltammo in macchina e via verso Catania. Corsi come Soccmacher fino a che vidi fermo in stazione a Libertinia il mitico merci!!!!! :o :o :o Era in precedenza, perchè era quasi ora per il passaggio del primo espresso! Così arrivai scendendo in mezzo ad un campo ad una distanza che mi permettesse di scattare in fretta e alzare i tacchi, non volevo perdermi nemmeno l'espresso! E così le foto hanno un bel palo in mezzo alla loco....
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Saltai in auto e corremmo al primo punto un po' laterale, per fare l'espresso il meno controluce possibile... la 636 ululava in mezzo alla valle ventosa e afosa.
Due scatti:
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Cercai un punto diverso, magari più alto, per il merci. Trovai un bel curvone e attesi in silenzio lo spettacolo! Avessi avuto una reflex con megamotore per raffiche da mitra come oggi.... Invece, "tlac", uno scatto. :D
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Potevo lasciar perdere un simile spettacolo??? NO! Corremmo sulla statale con tutte le curve e le salite e discese, fino a cercare un punto lungo la linea che non fosse in controluce. La possibilità era una sola: uscita sud di Villarosa. Arrivammo sgommando sul piazzale della stazione. Stavolta il DM non era al telefono e col merci in arrivo non volevo perdere tempo in salamelecchi e richiesta di permessi.... Per fortuna la mia mitologica metà fu anche una abile diplomatica e tenne impegnato il ferroviere con domande farlocche su orari e su cosa fosse questo strano museo.... Io intanto mi defilavo verso gli scambi di uscita e mi appostai in attesa dietro ad un telefono di servizio, fuori dalla vista. Dopo nemmeno 5 minuti vidi la doppia di 636 sbucare da una curva e mi preparai, che spettacolo!!!! :P :P :P
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Tornando indietro verso la stazione scattai anche un paio di foto a carri merci parcheggiati sui tronchi dello scalo, una cisterna e l'unico esemplare di carro per trasporto rotabili a 950mm, rimasto qui a Villarosa sin da quando portarono la RALn per monumentarla. Il carro è questo (ovviamente non è un Poz): https://www.photorail.it/forum/index.php?action=gallery;sa=view;id=331
Andai a riprendere Iris e anche io inizia a chiacchierare di treni col dirigente. Si avvicinava l'ora della Freccia del Sud, che passava poco dopo le 12.00. Prima di andare chiesi ancora se ci fosse qualche treno merci in giro. Si, mi disse! Ocazz!!! Il ritorno del merci per Agrigento! Mi disse più o meno l'orario. Ringraziammo e andammo a cercare il curvone dove il primo giorno feci la 582: la luce sarebbe stata perfetta per il merci! Così lì ci piazzammo, ad attendere. E attendere. E attendere. Faceva un caldo atroce ed eravamo bolliti, ad aspettare all'ombra di un povero ulivo solitario. Non realizzai nemmeno che fosse l'ora della Freccia, da tanto che ero preso per il merci. Così ci arrivò alle spalle e feci una fetida foto di infilata. Certo, se avessi voluto farla per bene, sarei dovuto salire sulla collina, ma se poi fosse arrivato il merci me lo sarei perso. E vabbè, mi rincuorai. Dopo qualche decina di minuti, finalmente sentimmo l'ululato di un 636 dietro la collina dove eravamo noi! Trattenni il respiro e aspettai l'uscita dal tunnel. E sbammmmm!!!
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Non ricordo se bestemmiai come satana o se rimasi muto come un pesce, bollito dal caldo. Non c'era altro per oggi nei paraggi e proposi la solita ritirata al fresco, che la batosta era dura da smaltire.... :-\
Chiudo solo con un aneddoto. La sera andammo a cena al solito Ristorante Centrale. Stavolta mangiammo dentro, non nei pochi tavolini in strada. Eravamo già stati serviti quando nel ristorante entrarono 3 uomini, in giacca e completo, occhiali scuri. Chiesero un tavolo e si sedettero. Il cameriere sparì al volo in cucina e dopo qualche secondo ne uscì il premiato chef che a passo svelto andò a salutarli, baciando la mano ad uno dei tre. Non scherzo, lo fece veramente. Ci guardammo increduli. Quando poi vidi che un altro dei tizi, spostando la sedia per sistemarsi meglio, mosse la giacca e lasciò intravedere la pistola nella fondina sotto l'ascella, io dissi ad Iris di darci una mossa a finire che non avrei voluto assistere a qualche scena da Il Padrino............... >:( >:( >:( >:(
(segue)
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Spettacolo il mercione in doppia di 636! :P :P
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Ma va a dá via i pee Stefano! Ce ne hai di fisime... Hai fatto una magnífica foto in un paesaggio splendido a più di mille chilometri da casa tua e ti incazzi perché invece del treno completo c'è solo la macchina isolata? Ma corri veloce, va.....
Ciao ;)
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Tanta roba il merci. E non mi dispiace neanche la LIS anche se capisco la rabbia del momento.
Non mi piace invece l'espresso d'infilata o con la compo tagliata... ;D
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Un altro carro per trasporto rotabili a scartamento ridotto c'è ancora a Castelvetrano.
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Un altro carro per trasporto rotabili a scartamento ridotto c'è ancora a Castelvetrano.
Non è che sia questo? A Villarosa dubito sia rimasto qualcosa....
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No. Quello di Villarosa è stato anche verniciato qualche anno fa.
636 027 sul merci sei sicuro? Io ricordo 037 marrone fino all' accantonamento.
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636 027 sul merci sei sicuro? Io ricordo 037 marrone fino all' accantonamento.
Si vede anche bene. 027.
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Un altro carro per trasporto rotabili a scartamento ridotto c'è ancora a Castelvetrano.
Non è che sia questo? A Villarosa dubito sia rimasto qualcosa....
Quello presente a Villarosa serviva al trasporto delle RALn.60, quello presente a Castelvetrano per trasportare locomotive o carri.
Queste ultime foto sono veramente spettacolari, che soggetti e che colori! Molte foto che consideri poco interessanti (582, 636 a Enna, 636 Lis) li trovo davvero molto belle! Addirittura un merci in doppia trazione di 636! :o :o :o
Nella foto dove si vede tutto l'espresso, è bello vedere le porte delle varie carrozze con colori diversi. Ma le ALe.601, fino a quando hanno fatto servizio in sicilia? Non pensavo che nel 2000 effettuassero ancora servizio qui! :o
Se non ricordo male, tutte le Stanga-TIBB che hanno fatto servizio nelle metro FCE, sono state demolite. :-\
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Belle le foto bello il racconto!!
Ma... trombare mai ? ;D ;D ;D
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Mica lo scrivo.... O0
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Il merci in arrivo a Villarosa è spettacolare.
:P
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Merci davvero bello e paesaggi spettacolari
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(continua)
Sabato 24 è la voglia di mare che ci attira verso Taormina. Brioche e via, arriviamo sulla costa prima delle 9.00. Mi fermo in stazione per dare un occhio al pannello degli arrivi, così da avere un'idea su IC e Espressi e loro ritardi: Peloritano con oltre 30 minuti, il resto ok. Ne approfitto e volo sul 2° per fotografare una 841 che arriva da Catania:
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Dopo poco arriva anche un regionale per Catania, che starà qui in sosta per 20 minuti per dare precedenza alla Freccia del Sud che nemmeno riprendo. Scatto anche se in controluce, ma una sola foto. Una doppia di 636 se la merita... :D
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Lasciammo la stazione per approfittare della luce ancora buona per fotografare la famosa panoramica dall'alto di tutta la baia con l'Etna di sfondo. Doveva arrivare giusto giusto il Peloritano! Strizzo gli occhi per cercare di capire cosa si muove in stazione... Mi preparo, Iris vuole provare anche lei a scattare. Peloritano con doppia di 656:
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E subito dopo, merciazzo con la già vista 636.027, dalla quale il capotreno si affaccia sulla curva, proprio mentre Iris scatta, per rimirare qualche gnocca sotto l'ombrellone (si vede la scenetta nella diapo di mia moglie :'(). Io sparo una doppietta:
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C'è una bellissima brezza dal mare e si sta veramente bene, anche sotto il sole già caldo.
