Grazie Sand!
(continua)
Sabato 19 è l'ultimo giorno in terra campana. Ultima colazione a Villa Depertis, finiamo i bagagli e salutiamo. Siamo stati veramente bene! La mattina partiamo verso la Napoli. Ultimi sassolini nelle scarpe, quasi tutto tram e qualche filobus. Poi alle 18.00 dobbiamo cominciare a metterci in fila al porto di Napoli per imbarcarci con la fedele Clio sul traghetto per Palermo. Viaggeremo tutta la notte e da domattina saremo in Sicilia!
La giornata inizia ancora su via Nuova Marina, poi Alessandro Volta.

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Poi, un po' a piedi un po' in tram, saliremo verso nord per passeggiare in centro e a Riviera di Chiaia. Avvicinandoci ancora una volta alla città usando come in tante altre volte la tangenziale, sperimento il primo mancato contatto con la furbizia napoletana. Sono bello tranquillo in corsia di sorpasso che un tizio con una Fiat sgangheratissima sulla corsia a destra - con sguardo innocente e con la massima calma - inizia a stringermi verso il guardrail. Arriva a sfiorarmi lo specchietto destro. Al che - marciando paralleli alla stessa velocità -
esco fuori il cafone che è in me e gli grido contro, con ampi gesti amanuensi. Penso abbia funzionato, perchè si scusò e subito si allontanò.... Colore locale.
Arrivati sulla litoranea, volli scattare qualche foto nell'anomalo tratto in sede propria in via Reggia di Portici, quando il vialone scavalca la ferrovia che dalla zona industriale e deposito Sperone scende fino ai raccordi per il vecchio porto. Qui e poco a est scattai a qualche tram e qualche 1000:

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Mi venne in mente che non avevo ancora visto come fosse l'unico deposito tranviario attivo di Napoli, così a tappe scesi fino al capolinea della linea litoranea per arrivare ai cancelli del deposito San Giovanni. Di volta in volta stoppavo l'auto, attendevo, scattavo e ripartivo. Per queste foto pesco qualche file dal sito, quindi scansioni abbastanza datate.....


Vidi che l'anello del capolinea tranviario era in parte all'interno del deposito. Una vettura doveva quindi forzatamente entrare sotto i capannoni del deposito per poi uscire dal varco opposto e invertire direzione. Così attesi al cancello di uscita la prima corsa che capitava

Eppoi ficcai il naso dal cancello per vedere cosa ci fosse dentro. Quanti rottami!

Le motrici sui tre binari a destra erano tutte in servizio. A sinistra dei rottami è il binario "di corsa" dell'anello. I due rottami più in evidenza sono la vettura 1000 ancora con i colori che vestirono 4 tram per Italia 90 - quando venne istituita la LINEAMARE (servizio diretto da S.Giovanni deposito a Bagnoli Dazio, sulla tratta cioè che oltre Fuorigrotta - dove andai nei giorni scorsi - funzionò fino al 1997) - e la vettura 969, unica ricostruita con 6 finestrini invece dei 5 di tutte le altre vetture e mantenimento dell'originale tetto curvo in legno telonato. Apro parentesi: le vetture a carrelli a Napoli erano bellissime ed eleganti, suddivise in varie serie. Dopo i primi due prototipi del 1930 901 e 902, vennero le prime 4 di serie 903-906 con schema di porte alla Peter Witt: porta frontale e porta centrale. Seguirono 60 vetture 951-1010 ma con solo porte d'estremità, altre 40 seguirono ancora, con numero 1011-1054. Dopo la guerra, a partire dal 1946, iniziarono le ricostruzioni delle molte unità danneggiate. Queste però furono disomogenee per cui ad alcune unità la modifica si limitò a parti meccaniche e doppi fari frontali mentre per molte altre si arrivò anche a trasformare il frontale con uno più inclinato e aerodinamico, queste sempre e solo con l'originale faro centrale. Nel 1950 5 delle 6 unità originali vengono smotorizzate e trasformate in rimorchi, insieme ad altre 10 unità di serie. I 15 R.1-R.15 saranno trainati da 17 vetture a cui vennero potenziati i motori per questo servizio. L'uso dei rimorchi a Napoli cessa negli anni '70. Nel 1975 l'ATAN decide di rinnovare tutti i suoi tram per cui da quell'anno le casse di 72 vetture vengono inviate alle Officine Fiore e alla SOFER, dalle quali escono con nuova struttura scatolare saldata completamente metallica: via il tetto in legno, via i finestrini tradizionali sostituiti da altri di tipo automobilistico, via il verde per il tutto arancione. Le 15 motrici restanti sono invece accantonate fra il 1981 e il 1982 a seguito del terremoto del 1980 (che interruppe alcune linee, mai più riaperte, come quella fantastica di Barra, con tratti a binario unico e sede propria) e demolite nel 1997. Restano con cassa originale le sole 961 - poi restaurata funzionante come mezzo storico - e la 1004, che venne sommariamente revisionata nel 1998 per essere monumentata nella Città della Scienza a Bagnoli e da allora sempre tenuta chiusa nelle officine ATAN di Fuorigrotta, anche adesso, insieme a molto altro materiale storico per un costituendo museo dei trasporti che non ha mai visto la luce (ATM insegna?). A Dicembre 1998 i tram in servizio erano circa 40, potrei dire che nella mia visita di 2 soli anni dopo fossero ancora meno.
Lì sull'uscio del deposito mi vide un tranviere che mi chiese cosa stessi facendo. Gli spiegai. Mi chiese se ero mai stato a vedere la loro vettura storica, "quella che usarono per il film". Rimasi stupito. Mi spiegò come arrivare alle Officine ATAN di Fuorigrotta, dove magari, chissà, chiedendo all'ingresso forse me la avrebbero mostrata.... Ringraziai e alzai i tacchi. Ripartimmo verso Riviera di Chiaia e il Maschio Angioino. Arrivammo in Piazza Vittoria, dove trovai un buco per la macchina e dove scattai qualche foto sperando che il traffico non mi disturbasse troppo..... Prima un tram appena uscito dalla galleria fra la piazza e via Acton (Tunnel della Vittoria) e poi una vettura nella stretta via Gaetani che fa da passaggio per la tratta lungo i giardini:

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Ai giardini di Chiaia e dintorni restammo per un po', mangiammo in una simpatica bettola nei pressi. Ovviamente ne approfittai per scattare parecchie foto tranviarie, ne scelgo solo una:

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Poi provai a seguire il consiglio del tranviere e ripresa l'auto mi infilai nel devastante traffico partenopeo per arrivare alle Officine Fuorigrotta. Percorsi nuovamente - questa volta in macchina - il tunnel della volta scorsa e appena uscito infilai una traversa a destra. Ci misi un po' a capire dove fossero queste cavolo di officine, anche perchè non c'era alcun binario che mi potesse guidare!!! Solo nelle strette viuzze a ridosso dei capannoni apparvero tracce di binari e scambi, abbandonati da tempo. Ma come cavolo facevano ad arrivare le vetture alle officine per le revisioni???? Semplice: carrellate!!! Non sono riuscito a sapere allora ne' a risalire adesso quando venenro smantellati i raccordi a Fuorigrotta, dove ora giace una collezione preziosa ma derelitta, ben descritta qui:
http://www.mondotram.it/napoli-fuorigrotta/ . Arrivammo al portone delle officine (qui:
https://goo.gl/maps/MubnGdcwuWy4asKh7) - chiuso - e con la mia nota faccia da tolla, citofonai. Venne ad aprire un operaio. Spiegai che volevo vedere la 1004, che un suo collega mi aveva mandato fino a qui, che ero un forestiero interessato ai tram, blablabla. Ci lasciò entrare e ci accompagnò a vedere la vettura. Sotto i capannoni giacevano alcune altre vetture in apparente revisione, ora penso fossero in realtà destinate al cannello. La luce dagli storici capannoni (1894!) filtrava poco ma un paio di scatti riuscii a portarli a casa.....

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Tornammo verso Riviera di Chiaia e Piazza Vittoria. Qui avvenne il secondo mancato contatto con la furbizia napoletana. Ai tempi fumavo ancora e dopo la pappa una bella paglia ci stava alla grande. Ma le avevo finite. Mentre passeggiavamo per tornare verso l'auto, dissi a Iris di aver finito le sigarette, chissà se avrei trovato un tabacchi aperto in zona. In quel momento incrociammo un ragazzone che, molto gentilmente, si scusò per aver casualmente sentito la mia richiesta di sigarette e che poi ci indicò, spostandosi di qualche metro per farci vedere, un distributore di sigarette in una strada parallela. L'ho cercata adesso perchè la scena è ancora molto chiara nella mia mente. E l'ho trovata, quella strada. Il tabacchi non c'è più, si vede un negozio abbandonato, in via Satriano. Io segui il dito del tizio che indicava il distributore, che vidi. Con la coda dell'occhio però mi accorsi che il tizio fece un cenno con la testa, annuì a qualcuno. E vidi che dietro il distributore di sigarette si nascose alla vista un altro tizio con un cagnaccio al guinzaglio, un Rottweiler o simili. Capii al volo e ringraziai il ragazzone, gli dissi "ok, ma adesso non ho voglia" e ce ne andammo alla svelta. Anche Iris si accorse e rimase abbastanza scioccata. Quando al primo semaforo si fermò davanti a noi un tizio in bici che bisbigliando provò a venderci un cellulare io ero ancora abbastanza carico e lo mandai a fare inculo in zero secondi.
Percorremmo a piedi tutta via Chiaia e poi via Toledo, fino a trovarci davanti la replica della Galleria Vittorio Emanuele di Milano. Non me lo aspettavo! La attraversammo, con grande rabbia e delusione: quasi tutti i negozi al suo interno erano chiusi e abbandonati e ai bordi il pavimento e i muri laterali erano cumuli di guano e sporcizia. Un raffronto col "salotto buono dei milanesi" era una cosa improponibile. Arrivammo nuovamente alla piazza del Maschio Angioino, dove ci incontrammo per l'ultima volta con la cognata e il cognato, venuti a salutarci prima della partenza. Facemmo una passeggiata su in Piazza Plebiscito, bellissima e coreografica. Qui - dopo aver raccontato quanto era buona la grattachecca di San Felice Cancello - la cognata volle provare e comprò grattachecca per tutti da un tizio malandato con un carretto malmesso. L'idea era gentile ma la grattachecca faceva veramente schifo: ma come si fa a usare acqua di mare per fare il ghiaccio, cazzo!!!??? Incredibile. Dalla terrazza della piazza scattai qualche foto panoramica col Vesuvio di sfondo, tipo questa:

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Poi tornando verso il porto, qualche scatto in via Acton, scelgo questa:

Salutammo il parentado al varco portuale e alle 18 in punto, sotto un caldo afoso, eravamo in attesa di caricare la macchina sul traghetto Tirrenia, forse proprio quello che si intravede nella foto qui sopra. Da domani saremo in Sicilia!!!!
(segue)