Buonasera!!
Apro questo nuovo topic per provare a raccontare l'avventura del solito duo Ellis+Jacopo: mete agostane, Croazia e Serbia.
Nota importante: il giro, durato 10 giorni, pur essendo stato studiato per benino, era essenzialmente conoscitivo: troppe informazioni contrastanti, troppe opinioni opposte, punti foto da scoprire (stritviù in Serbia è limitatissimo). Per cui, qualche obiettivo ce lo eravamo posti, ma senza prestese. E senza ansie da
tra mezzora arriva un treno a 20 km da qui... se faccio i 140 in curva forse ce la facciooo.. eccheccazz l'ho perso per nulla 
:'(
Situazione GraffitiCroazia: graffittate alcune automotrici gruppo 7122 (le Fiat) soprattutto in zona Varazdin/Cakovec e (da quello che ho visto on-line) sulle linee di Split/Sibenik. In zona Vinkovci/Vukovar non abbiamo trovato graffiti. Graffitatte anche alcune automotrici gruppo 7121 (le Macosa originali), diciamo in proporzione il 40% di quelle viste. Loco pulite, vetture quasi sempre pulite.
Serbia: graffittate le elettromotrici gruppo 412 (le più vecchie, anno di costruzione 1980); qualche vettura graffittata, il resto pulito.
Fotografie e dintorniCroazia: no problem
Serbia: nessuno mi ha mai parlato di problemi drammatici nel fare le foto (anche ai tempi del trio Carlone-Storai-Pallotta avevo espresso il mio scetticismo nella discussione); qualche scazzo (come può succedere da noi) e nulla più. Per non saper né leggere né scrivere mi sono comunque fatto rilasciare l'autorizzazione dalle Ferrovie Serbe: non l'abbiamo mai esibita prima di scattare, e nessuno mai ce l'ha chiesta. Abbiamo chiesto info in stazione senza problemi, sulla linea diesel Nis-Dimitrovgrad il macchinista del Belgrado-Sofia (in ritardo di quasi 3 ore) si è fermato per farci fotografare meglio il treno; a Resavica abbiamo chiesto - ottenendo grandi sorrisi - per scattare DENTRO il fascio di presa consegna di una industria/miniera di carbone. Nemmeno sul raccordo/ferrovia Vreoci/Obrenovac delle centrali Nikola Tesla abbiamo avuto casini.
Ciò detto, saremo stati paraculati - non so - ma è anche vero che abbiamo fatto 6 giorni in Serbia, non uno...
Per cui, bando alle ciance, via alle foto

Martedì 9/8 lavoro, finisco alle 18, mangio qualcosa e prendo l'ESCity delle 19.35 per Trieste, arrivando dopo le 23 a Monfalcone dove Ellis mi raccatta. Notte a Ronchi dei Legionari, in modo da essere già vicini al confine.
Mercoledì 10/8 mattina piove: noi dovremmo andare a Spalato due giorni (obiettivi i due treni+auto con dieselozza), ma le previsioni non danno certezze. Così, come nostro solito, ribaltiamo il giro già dal primo giorno, puntando dritti su Zagabria: piove, per cui... tram!
Prima di sconfinare, buttiamo un occhio al volo ai raccordi di Monfalcone, dove, neanche a farlo apposta, ci viene incontro la tirata di furgoni con 147, seguita a ruota da un 245 isolato:

Dopo una breve deviazione (sotto l'acqua) a Ilirska Bistrica - solo per fotografare il 626 JZ lì monumentato - planiamo a Fiume/Rijeka, dove si rende necessario il cambio delle monete.
In stazione sonnecchia una composizione a materiale ordinario, che alle 13.30 partità alla volta di Zagabria:

Decidiamo di aspettarla in linea, verso Ogulin, ma invano: diluvia, fa freddo (ci sono 12 gradi!!) e scende un nebbione da paura. Biroccio nuovamente verso Zagabria,
nema problema!
Sulla strada per la capitale c'è... Karlovac! Dal stritviù avevo notato degli Sinobus accantonati, che ci siano ancora?
Cerrrto!