Con molta calma ci spostiamo verso Mazzarò. Mollo la macchina in sosta vietatissima, lungo la statale, come già hanno fatto altre decine di persone prima di me e cazzeggiamo nei negozietti ultraturistici che sono a bordo strada. Faccio giusto un veloce scatto verso il lato a mare della strada per fare una foto all'Archimede. Si, certo, fiancata in ombra, ma che me frega, guarda che paesaggio....
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Scendiamo giù sulla scalinata ammazza polmoni che porta alla Baia Azzurra, dove staremo a prendere sole e a mollo in acqua fino alle 13.00 più o meno. Ci sistemiamo e risaliamo. Iris perde un polmone a metà scalinata, io quasi alla fine ^-^. Saltiamo in auto o meglio nel forno acceso e non ventilato, diretti verso Alì Terme. Non mi erano bastate le 2 misere foto fatte nel 1997, quando ci arrivai a piedi....
Arrivammo poco dopo le 14.00. Per un po' Iris restò in auto, ma con una spiaggia e un mare davanti come quello come si fa a resistere..... Faceva caldo, è vero, ma c'era una corrente d'aria fortissima... Alla fine si cede! ;)
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Osservavo la scena quasi irreale e ancora rischiai di perdermi l'841!
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Poi passò un regio da sud con 636 e subito dopo merciazzo!!! :P :P :P
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A blocco del merci altro regionale da nord con 636, scattai ugualmente nonostante le 4 MDVC graffitate su 4....
E subito dopo, altro merci, ma da Catania!!! Scattai ugualmente, nonostante la luce sballata
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Mi spostai un po' verso nord, che la luce iniziava a girare. Osservavo intanto Iris a mollo che si faceva trascinare dalla corrente dello stretto e ci salutavamo con ampi gesti. Alle 14.30 scattai a questo regionale, nonostante le carrozze lorde da paura e poi scesi di corsa in spiaggia. Avevo un'ora per un bagno veloce....
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Una sola ora perchè non volevo perdermi il treno delle 15.30 da Catania, pensavo altra 841 e il corrispondente, pochi minuti dopo. Così salii veloce usando il fornice che sottopassa la ferrovia e scattai questa al volo
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Ma il corrispondente da nord fu una bella sorpresa! 8) 8)
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Nel frattempo mi raggiunse Iris, cotta dal sole e dal mare.... :-[
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Le promisi che stavo aspettando l'ultimo treno, il Peloritano delle 16.30. Restammo in silenzio a farci asciugare vestiti e pelle dal vento.... Continuavo a guardare le montagne dietro di noi, molto ripide, e iniziavo a temere che il sole sarebbe scomparso prima del treno. Poi però sentii uno strano rumore, molto famigliare, arrivare dal tunnel, mi preparai e megabotto!!!
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O0
Merci prima dell'IC!!!! Bellobello. Epperò....perchè? Temevo che l'IC avesse ritardo e quindi addio sole. Alla fine passò con +30 e scattai comunque, anche se le ombre stavano ormai invadendo tutta l'inquadratura.
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Cotti a puntino e veramente stanchi, come solo una giornata di sole al mare può fare, prendemmo la direzione di Enna per andare al fresco.
(segue)
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"ti spiezzo"...
;D
La Sicilia al tempo era l'ultimo rifugio delle 636 prima serie, con alcune (come la .010) ormai sulla sessantina!
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Che spettacolo i merci con le 636! Gran colpo le 601! :o
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Spettacolo totale!!! Treni come si deve, mare, paesaggi bellissimi...
Mitica l'espressione della moglie: hai sposato una santa! ;D
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;D ;D ;D ;D ;D
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Non so se invidio di più i merci con la 636 o la pazienza che tua moglie ha nei tuoi confronti.....
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Anche in queste ultime serie ci sono immagini veramente da antologia.
Mi hanno colpito in particolare, ancora a Napoli, il tram perfettamente "inscritto" nel semicerchio della Galleria della Vittoria (!); poi la D.443 al pl (nonostante lo scatto improvvisato, mi piace moltissimo il contrasto tra l'ambiente raccolto del pl e lo sfondo aperto sulle colline riarse); il poster dell'espresso a Enna, con le due cuccette già in XMPR; infine il gran via vai di E.636, merci e viaggiatori, X e Medie Distanze, incluso in particolare il primo piano in transito a Enna, al top.
Alcune altre considerazioni:
- l'ultima... beh, è proprio da ritagliare in 16:9 o simile, l'ombra incipiente ha fascino se "delimita" il soggetto, non se occupa mezzo fotogramma, per di più di insignificante sterrato
- sul "clima" napoletano, posso anch'io confermare quanto sia migliorato: l'anno scorso, in 4 giorni, mai avuto una sensazione di paura o sgradevolezza. La Galleria Umberto I oggi è in condizioni dignitose ( http://www.stagniweb.it/altro2/large3b/napo8372.jpg ) ma effettivamente ancora pressoché "vuota" di esercizi commerciali, anche se non ne saprei dire il motivo
- è sempre stupefacente come la nitidezza dell'aria influenzi le inquadrature. Nella tua versione di Taormina l'Etna quasi non si nota, a gennaio la sua presenza è nettissima: http://www.stagniweb.it/altro2/large8/taor4511.jpg (peraltro ora il tuo punto ha un canneto a coprirlo...)
- a Catania Porto quindi hai ricostruito l'intera fiancata? Complimenti!
Last but not least, questa non è una vacanza con la fidanzata + qualche foto ai treni. E' un safari ferroviario, incidentemente con fidanzata al seguito! Ma penso tu sappia perfettamente quanto questa sia una situazione del tutto eccezionale :-[ :D
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Alcune altre considerazioni:
- l'ultima... beh, è proprio da ritagliare in 16:9 o simile, l'ombra incipiente ha fascino se "delimita" il soggetto, non se occupa mezzo fotogramma, per di più di insignificante sterrato
Era già pronta, ma per il racconto pensavo rendesse di più l'idea del messaggio subliminale che mi arrivò durante quell'attesa.... "vai a casa!" ;D
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- a Catania Porto quindi hai ricostruito l'intera fiancata? Complimenti!
Fiancata e frontale :-X
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Non ho parole ::) ::) 8) 8) :o :o :P :P
Tua moglie ricorda la mia nell'85 e 86 ::), poi piano piano.....vabbe'
Luigi.
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Di' di', Luigi, cosa succede dopo la mutazione? :-[
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Infornata strepitosa :P :P :P
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(continua)
Venerdì 25 puntiamo sulla costa tirrenica, partendo molto presto. Iris mi guardava male, quando aveva gli occhi aperti.... :-[ ::) Volevo tornare dalle parti di Tusa, Pollina e S. Stefano, dove tre anni prima feci solo qualche foto in stazione e pochissime in linea, perchè i punti più belli che vidi dal treno erano parecchio distanti dalle stazioni. Arrivammo lungo la statale costiera a metà strada fra Tusa e S. Stefano. Qui ricordavo di aver visto un bel punto, ma per il primo treno in arrivo non lo trovai al volo, così dovetti rimediare una foto meno soddisfacente, sul limitare di una specie di cantiere per la costruzione di non so quale galleria (si vedono le centine a terra). Doppia di 636:
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Il traffico sulla linea Messina-Palermo era molto sostenuto, ma - come oggi - spesso i treni più interessanti o numerosi viaggiavano in controsole. Lasciai così perdere un altro regio in senso opposto e proseguii la ricerca del punto che avevo in mente. Lo trovai. Parcheggiammo l'auto all'ombra di due pini marittimi e attesi. Poco dopo le 9.00 arrivò l'Intercity Federico II con doppia di 656, poi passò un espresso periodico verso Palermo e quindi un Diretto per Messina con 841
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Andammo a cercare un posto per fare una buona colazione e iniziammo a girare per Santo Stefano Camastra. Già vicino alla stazione fiorivano parecchi negozi che vendono le famose ceramiche, ne girammo un po'.... Alle 11.00, mentre vagavamo alla ricerca di qualcosa da sgranocchiare, feci un salto veloce in stazione a dare un'occhiata. Suonava la campanella e feci una foto al Treno del Sole, anche se abbondantemente in controluce. Promisi a Iris che saremmo tornati un altro giorno, per mangiare bene e per le ceramiche :-* :-* :-*, così potevamo schiodare prima oggi e andare altrove. Ci accontentammo di qualche panino farcito alla siciliana (a scoppiare!) preso in un bar presso la stazione. Alle 11.45 rimisi piede sul marciapiedi: sul terzo binario era in sosta un merci per Palermo con 656, una cuccetta e carri container. Sul primo stava arrivando l'IC Archimede, al quale scattai questa
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Volevo arrivare sulle note curve sul mare presso Tusa, così iniziai a pestare sull'acceleratore... Alle 12.30 ero pronto per il primo treno, Espresso 34860 periodico con auto al seguito per Torino, al quale scattai una foto del cavolo, perchè mi fece ribrezzo la prima X dietro al 656..... :-\ Subito dietro un regionale, che non fotografai perchè in condizioni vomitevoli....
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Il Treno dell'Etna per Palermo era in ritardo e questo regalò 45' anche al regionale da Messina che stavo aspettando, speravo in materiale leggero per scattare una doppietta. Passò l'espresso e poi colpo stragobbo! Ancora le 601! :P :P :P
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Avevo già pianificato di fare un salto in stazione a Termini Imerese, perchè a cavallo delle 14.00 c'era una punti di traffico che avrei voluto controllare. Certo, questi 45' di ritardo non ci volevano... Modalità razzo su gomma e arrivammo in stazione persino prima della Freccia della Laguna, che ci viaggiava dietro... Doppia di 656!
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Nel giro di poche decine di minuti, fra un gelato e una birretta, scattai a tre regionali con tre materiali diversi! Fanta per Palermo, 841 per Palermo da Cefalù e persino una 668 isolata, penso da Caltanissetta
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Tornammo verso Tusa per gli unici due espressi pomeridiani. Anche se la luce non era ovviamente buona, contavo di sfruttare la solita ansa per fare comunque due scatti buoni. Alle 15.30 Treno dell'Etna e dopo un'ora il ritorno della Freccia della Laguna. Erano già le 17.00, le ombre avanzavano. Ovviamente eravamo belli cotti dal sole, così rientrammo verso Enna.
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(segue)
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Commento dopo con calma perché devo riprendermi da tutte 'ste puntate. Giusto una domanda: in pratica beccasti l'ultima 601 sicula e l'ultima 801? :o
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Giusto una domanda: in pratica beccasti l'ultima 601 sicula e l'ultima 801? :o
Penso di si. Forse le Fanta erano di più, perchè ne beccai anche una in zona Catania, con finestrino frontale unico.
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A chi invece si chiede il perchè di tante loco impalate o treni tenuti indietro in uno scatto, spiego che - come si può vedere - nella famosa curva di Tusa/Pollina c'erano i merdosi pali Infostrada (per i più giovini poi Vodafone) piantati ogni 5 metri ovviamente dalla parte sbagliata. Centrare la loco con un solo scatto a disposizione, con l'adrenalina addosso di dover allo stesso tempo controllare come fossero le carrozze dietro, era una bella prova.... Per lo stesso motivo in certe situazioni mi veniva spontaneo di tagliare il treno, perchè magari l'ultima X era una vera schifezza. Se ci ripenso adesso.... Se avessi saputo che un gruppone di americani, giapponesi, indiani avrebbe inventato qualche anno più avanti una cosa che sia chiama Photoshop, probabilmente me ne sarei sbattuto e avrei anche fatto molte più foto..... :-X
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(continua)
Il 26 è giornata di mare. Si torna alla Baia dell'Isola Bella di Taormina. Mentre siamo a prender colore e a mollo, la reflex è ovviamente nello zaino, scatto un paio di foto. La prima è appena prima di arrivare, con la solita puntata alla stazione, la seconda è dall'acqua!
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(segue)
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Di' di', Luigi, cosa succede dopo la mutazione? :-[
Prova ad immaginare...... ::) :-X
Luigi.
In casa Praz finora sembra non sia ancora iniziata ::) e nemmeno in casa Gregoris......da me tra moglie e RFI kaputt
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(continua)
E' domenica 27, stiamo a dormire? Non se ne parla! :-[ La colazione si, qualche compera per mangiare e bere, ma ho un appuntamento col viadottone di Xirbi! Avrei fotografato quello che dall'orario sembra un servizio curioso, ovvero una corsetta a/r fra Caltanissetta Centrale e Xirbi. Speravo avesse materiale interessante, visto che se fossi andato a fare diretti da/per Agrigento potevano essere solo 582 strafatte, se avessi fatto lì la Freccia del Sud non sarei più riuscito ad inseguirla come volevo. E quindi alle 9.00 siamo qui, a veder la stazione e questo treno per Gela
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Arrivammo finalmente sulla collina giusta e restammo in attesa, con souvenir.... ;D ;D ;D
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E poco dopo ecco cos'era quel materiale!
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Il fatto che alle 10.00 di mattina lo sfondo sembrasse quello della pianura padana a Novembre non lasciava presagire una giornata esattamente rinfrescante.... :-X
Ce ne andammo, cercando la prima stazione dove la Freccia potesse essere in luce decente. Se ci ripenso ora - che non ho più potuto tornare al viadotto sul quale quindi ho solo quella microscopica 668..... E vabbè. Alle 10.40 più o meno ecco l'espresso passare per San Cataldo!
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Partimmo al volo. Altra stazione buona? Gran domanda... a guardare l'Atlante De Agostini poteva essere Aragona Caldare. Che con sto caldazzo invogliava parecchio.... Arrivammo persino in anticipo rispetto al treno, col tempo di andare in un micro bar fuori dalla stazione per una granita da finire sotto l'ombra degli alberi. Poi la campanella mi riportò all'ordine. Ecco la Freccia in arrivo:
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Guardai l'orario e vidi un treno da Agrigento per Catania nel giro della prossima mezz'ora. Segretamente speravo potesse essere una 668, dalle foto che avevo visto sulle riviste. Provai la stazione di Comitini Zolfare (e daje, zolfo, caldare... ::)). Era un diorama, con scritte vecchie e cadenti e binari marci come piacciono a me. Aspettai il treno e arrivò la solita 582. Vabbè, sono qui, gli scatto un foto:
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Iris era in auto all'ombra ad aspettarmi. Ma la 582 non si mosse, ne' gli davano il verde. Iniziai ad agitarmi e quando poi la campanella cominciò a suonare, quando in orario non era previsto nulla, diventai il robottino di Sozziana memoria. :o :o Che fare, che fare??? Di certo sul terzo non arriva, sul primo fa schifo, poi con la 582 strafatta... Scattò la corsa sulle traversine per guadagnarmi un punto in linea verso Agrigento. Appena fuori dalla stazione il paesaggio era subito lunare e bellissimo. Adocchiai le colline e provai la rampicata. Avevo i polmoni in gola e con la frescura che c'era avrei potuto stramazzare sull'erba gialla ^-^. Riuscii a riprendermi giusto per osservare il lento ingresso in deviata di un MERCI!!!! Dentro di me mi ripetevo: se sbagli 'sta foto sei scemo, se sbagli 'sta foto sei scemo. Eccolo che riparte, lentamente l'ululato così tipico dei motori delle 636 sale di volume, clac! Spettacolo!!! Ma si, anche di coda, che mi frega!!!! :P :P :P :P :P
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Avevo perso 5 kili. Quando tornai in macchina, Iris mi chiese anche lei sorpresa se avevo visto il merci ;D. Amore mio :-* :-* :-*. Andando via dalla stazione le dissi che lo avevo beccato, da là, indicando la collina dove ero finito. Attimi di silenzio. E ora? Dove poteva andare 'sto mercino? L'unica è Agrigento. Passando sul viadotto Imera della statale, Iris lo vide fermo in stazione Bassa. Così uscii al primo svincolo e feci le strade della zona sui 100 all'ora. Arrivai in stazione e scattai al volo un paio di foto
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Chiesi in stazione dove andasse e mi dissero che terminava qui. E io che - stolto ignorante - speravo scendesse nientemeno a Porto Empedocle!!! Una linea della quale non si sapeva quasi nulla, eccetto di servizi passeggeri eclatanti, ma roba di primi anni '90..... E volli andare lo stesso a Porto Empedocle, magari c'è qualcosa di bello. Così scendemmo giù ed entrammo furtivamente nella stazione abbandonata. Un ambiente veramente insolito: polveroso, secco, rotaie rugginose ma file di carri, catenaria semi nuova ma ancora segnalamento meccanico e scambi a mano. Vagai per un po', fotografando a dischi girevoli degli scambi, alle rotaie con date stravecchie, alle file di carri accantonati. Poi scorsi l'ultima reliquia e scattai :-\
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Tornammo in città alta. Consapevole dei ricordi non esaltanti che Iris abbinava ad Agrigento, ai templi, non proposi nemmeno di andare a fare i turisti. Restammo seduti ai tavolini di un bar a papparci un gelato per tirare l'ora. Poco prima delle 16 infatti partiva la Freccia del Sud e avrei voluto farla. Scendemmo in stazione e cazzeggiai. Mi stupì il trovare un microbo di 214 agganciato ad un treno di carri chiusi non indifferente. Gli scattai un paio di foto. Ci arrivo solo adesso al suo probabile utilizzo: portare carri demolendi giù a Porto Empedocle. A vederlo lì pronto si direbbe che nei giorni successivi avrebbe fatto una tirata, ma allora non mi passò nemmeno per l'anticamera del cervello.... Presi un paio di foto alla Freccia prima che partisse, con la rottura di qualche nuvola di calore di troppo
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Tornando verso Enna, facemmo sosta a Canicattì. Un espresso che inverte la marcia con manovra della loco non mi sembrava già allora molto comune.... La luce non era il massimo in stazione ma la scena era impagabile: decine di persone attendevano il treno, già bello carico di suo. Un viaggio che probabilmente oggi non farebbe più nessuno. Ma solo 20 anni fa non c'erano bus di linee mafiose o improbabili voli da aereoporti di quint'ordine. E quindi, tutti sul treno! :D
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La 636 che sto cacciando da stamattina in manovra sola soletta fu l'ultima foto di questa giornata bollente.