Questi 5 sono rottami (manco riusciamo a capire se siano motrici o rimorchi), ma ce ne sono altri 4: uno chiuso in rotonda (ignoro se sia preservato o meno), tre "dimenticati" nella rimessa che ormai cade a pezzi:

Il primo obiettivo l'abbiamo centrato, si sbarca ora a Zagabria. Visto il meteo facciamo qualche scatto in zona stazione: quasi tutta roba moderna, ma ci sono anche dei Tatra originali!!



Quindi una panoramica di stazione: non dice nulla, ma mi piaceva l'atmosfera bagnata, con le prime luci accese e una serie di treni in attesa di partire...

La mattina di
giovedì 11/08 è peggio della precedente: ci sono OTTO gradi e tira vento... insomma, fa un freddo boia.
Continuiamo a dedicarci ai tram: prima, in centro:

Poi sulla linea 15 che va da Mihaljevac (dove c'è un doppio anello di interscambio con le altre linee) a Dolje, in un percorso verdeggiante simil-collinare. Il tutto a doppio binario e con due Tatra original in servizio

Capolinea di interscambio (si intravedono i due anelli):

In linea:

Capolinea e anello di Dolje:

Inseguendo i tram in centro, finiamo in stazione, dove nel giro di poco parte l'EN Zurich-Beograd. E' tutto grigio, ma lo metto solo per le mie amate (e poco fotografate) 1142:

La giornata inizia ad aprirsi: puntiamo quindi a est, più precisamente alla (Zagreb-)Zabok-Varazdin, linea diesel dove girano lun-ven 5 coppie di ordinari con diesel+vetture. Dato che solamente 3-4 treni sono fotografabili (e da programma costituiscono l'obiettivo del giorno seguente), iniziamo a fare un po' di esplorazione.
A Zabok il meteo è ancora schifoso; tuttavia mentre attraversiamo il PL di stazione vediamo che sta per partite un binato per Durmanec. Foto al volo, così, tanto è gratis!

Ci spostiamo poi a Hum Lug, piccolo paese subito dopo Zabok. La fermata è interessante perché di diramazione tra la Zagreb-Varazdin e la Zabok-Gornja Stubica.
Attendiamo al sole l'arrivo del treno per Gornja; quando arriva però, la foto è fantozziana:

Non ci abbattiamo, e siamo fiduciosi. Risaliamo ancora verso Varazdin e, nei pressi di una piccola fermata, scattiamo con meteo B! A un catafalco plasticoso, ma dopo due giorni di acqua manco sapevamo più come era fatto il cielo blu!


Ringalluzziti, attendiamo fiduciosi il primo mat. ordinario da Zagabria. Puntuale, arriva:

Il duo ora è carico, e decide di inseguirlo per un pezzo, almeno finché la linea non piega e diventa controsole. Risultato? Et voilà!

Risalendo ulteriormente verso Varazdin, vediamo fermo a Novi Marof un merci di tramogge: dato che siamo in perlustrazione, cerchiamo un punto per farlo... Lo troviamo, passano DUE ore, ma grazie al cielo, quasi con l'ultima luce, arriva! (e scopriamo dalla composizione il motivo di tanto attendere: si è infilato nel raccordo di Novi a raccattare i carri chiusi):

Le ombre si allungano e i punti foto diventano sempre meno: io sbaglio a ricordarmi il successivo treno, così, credendo fosse una automotrice, ci fermiamo in un posto "piccolo"... peccato arrivi un trenazzo con loco+4 vetture+automotrice in coda [nota: da orario era comunque un materiale ordinario, no automotrice!]. Proviamo a inseguirlo, ma il treno è controsole quasi sparato... in più la luce è al limite, in più... vabbè, sperimentiamo!


Il materiale ordinario va; noi aspettiamo nello stesso punto un treno incrociante (5 minuti eh, l'incrocio era subito dopo). Luce bellissima, il treno... vabbè.
1- continua...A voi
ciao!