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(segue)
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è tutto bellissimo. 8)
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Che spettacolo il merci. E che mercini goduriosi che c'erano ancora 20 anni fa!!!
Niente male neppure l'espresso con 636... :D :D :D
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Tutto bello, entusiasmante!!!
:)
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non ricordavo quell'abbondanza di E.636, tutto estremamente balsamico (cit)
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;D ;D ;D
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Non riesco a commentarle tutte, le ho viste solo ora, ma questo genere di foto mi fa davvero sbroccare, che bello quanta roba c'era ancora nel 2000...
perchè io non ....... ^-^ :-\ :-X
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A chi invece si chiede il perchè di tante loco impalate o treni tenuti indietro in uno scatto, spiego che - come si può vedere - nella famosa curva di Tusa/Pollina c'erano i merdosi pali Infostrada (per i più giovini poi Vodafone) piantati ogni 5 metri ovviamente dalla parte sbagliata. Centrare la loco con un solo scatto a disposizione, con l'adrenalina addosso di dover allo stesso tempo controllare come fossero le carrozze dietro, era una bella prova.... Per lo stesso motivo in certe situazioni mi veniva spontaneo di tagliare il treno, perchè magari l'ultima X era una vera schifezza. Se ci ripenso adesso.... Se avessi saputo che un gruppone di americani, giapponesi, indiani avrebbe inventato qualche anno più avanti una cosa che sia chiama Photoshop, probabilmente me ne sarei sbattuto e avrei anche fatto molte più foto..... :-X
Si dai....poche scuse....si chiama eiaculazione precoce ;D
Scherzi a parte......a ripensarci ora doveva essere un vero incubo decidere il timing dell'unico scatto con tutte quelle variabili e con l'adrenalina addosso......santissimo digitale e santissima raffica......ancora penso agli inizi del digitale quando predissi che avrebbe avuto poco successo perchè in fondo la pellicola è sempre la pellicola O0 ^-^
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(continua)
Riuscii a riprendermi giusto per osservare il lento ingresso in deviata di un MERCI!!!! Dentro di me mi ripetevo: se sbagli 'sta foto sei scemo, se sbagli 'sta foto sei scemo. Eccolo che riparte, .........
Direi che non l'hai sbagliata.....comunque basta, questo è veramente troppo....636 - G20 - legna - G20 in un posto fantascientifico .....di più non puoi più fare.....e iris che aspetta in macchina, l'invidia esonda .....e voglio sapere come si fa a tornare indietro nel tempo.....ditemi che si può vi prego.
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Quest'ultimo aggiornamento ho pure io difficoltà a commentare, le foto fatte ad Agrigento mi hanno fatto venire in mente molti ricordi.
La foto del mini merci ad Comitini Zolfare è veramente spettacolare! :o :P :P :P
Di solito quei 214 li utilizzavano per manovrare le carrozze del Freccia del Sud. Tutti quei binari oggi non esistono più, al loro posto è stato costruito un orrendo parcheggio che ha cancellato pure l'ultima testimonianza dello scartamento ridotto ad Agrigento Centrale, un paraurti. :-X
Aragona Caldare oggi è irriconoscibile visto che è stata pesantemente rfizzata...
La E.656 032 è quella dell'incidente a Rometta Messinese nel 2002... :-\
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Leggo solo oggi questo meraviglioso racconto: da tramandare ai posteri, meraviglioso con documenti irripetibili.
Mi appassiona di più la parte siculitana.
Tanta invidia, ma non avevo neanche 19 anni, liceale, non avrei potuto fare un viaggio in quelle zone, solo immaginarlo... Come in effetti facevo: quelle date mi riportano ad una storia di fine estate con una acese che era al paesello in Umbria da parenti e i miei tour di fantasia (rimasti solo nella mia mente) con l'orario FS in mano per andarla a trovare.
Perdonate la divagazione personale...
La Freccia del Sud è il mio grande rimpianto perchè non ho mai osato avventurarmi, sono finito a Canicattì soltanto nel 2014 con una 668 singola viaggiando con il soppresso 8618 Ag-Ct.
PS E ho realizzato in questi giorni di non aver mai fotografato una 636 in servizio ordinario... sob!
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Spettacolo, spettacolo e ancora spettacolo!! :o :o
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Con la discesa che c'è per andare a Porto Empedocle non ce lo vedo il 214, a meno che non portasse 2 carri per volta .
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Con la discesa che c'è per andare a Porto Empedocle non ce lo vedo il 214, a meno che non portasse 2 carri per volta .
Nemmeno in simmetrica? Chissà allora cosa usavano.... dubito la TE funzionasse ?-- ?--
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Il compressore dei 214 a fatica manterebbe la condotta a 5bar.
Su iTreni 229 c'è un articolo fatto in occasione dell' apertura sperimentale al servizio turistico durante il 2001, con ALe582. Dice che per l'occasione sono stati effettuati solo lavori all' armamento e soppressione dei segnali semafori di Porto Empedocle. I merci Diesel e poi dall' elettrificazione del 1988 coi 636, che erano e sono anche le uniche macchine elettriche ad avere la circolabilitá.
Bisognerebbe avere conferma da chi è del luogo.
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Potrebbe essere plausibile che muovessero treni con la stessa loco arrivata con la Freccia del Sud o con qualche altro espresso.
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Che meraviglia il viadotto di Caltanissetta Xirbi.
Dallo stesso punto della tua foto nell'ormai lontano 20/05/2006 fotografai la E.646.207 al traino della "Freccia del Sud"...puro spettacolo anche se purtroppo era già tutto in livrea xmpr.
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Il compressore dei 214 a fatica manterebbe la condotta a 5bar.
Su iTreni 229 c'è un articolo fatto in occasione dell' apertura sperimentale al servizio turistico durante il 2001, con ALe582. Dice che per l'occasione sono stati effettuati solo lavori all' armamento e soppressione dei segnali semafori di Porto Empedocle. I merci Diesel e poi dall' elettrificazione del 1988 coi 636, che erano e sono anche le uniche macchine elettriche ad avere la circolabilitá.
Bisognerebbe avere conferma da chi è del luogo.
Probabilmente facevano questi treni con qualche loco diesel. I 214 venivano portati a Palermo per la manutenzione con una loco diesel.
Quella colonna di carri chiusi erano già li a metà anni '90.
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(continua)
Lunedì 28 inizia la nostra ultima settimana di vacanza. Andiamo a fare un giro in centro a Caltanissetta e nel pomeriggio a Piazza Armerina. L'unica foto che feci era il passaggio della Freccia del Sud a Serradifalco, con loco graffitata..... >:(
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Martedì 29 voglio tornare dalle parti di Comitini. Com'è possibile che di quella linea così bella si siano viste in giro quattro foto in croce, mi chiedevo. Arrivammo con calma, passando per Aragona Caldare. Mi fermai a chiedere se per caso ci fosse stato qualche merci in giro...non si sa mai. Il DM gentilissimo mi disse che il merci "è sceso ieri" (.....), oggi torna a Catania. Stracazz!!!! :o :o :o Erano le 9.00, di lì a mezz'ora era previsto il transito. Così corremmo come pazzi verso Comitini, oltrepassai la stazione e arrivai lungo una strada secondaria in un uno dei punti foto più belli che abbia mai visto!!! La linea si snodava con curve e controcurve sul crinale di alcune colline, coltivate a olivi o con piccoli appezzamenti. Ogni tanto qualche trincea faceva da quinta, fino ad aprirsi e lasciarmi a bocca aperta di fronte al bellissimo ponte poco a nord. :P :P Ok, dovevo farlo qui! Parcheggiai la Clio e attendemmo pazienti. Faceva un caldo abominevole. L'unico riparo dal sole era l'ombra di pochi ulivi. Fino alle 10.00 eravamo entrambi positivi e arzilli.... :D
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Ma non si muoveva una foglia e di treni manco l'ombra.... Più il tempo passava, più mi preoccupavo di cosa diavolo fosse arrivato prima: la Freccia del Sud era prevista per le 11.30. Se mi fossi appostato per il merci da sud non sarei riuscito a farla e viceversa. I punti ottimi erano 2, a distanza di un kilometro, e continuavo a pensare in quale sarei dovuto restare.... "se perdo il merci ho la freccia, ma se perdo la freccia e il merci è soppresso non ho nulla", etc.... ^-^ Alla fine decisi per la Freccia e quindi finalmente - dopo 2 ore di bollore e sull'orlo del colpo di sole - alle 11.20 sbucò dalla curva il benedetto 636. E scattai. Se guardo ora 'sta foto mi mangio le palle per aver tagliato il treno come un idiota, l'ultima carrozza era veramente uno schifo e il dito andò come in automatico sul pulsante dell'otturatore. Stress..... ::)
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E il merci? Dove era finito??? Dopo pochi minuti dal passaggio della freccia, sentii il PL dietro la curva scampanellare ancora. Ecchecazz, eccolo. Rapido cambio di appostamento e finalmente avrei avuto il mio premio per cotanta attesa..... Si, come no. >:D
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E così, con mezza piva nel sacco, non ero ancora riuscito a fare una foto al ponte stratosferico. Concordammo di tornare al pomeriggio. Ora basta: scappammo al mare, sulle spiagge di Marinella, vicino ad Agrigento. Quando iniziava a fare anche troppo caldo per stare in spiaggia, senza ombrellone...., mollammo il mare e tornammo in mezzo alle colline. Alle 14.15 arrivò il primo treno, un regio da Agrigento. ALe 582 e rimorchio pilota, strafatti. Scattai lo stesso, ovviamente bestemmiando.... Dopo mezz'ora c'era un altro treno simile, aspettammo quello. ALe 582 e 2 rimorchi, strafatti. Stavolta non dissi nulla.... ero troppo incazzato. :-\ :-\ :-\
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Non volevo andarmene senza avere una foto decente su quel cavolo di ponte, così - dopo esserci rinfrescati ad un bar in paese e poi riparati con l'auto all'ombra degli alberi della stazione - volli rimanere per la Freccia del Sud di ritorno. Si, esatto, pur di fare la foto rimasi lì ad aspettare un treno da fare d'infilata..... Alle 16.30 più o meno feci la mia foto, insulsa, smoccolando per non aver portato a casa almeno uno scatto decente su quel ponte. E ovviamente non tornai mai più. Nei mesi scorsi - quando tutto era possibile, anche se difficile - discutemmo coi soci di Italia on Rails di fare un fotografico con E.626 su questa linea, ma visti i chiari di luna attuali, anche senza virus, è semplicemente impossibile....
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Avevamo preso abbastanza insolazione per oggi. Stasera cenetta al solito posto e poi domani andremo ancora al mare.
(segue)
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Il 636 a Comitiniiiii è da triplo carpiato :o
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L'atmosfera di arsura del paesaggio siculo unita al paesaggio ferroviario e ai treni di 20 anni fa, rendono queste foto di grande fascino e irripetibili. Davvero da acquolina i 636 in questi contesti e quanto erano belle le ALe 582 rosse.
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Centrare la loco con un solo scatto a disposizione, con l'adrenalina addosso di dover allo stesso tempo controllare come fossero le carrozze dietro, era una bella prova.... Per lo stesso motivo in certe situazioni mi veniva spontaneo di tagliare il treno, perchè magari l'ultima X era una vera schifezza. Se ci ripenso adesso.... Se avessi saputo che un gruppone di americani, giapponesi, indiani avrebbe inventato qualche anno più avanti una cosa che sia chiama Photoshop, probabilmente me ne sarei sbattuto e avrei anche fatto molte più foto..... :-X
Verissimo Stefano. Chi ha cominciato a far foto ai tempi dei rullini (sia stampe o diapositive) sa benissimo che quel tipo di fotografia era tutta un'altra cosa...
Prima di tutto non esisteva nessun "scatto di prova" per vedere l'esposizione della foto...era l'abilità del fotografo a decidere la giusta esposizione (l'esposimetro della fotocamera era solo un'indicazione nelle condizioni più ottimali) poi anche con le macchine fotografiche più moderne ed avanzate la raffica non era certo quella di adesso, quindi alla fine avevi un solo scatto buono e dovevi essere più che perfetto nella scelta delle tempistiche, altrimenti...foto buttata.
Conseguenza di questo era anche il saper calcolare dove sarebbe caduta l'ombra al momento dello scatto per non averla sul muso della loco...
E dopo che avevi scattato bisognava aspettare di portare il rullo a far sviluppare e prima di avere fra le mani il risultato finale dovevi attendere alcuni giorni, con "l'ansia da prestazione" che saliva ogni volta prima di poterle ritirare (senza contare le cifre che si spendevano fra rullino e sviluppo).
Quello era proprio un'altro mondo, un'altro modo di fotografare...c'era la "selezione naturale": se dopo i primi rulli non vedevi i risultati ti fermavi da solo...
Oggi il digitale ha aperto nuove prospettive (ognuno di noi ha perso foto bellissime perchè non scattava causa graffito...) ma in fondo quel tipo di fotografia a me manca un po...
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Il 30 sveglia comoda e colazione. Poi partimmo alla volta di Messina. Arrivammo in stazione per le 11.00 e scattai un po' a caso a quello che avevo intorno: 636, 656, 841 e 145 che manovravano avanti e indietro verso gli imbarchi....
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Volli provare ad entrare in DL a Messina, nonostante arrivarci fosse un vero incubo, a cause dei cantieri del futuro tram che avevano sconvolto la viabilità.... Scattai solo qualche foto di straforo, senza chiedere a nessuno ::)
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Girammo un po' per il centro, poi tornammo al mare. Volevamo andare in qualche spiaggia nuova ma alla vista non è che certe località invogliassero molto..... Scaletta, S. Alessio..... spiaggia libera ma sporca o superaffollata oppure erano i paesi a deprimere la vista. Così decidemmo di tornare allo spiaggione di Alì Terme, sempre vuoto. Dopo diverse ore a mollo e a rosolare, salii a fare una sola foto, una 841
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Quando iniziò a rovinarsi il meteo e visto il perdurare dei nuvoloni, anche Iris venne via. Io abbastanza scazzato aspettavo il primo transito, scattai quasi contronoia. Luce pappa ma se penso al materiale con gli occhi di oggi..... Feci bene. :D
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Mentre iniziammo a tornare verso Catania scoppiò un temporalone da paura. Appena passata Catania tornò il sole. Un sole che cuoceva i sassi. Noi tranquilli pensavamo di andare al fresco sulla rupe della città, ma la nostra povera macchina, nera e tirata per il collo finora, iniziò a dare segni di stanchezza. La lancetta della temperatura acqua salì in modo preoccupante e andando al minimo arrivammo per un soffio ad una stazione di servizio. Qui il benzinaio aprì il tappo del radiatore che per poco non gli portò via un occhio saltando dalla pressione: nel radiatore c'era quasi solo vapore caldissimo. Se non mi fossi fermato mi sarebbe scoppiato in marcia. Rabboccata l'acqua e attesi parecchi minuti, e con molta apprensione, iniziammo a fare la salita verso Enna ^-^. Ma il peggio era passato, arrivammo con comodo fino all'albergo.....
Il giorno dopo - Giovedì 31 - fu da pantofolai a causa del meteo brutto. Ma girare Enna, il Castello e altre parti del borgo che non avevamo mai visto con quel freschino della montagna fu piacevole.
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Il freschino della montagna di Enna mi ricorda qualcosa di ben più recente... ;D
Per il resto continuano a piacermi tutte, incluse (anzi: in particolare!) l'E.636 isolata a Grotte, la Freccia d'infilata sul viadotto e anche il mix XMPR-rosso fegato di quella con la coda tagliata.
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Questo topic è un toccasana per questa quarantena :D
Me lo gusto di giorno in giorno - e anzi rosico che stia finendo anche la terza settimana ;D
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Mi sono alzato in piedi e sto applaudendo.
Tutto bellissimo.
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Osti! Tenete duro, siamo quasi alla fine.... :-[ :-X
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Anche queste ultime sequenze davvero spettacolari, in particolare i punti da urlo di Grotte!
Davvero ci vorrebbe un fotografico: chissà mai in futuro...
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Tutte foto molto belle, al netto della fatica per guadagnarle!
;) 8)
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Venerdì 1 Settembre è tempo di sbaraccare. Rifatte le valigie, salutiamo e ci prendiamo l'ultima brioscia col gelato al mitico bar. Poi carichiamo l'auto e ce ne andiamo verso il Tirreno. Alle 18.00 devo essere al porto di Palermo per imbarcare, quindi meglio stare in zone più vicine.... E visto che è Venerdì e che è giorno di auto al seguito, perchè non rifare meglio qualcosa che mi era scappato la settimana scorsa? L'appuntamento è alle 9.00 alla solita curva fra Pollina e Tusa, per l'IC Federico II. Oggi niente doppia:
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Dopo mezz'ora è il turno di una 841 pubblicitaria verso Messina, che incrociò l'espresso 1981 a Tusa
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Da Messina arrivò poi l'IC Conca d'Oro, a cui feci una foto d'infilata.... seguito dopo 20 minuti dal Trinacria
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Fino all'auto al seguito mancavano ancora diverse ore quindi mantenni la promessa fatta a Iris. Tornammo a S.Stefano di Camastra a girare per negozi di ceramiche. Visti i prezzi, concordò con me di lasciar perdere. Una birrozza e un gelato e tornammo al curvone. E finalmente scattai una foto dove si vede un po' di più il treno, ma sempre con i maledetti pali Infostrada fra le palle....
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Erano già le 12.40. Iniziammo il rientro. Breve sosta anche a Cefalù, ma poi fu tutta una tirata in autostrada fino al portom palermitano. Solita bolgia infernale nel carico della macchina e solito viaggio notturno fino a Napoli. L'aria della mattina era frizzante e pungente. Arrivammo un po' in ritardo a destinazione, ma stavolta non ci correva dietro nessuno.... scendemmo quasi per ultimi, lasciando andare avanti tutti quelli che avevano voglia di impazzire come noi la volta prima. Scesi sul suolo partenopeo, chiesi a Iris un'ulima sosta. Non avevo ancora fatto nessun tram sulla linea lungo via di Poggioreale e da lì avremmo poi potuto prendere l'autostrada per Milano. Così andammo verso quella zona. Sul viale feci un paio di scatti, metto questa:
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Poi andammo dritti al capolinea. L'Emiciclo di Poggioreale è una piazza semicircolare sulla quale una volta si affacciava la stazione omonima della Circumvesuviana. La vecchia stazione stava ancora lì, cadente e abbandonata, nascosta da palizzate e immondizia. E' lì ancora oggi, mi pare sia stata recuperata in qualche modo e sia un edificio magazzino di EAV. Fu abbandonata negli anni '70, quando iniziò l'interramento di tutta questa tratta, che infatti oggi corre sotterranea un po' più a sud. Ma tutti penso che nominando Poggioreale abbiano in mente il carcere di Napoli... Che se ne sta sul viale omonimo, un po' prima della piazza. Arrivammo belli belli con la nostra macchina e parcheggiammo quasi in piazza. C'erano un sacco di persone e un sacco di traffico caotico. Nella piazza stavano 6/7 camioncini che vendevano fiori, frutta e cazzimme varie. Scesi dalla macchina, Iris restò a bordo. Andai a passo sicuro vicino al rudere della stazione, per avere la luce giusta quando fosse arrivato un tram. Viste le facce intorno, non tirai fuori subito la reflex. Appena sentii il classico suono del tram napoletano (mi son dimenticato di dirvelo: i tram a Napoli non hanno mica la campana a pedale ma un buffo e incredibilmente antiquato suono di clacson a pompa, come quello delle auto degli anni '10/20!!!), tirai fuori la reflex e inquadrai la scena. In quel momento esatto si scatenò un putiferio, un'agitazione di donne e ragazzi delle bancarelle che presero a gesticolare e a urlarmi qualcosa dietro in dialetto, ovviamente. Io non capivo il motivo e men che meno il dialetto ^-^. Rimasi lì mentre il tram arrivò nella piazza e inquadrai per scattare. Vidi da dentro il mirino questo ragazzo con la maglia verde che mi veniva incontro con la faccia da stronzo. Scattai e un istante dopo mi passò di fianco dandomi una spallata >:(. La vecchia capì che avevo fatto la foto al tram e gridò qualcosa. Io feci finta di niente, non risposi e mi incamminai per andare dietro al tram che si stava fermando al capolinea, dove feci un altro paio di scatti. Quando tutti i subumani capirono che il mio vero interesse era per i tram se ne tornarono ai loro furgoni. Solo dopo seppi che quella gente è imparentata con i galeotti e fanno da tramite alle richieste/ordini di chi sta dentro col mondo esterno. :o :o :o :-X Bella mossa.... A saperlo prima, col cazzo che sarei andato a fare foto.... Tornai in auto e dissi a Iris: "andiamo via, finora c'è andata troppo bene". E partimmo.
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Il viaggione del rientro fu senza storia, se non fosse per l'incontro in tangenziale dello stesso fenomeno con la Fiat sgarrupata che aveva cercato di stringermi due settimane fa!!! Incredibile!!!! ::)
Questo è quanto. In Sicilia sono poi tornato l'anno dopo, da solo. Iris aveva iniziato a lavorare. In Campania e a Napoli tornai solo con Cantini, qualche anno dopo. Incredibile quante foto feci, nonostante gli intermezzi mare sole. Anche Iris, nonostante le mie pretese si ricorda bene questo giro, fu il primo simile che ebbe l'occasione di fare, in posti di solito lontani dalle mete turistiche di massa. Grazie a tutti dei complimenti e della pazienza finora dimostrata. E grazie anche a Jacopo, che mi ha tirato fuori questo giro dai cassetti.
O0
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Foto sicule semplicemente spettacolari :P
Paesaggi e bella varietà di rotabili
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Ahahaha, il tizio con la Fiat ti stava aspettando!!!
:'( ;D
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Beh... Senz'altro un ottimo giro con grande bottino fotografico. Spettacolare il viadottone di Grotte. Belli anche gli espressoni del tempo che fu.
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....e ci ringrazi anche.....grazie a te per aver condiviso la storia
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Sapevo del tuo viaggione tra Campania e Sicilia ma non credevo che avessi raccolto così tanta roba e di qualità. Viene da piangere a sapere cosa è stato perduto. La quantità di graffiti in Sicilia era già una realtà quando ci andai nel 96, ma comunque ancora abbastanza gestibile.
La merdaglia sub-umana dei bancarellai napoletani che stava per menarti mi conferma che in certe zone d'Italia i problemi sono creati da gente con la carta d'identità italiana che non da stranieri.
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Domanda al volo ...ma nell'ultima foto quei 4 ce l'hanno proprio con te?
A domani x i commenti seri e le impressioni...
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Domanda al volo ...ma nell'ultima foto quei 4 ce l'hanno proprio con te?
A domani x i commenti seri e le impressioni...
Robbi, è scritto. :-*
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Il freschino della montagna di Enna mi ricorda qualcosa di ben più recente... ;D
Per il resto continuano a piacermi tutte, incluse (anzi: in particolare!) l'E.636 isolata a Grotte, la Freccia d'infilata sul viadotto e anche il mix XMPR-rosso fegato di quella con la coda tagliata.
Sottoscrivo tutto! :P
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Domanda al volo ...ma nell'ultima foto quei 4 ce l'hanno proprio con te?
Robbi, è scritto. :-*
Però a riguardarli, tutti rivolti verso l'obiettivo, mi fanno l'impressione di una specie di Quarto Stato... al contrario ;D ::) Foto notevole anche per questo...
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Stefano, ma come fai a ricordarti tutto ciò che hai fatto? ok le foto aiutano a ricordare dove uno è stato ecc ma..... sarà che io non mi ricordo mai una mazza ^-^
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Certi viaggi li ricordo, altri proprio per niente. Cerco nei dischi le foto con stesso mese e anno, le divido per giorno. Cerco le mie agende e gli orari grafici del passato e ricostruisco l'ordine deli scatti. E per questo giro ho chiesto anche a Iris!
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La E636 con il mercino a Comitini è da cappottamento multiplo :P :P :P
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...il finale dedicato agli sgarupati e poco noti tram (e percorsi) partenopei è gradito assai
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Riguardo la freccia del Molise, riporto da un articolo della Tecnica Professionale 1995:
era prima classificato direttissimo ed effettuava poche fermate, attualmente classificato interregionale ferma in quasi tutte, pur restando quasi invariato il tempo di percorrenza.
Di norma effettuato con una coppia di 668, a Benevento cle aggiunta un' altra coppia.
Tra 1990 e 1992 circolò l'IC Napoli-Bari con le ALe601, ma erano troppo pesanti per la linea e tornarono al precedente itinerario via Caserta, con maggior percorrenza di 20/25 minuti.
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Bel racconto e belle foto. Di foto non ne faccio, ma in Sicilia sono stato la prima volta, mi sembra, nel 2002. Di sicuro mi ricordo di aver preso le ALe 841 in servizio sull'allora Trinacria Express tra Cefalù e Termini Imerese, le ALe 582 tra Catania e Caltanissetta e poi ricordo una E636 ancora in livrea isabella al traino di un treno per Agrigento. Me lo ricordo perché credo sia stata l'ultima volta che io abbia visto una E 636 in livrea isabella in servizio ordinario.
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Una bel viaggio nel tempo e in zone affascinanti proprio per la loro cruda bellezza. E in compagnia di una Santa Donna! Bravo, Praz.
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Domanda al volo ...ma nell'ultima foto quei 4 ce l'hanno proprio con te?
A domani x i commenti seri e le impressioni...
Robbi, è scritto. :-*
Si avevo letto, ma pensavo che , a parte lo stronzo , gli altri si fossero limitati a qualche gesto o schiamazzo..in quella foto sembra (o forse è veramente così) che siano almeno in 4 ad venirti incontro con fare aggressivo...
Comunque sì , visti i diversi aneddoti credo vi sia veramente andata bene, e per fortuna che hai avuto la scaltrezza di accorgerti in tempo quando stavate per finire nei guai...
Tornando al racconto, alla fine a mio gusto personale il top lo hai raggiunto col merci a vizzini e subito dopo il merci in doppia di 636...come mi piace molto la 668 sul viadottone di caltanissetta xirbi e le panoramiche di Taormina...
Complimenti veramente,bel bottino e ottima narrativa...Comincia già a preparare il prossimo racconto a sto punto ;D :'(
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All'inizio mi ero ripromesso di segnarmi le fotografie più sensazionali in modo da commentarle alla fine...tutto inutile. Dovrei fare un post di due pagine. ;D
Grazie per questa condivisione di un tempo neanche così lontano, che per certi versi invece sembra lontanissimo! E' grazie a fotografie e report di viaggi come questo che mi sono appassionato alla fotografia ferroviaria e in questi periodi di domiciliari è veramente un toccasana :D
Praz uber alles O0
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Non posso che rinnovare i complimenti per questo bel racconto e per le testimonianze condivise di questo viaggio!
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Premetto, prima di snocciolare qualche misera informazione in mio possesso circa il servizio con la E.636-058 ed i tre carri merci, foto estremamente di un certo spessore per i soggetti, i servizi, le luci, le atmosfere, l'emotività trasmessa, la concezione ferroviaria/tranviaria ripresa nell'anno del Giubileo, secondo me uno spartiacque simbolico il 2000 anche se la "rivoluzione" (meglio "involuzione") sappiamo benissimo che fosse già iniziata. In merito al servizio merci terminante in Agrigento Bassa, si trattava del trasporto di materiale edile tra cui appunto legname in bella vista e pallet con tubi, vasche in resina, insomma di tutti e di più per rifornire un piccolo ingrosso di ferramenta e materiali da cantiere locale gestito dallo zio di un mio carissimo amico che risiede proprio di fronte al punto in cui la linea sormonta quella per Porto Empedocle. Il tutto durò fino al 2004 merci compreso quando il punto vendita venne chiuso. Era veramente caratteristico appunto nella sua composizione questo treno.
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Premetto, prima di snocciolare qualche misera informazione in mio possesso circa il servizio con la E.636-058 ed i tre carri merci, foto estremamente di un certo spessore per i soggetti, i servizi, le luci, le atmosfere, l'emotività trasmessa, la concezione ferroviaria/tranviaria ripresa nell'anno del Giubileo, secondo me uno spartiacque simbolico il 2000 anche se la "rivoluzione" (meglio "involuzione" sappiamo benissimo che fosse già iniziata). In merito al servizio merci terminante in Agrigento Bassa, si trattava del trasporto di materiale edile tra cui appunto legname in bella vista e pallet con tubi, vasche in resina, insomma di tutti e di più per rifornire un piccolo ingrosso di ferramenta e materiali da cantiere locale gestito dallo zio di un mio carissimo amico che risiede proprio di fronte al punto in cui la linea sormonta quella per Porto Empedocle. Il tutto durò fino al 2004 merci compreso quando il punto vendita venne chiuso. Era veramente caratteristico appunto nella sua composizione questo treno.
:o :o :o :o
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Mancavano solo i Miei di complimenti, mi sa......
Che orgia di treni a materiale ordinario e merci in Sicilia ..... tram e Circumvesuviana a Napoli.......
Non ricordavo assolutamente le Fanta in Sicilia..... e nemmeno le ALe601 original....
GRAZIE per averlo condiviso
Saluti
Fabrizio.
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;)
Grazie a tutti per i complimenti.
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Le foto al materiale ordinario in Sicilia e ai merci vari (soprattutto al mini-merci a Comitini ) sono tutte da ribaltamento triplo :P :P :P :P :P :P
Che spettacolo Praz!
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Ste mi sono letto tutto d'un fiato il racconto volutamente a scrittura terminata... Cosa mi resta da dire se non 92 minuti di applausi? Pensare a cosa sei riuscito a portare a casa 20 anni fa con i mezzi dell'epoca e cosa si può fare oggi con tutto quello che abbiamo, fa un po' riflettere su come siano cambiati tempi. Bravo bravo bravo e ancora complimenti, anche alla consorte :'( ;D
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Grazie.
Santa consorte! ;D ;D ;D
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Mancavano solo i Miei di complimenti, mi sa......
Mancano anche i miei, anche se è difficile dire qualcosa in più di quanto già scritto. Ognuno ha il proprio punto di vista, certo, e le proprie esperienze. Siccome proprio due anni fa' ho passato una bella vacanza a Napoli, non posso non essere colpito da quelle foto, da quegli ambienti urbani che sono ancora simili a quelli dei film di Piedone girati venti anni prima. Viali pieni di traffico, tram che scorrazzano da nord a sud del golfo, gallerie tramviarie che portano in altre dimensioni urbane e trasportistiche.
Della Sicilia mi stupiscono invece gli aspetti tecnico-ferroviari, praticamente solo vent'anni fa', 582 a parte, non c'erano elettroniche ma putiferi di espressi simbolo di modo di viaggiare in treno che sarebbe stata tagliato dall'oggi al domani. E la doppia di 443 col merci sulla lineuzza diesel, beh, da sbavo.
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Arrivo per ultimo, dopo aver tartassato Stefano per primo: d'altronde la colpa è sua, è lui che ha iniziato con il racconto del viaggio in Centro Italia del 1992...
Ferrovia del'altro ieri con la quale quelli della mia generazione sono cresciuti: foto bellissime, varietà di colori, treni, inquadrature, insomma tutto.
E gli aneddoti: dall'inseguimento, agli incontri... inconsueti, al racconto di viaggio, per arrivare infine alla sorpresa, all'incontro fortuito con un treno: quella sensazione che ormai abbiamo perso per sempre, avendo costantemente sotto controllo quello che gira (quasi) in ogni angolo d'Italia.
Tampinavo Stefano proprio per questo, per ritrovare la sensazione dei primi viaggi, la scoperta di tutto quel mondo che solo in parte conoscevamo attraverso le riviste; i viaggi programmati perché in quella parte d'Italia giravano le 636 con gli espressi, mentre dall'altra parte c'erano le ultime elettromotrici vecchie o i diesel con gli espressioni.... insomma quell'Italia che potevi riconoscere da un materiale in sosta o da un particolare tipo di locomotive, e che guardavi passare con gli occhi incollati al finestrino, saltellando di qua e di là a seconda delle stazioni, dei depositi, degli scali...
Erano i tempi anche delle prime sorprese negative (i primi xmpr, i graffiti, le prime robe moderne); ma la vecchia sensazione Stefano ce l'ha fatta riscoprire.
Grazie. :D
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:-[ ;)
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Che dire...appena iscritto al forum e il primo post che leggo è mozzafiato (non che ne dubitassi...)!
Spettacolari i filobus e le atmosfere siciliane. Ai meritatissimi complimenti non saprei cosa aggiungere, se non un grazie per aver condiviso queste foto che mi riportano indietro nel tempo.
La cosa che più mi affascina l'ha detta bene Marco; un modo di viaggiare in treno che ora non c'è più e che hai magistralmente immortalato.
Mi sa che avrò nei prossimi mesi avrò molto da leggere...
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Grazie e bentornato. Giralo bene il forum, che è zeppo di belle cosine. ;)
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Grazie Stefano questo bel racconto e per le belle immagini che ci hai mostrato!
Un racconto che mi sono voluto gustare pian piano, giorno per giorno, foto per foto. Innanzitutto un plauso per gli scatti campani, dai tram ai filobus (a me totalmente sconosciuti...) agli scorci extraurbani della Circumvesuviana, rete di cui ho visto sempre poche foto in contesti più ariosi. La foto finale del racconto, quella presso il carcere di Poggioreale, sembra tratta da un film neorealista o da una serie-tv tipo Gomorra: bellissima!
Beh, cosa dire della mia Sicilia? Le tue foto mi riportano a quei mesi estivi del 2000 quando iniziai a fare foto seriamente e ti dico che in FCE la situazione non era ancora tanto male; sarebbe peggiorata negli anni successivi con il parco quasi tutto imbrattato all'inizio del 2002, quando un tour di Rohrer riportò una "bovera" - la ADe.15 - splendida nei colori arancio. Ma c'erano le... FIAT! Infatti, il 10 agosto accompagnai un trasferimento a vuoto della ALn.56.06 da Bronte a Catania (il mio primo ed esclusivo viaggio in littorina!) che avrebbe poi effettuato uno speciale il 19, occasione che fece tirare fuori dalla rimessa di Adrano la locomotiva n.10 Mascali, spenta in posa per i passeggeri giunti con la 56. Ma voi non eravate ancora sbarcati in terra sicula...
Le foto della Metropolitana catanese con le umbre sono ormai storia (esse furono prese in prestito e non acquistate) poiché sono scomparse e la linea per il Porto è ancora "sospesa" non si sa fin quando... Le foto in deposito FS sono un colpo al cuore: oggi la rotonda è chiusa e abbandonata e il resto dell'impianto è un cimitero di mezzi imbrattati o accantonati.
Ho molta invidia per i tanti servizi merci e passeggeri a lunga percorrenza che hai immortalato sulla dorsale interna, oggi dominio esclusivo di Minuetti che fanno avanti e indietro fra Catania e Palermo; Villarosa mi ricorda il treno del primo quinquennio del Museo l'8 dicembre 2000, effettuato con un complesso di ALe.841, presenza inconsueta in quel periodo su quella linea!
A Porto Empedocle ricordo quando ci incrociammo alla stazione il 15 luglio dell'anno successivo a fotografare i treni con le 582 ma nemmeno ci calcolammo perché eravamo intenti a fare le nostre foto e basta... ;D
Piccola nota a margine: per ben due volte - il 25/8 e il 26/8 - prima a Santo Stefano di Camastra e dopo a Taormina hai beccato la E.656.032, il Caimano coinvolto nel tragico deragliamento di Rometta Messinese, che il 20 luglio di due anni dopo causò la morte di uno dei due macchinisti, di sette passeggeri e quarantasette passeggeri si ferirono.
Domanda: come mai non andaste sulla Motta S.A. - Paternò? Non c'era nessun servizio?
Massimo
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Domanda: come mai non andaste sulla Motta S.A. - Paternò? Non c'era nessun servizio?
Grazie Massimo.
Non andai a Paternò perchè non sapevo orari e giorni. Chissà poi se ad Agosto c'erano treni.....
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Me lo sto leggendo con gusto ora e quindi commento una pagina alla volta.
Bellissimi i filobus, non ho grande passione ma l'insieme delle foto, come sottolineato da Giorgio, ha enorme fascino per i mezzi, il paesaggio umano che agli occhi di oggi sembra quasi antico, le tracce di antica urbanistica.
Belle le foto agresti della SFSM, in effetti piuttosto inaspettate, mentre le FS a Castellamare e Gragnano mi piacciono meno (a propos: a Gragnano non credo si coltivasse grano... a Castellamare come a Imperia arrivavano velieri carichi, come da logo della Agnesi, alla faccia dei sovranismi alimentari di oggi).
È davvero curioso il paesaggio della valle Caudina... a me il treno al Sud fa pensare sempre a Dieselozzi in campagna, mi fa strano vedere questo elettrico tra casette e campi.
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Commento le pagine 2 e 3
La cosa più bella, forse, è il racconto. Scherzo, le foto sono spettacolari ma il racconto è qualcosa di più, mi piacciono sempre tanto i racconti ricchi di dettagli. Mi piacciono anche le sottolineature sul modo di fotografare di allora, senza Photoshop e senza google maps... alcune cose (l'atlante Touring 1:200.000...) le ho vissute anche io, in altro contesto, come i viaggi in bici programmati avendo solo quello, sommando le cifre dei km tra i pallini arancioni.
...decine di persone attendevano il treno, già bello carico di suo. Un viaggio che probabilmente oggi non farebbe più nessuno. Ma solo 20 anni fa non c'erano bus di linee mafiose o improbabili voli da aereoporti di quint'ordine. E quindi, tutti sul treno! :D
L'aspetto più assurdo è che aeroporti, Comuni, Regioni sovvenzionano le ricche compagnie lowcost, mentre il sostegno ai collegamenti al treno - servizio pubblico - oggi sono impensabili (anzi, contano i ragionamenti odiosi tipo "si fa prima a comprare un'auto a ogni viaggiatore")
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sommando le cifre dei km tra i pallini arancioni
Avevo rimosso!!!!! Verissimo, lo facevo ogni volta.